Con l’Ordine di Malta a sostegno degli ultimi

CREMONA – Da un anno e mezzo una trentina di suoi aderenti sono attivi nel volontariato a Cremona, e stamattina il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta (CisoM) ha ufficializzato la propria presenza nella nostra città inaugurando la propria sede presso il convento dei Padri cappuccini di via Brescia e ricevendo la donazione di un’autovettura Dacia destinata a a supportare una ‘unità di strada’ per servizi di primaria importanza, rafforzando le attività di assistenza sul nostro territorio a cominciare dalla distribuzione di pacchi alimentari alle famiglie e alle persone in difficoltà. Analoga consegna è stata fatta nel pomeriggio a Crema, dove pure si è costituito un gruppo del CisoM.

La sede del CisoM

I due veicoli sono frutto di una raccolta fondi promossa dai coniugi Filippo (tesoriere nazionale del CisoM) e Luisa Seccamani Mazzoli, proprietari dell’Unahotel Galles di Milano. «Questa iniziativa – ha detto Filippo Seccamani Mazzoli – dimostra come l’imprenditorialità possa unirsi alla solidarietà, creando un modello virtuoso in cui il mondo aziendale collabora attivamente per il bene comune». A Cremona il gruppo è coordinato da Gabriele Crivellaro, ed ora intende incentivare la propria operatività, in collaborazione con le istituzioni civili e religiose e con altre realtà di volontariato, anche perché «la povertà sta aumentando in modo esponenziale, dal 10 al 15 per cento in più rispetto allo scorso anno».

Gli intervenuti alla breve cerimonia di stamattina, conclusi con la benedizione impartita all’automobile «e a chi la guiderà nel portare soccorso e solidarietà» dal vicario episcopale, don Gianpaolo Maccagni (presente anche il volontario don Mario Binotto), hanno confermato l’apprezzamento all’opera del CisoM e il desiderio di collegare le forze. Già i volontari, ha spiegato Crivellaro, affiancano i frati cappuccini nella preparazione e distribuzione due volte al mese dei pacchi alimentari alle famiglie bisognose e, in agosto, nel servizio quotidiano alla mensa per i poveri (che sostituisce, in quel periodo, quello svolto per tutto il resto dell’anno dalle Cucine benefiche della San Vincenzo): «Ora si tratta di capire insieme ad altre associazioni cosa serve in più nella nostra realtà territoriale».

Un momento della cerimonia di stamattina

Crivellaro ha anche sottolineato che il CisoM (fondato nel 1970) rappresenta una diramazione del Sovrano militare Ordine di Malta, millenaria istituzione religiosa e cavalleresca canonicamente dipendente dalla Santa Sede. E Seccamani ha a questo proposito ricordato il motto dei cavalieri di Malta: «Tuitio fidei et obseqium pauperum» (Difesa della fede e servizio ai poveri), ringraziando in particolare le famiglie dei volontari che, per prestare il loro servizio, donano parte del proprio tempo sottraendolo alla dimensione privata e familiare. Sono poi intervenuti, a nome del Comune, l’assessore all’Ambiente e Protezione civile, Simona Pasquali e Ugo Gagliardi, del Gruppo di Protezione civile.

Loredana Uberti, Ugo Gagliardi, Simona Pasquali e Padre Andrea Cassinelli

L’assessore ha confermato la volontà dell’amministrazione di collaborare con il CisoM, riconoscendo la fatica di aggregare gruppi di volontariato e sottolineando la specificità del Corpo. Gagliardi ha posto l’accento sulla necessità di raggiungere le situazioni di marginalità, non solo a livello emergenziale: ben venga, dunque, una realtà in più. Della necessità di conoscersi e di lavorare insieme ha parlato, portando il proprio saluto, la presidente della Croce Rossa di Cremona, Loredana Uberti; poi il cavaliere Giovanni Soncini, a lungo responsabile a Brescia dell’Ordine di Malta e promotore della sua diffusione anche a Cremona, si è soffermato sulla spiritualità laicale dei cavalieri melitensi («Una via di salita al monte di Dio») mentre, sul piano operativo, ha invitato le autorità cremonesi a prendere contatto con quelle bresciane.

Infine, padre Andrea Cassinelli, guardiano dei Cappuccini, nel ringraziare, ha fatto presente che, fra le molte attività a favore dei bisognosi, il coinvolgimento del CisoM ha una valenza in più: non si tratta solo di volontariato, pur meritorio, ma di «vocazione ad aiutare i poveri con lo sguardo di Cristo».

FOTO: FOTOLIVE/PAOLO CISI