Libia: oggi e domani a Tripoli l’Energy & Economic Summit, presente anche Eni

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La capitale libica Tripoli ospita oggi e domani la terza edizione del Libya Energy & Economic Summit, il principale forum energetico libico a trazione governativa. L’evento si tiene al Rixos Convention Centre, organizzato dall’azienda sudafricana Energy Capital & Power in collaborazione con la National Oil Corporation (Noc, l’ente petrolifero statale libico), dal ministero del Petrolio e del Gas del Governo di unità nazionale libico (Gun) e dall’Autorità per le energie rinnovabili della Libia, con il sostegno della Camera africana dell’energia. Nello stesso centro conferenze, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il premier del Gun, Abdulhamid Dabaiba, avevano presenziato nel gennaio 2023 alla firma degli accordi di investimento congiunto tra Eni e Noc da 8 miliardi di euro per le nuove strutture offshore A & E, descritto dall’amministratore delegato della società energetica italiana, Claudio Descalzi, come l’accordo più importante “degli ultimi 20 anni”.

 

Il padiglione Italia dell’Energy & Economic Summit

Al forum è presente anche un padiglione Italia con sette aziende del settore petrolifero e del gas (Cvb Valves, Delta Solutions, Drafinsub, Elifly, Petrostar, Saer Elettropompe, Valvitalia), organizzato da Anima Confindustria con il supporto dell’ambasciata d’Italia in Libia, del desk di Tripoli dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) e della Camera di commercio italo-libica. È prevista la presenza di rappresentanti di Eni e Bonatti al Summit. La partecipazione italiana rappresenta l’unico padiglione internazionale al forum insieme a quello degli Stati Uniti, che annovera tra i partecipanti anche aziende del calibro di ConocoPhillips. L’evento rappresenta peraltro un seguito diretto dell’evento di lancio co-organizzato dalla Camera di commercio italo-libica e tenutosi a Roma al Tempio di Adriano (sede della Camera di commercio di Roma) lo scorso 23 settembre, con la partecipazione di circa 200 aziende italiane e libiche attive nel settore del petrolio e del gas.

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A livello internazionale, tra i partecipanti confermati figurano Baker Hughes, ConocoPhillips, Omv e Harbour Energy; l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec), il Forum dei Paesi esportatori di gas (Gecf) e l’Organizzazione africana dei produttori di petrolio; operatori locali, tra cui le filiali della Noc Sarir Oil Operations, Zallaf Libya Oil & Gas, Wazen Oil Services e Murzuq Oil Services. Importanti istituzioni finanziarie, tra cui la Bank Abc e la Libyan Foreign Bank, si uniranno alle discussioni sul finanziamento di progetti energetici e infrastrutturali su larga scala, essenziali per la crescita della Libia.

L’evento sarà inaugurato oggi con il discorso di apertura del premier del governo di Tripoli Dabaiba, seguito dagli interventi del segretario generale dell’Opec, Haitham al Ghais, e del ministro del Petrolio e del Gas del Gun, Khalifa Abdul Sadiq. Tra i presenti quest’anno anche i ministri dell’Energia di Turchia e Algeria, Alparslan Bayraktar e Mohamed Arkab, oltre al segretario generale del Gecf, Mohamed Hamel. Il forum sarà caratterizzato anche da panel tecnici e masterclass. Nel corso del panel dal titolo “Sbloccare la Libia – La prossima frontiera per l’esplorazione e gli investimenti” interverrà Luca Vignati, Upstream Director di Eni, oltre a Julien Pouget, vicepresidente senior per Medio Oriente e Nord Africa della compagnia francese TotalEnergies, e Francisco Gea, Emd Exploration & Production della spagnola Repsol.

In rappresentanza della Noc vi sarà il vicepresidente del Consiglio di amministrazione, Masoud Suleiman, che è stato nominato presidente ad interim dell’ente petrolifero statale libico a seguito dell’annuncio delle dimissioni di Farhat Bengdara. Quest’ultimo ha rassegnato ufficialmente le sue dimissioni giovedì, 16 gennaio, per “gravi motivi di salute” che gli impediscono di adempiere pienamente ai suoi compiti e responsabilità. L’annuncio delle dimissioni è arrivato dopo mesi di speculazioni sulla possibile uscita di scena del numero uno della Noc, già sotto indagine per presunte violazioni finanziarie e amministrative, oltre all’ottenimento di un’altra nazionalità (emiratina) senza l’approvazione dello Stato libico.

Da programma, per domani è previsto un intervento del ministro dell’Economia e del Commercio del governo di Tripoli, Mohamed al Hwej, e di rappresentanti della compagnia energetica algerina Sonatrach. Nel programma della giornata di domani, anche la “Round Table Italy-Libya”, un’opportunità di promozione e confronto per i delegati italiani con rappresentanti strategici dell’industria libica che vedrà la presenza di referenti di Ice, di Anima Confindustria e dell’ambasciata italiana a Tripoli.

Il settore energetico libico offre potenzialità notevoli per le piccole e medie imprese (Pmi) italiane della catena di forniture di petrolio e gas. I piani per incrementare la produzione di petrolio a 2 milioni di barili al giorno entro il 2027 e accordi recenti, come quello da 8 miliardi di dollari tra Eni e Noc, sottolineano l’importanza della collaborazione con l’Italia. Al forum energetico di Tripoli si prevede la partecipazione di oltre 1.500 delegati provenienti da più di 30 Paesi, tra leader aziendali, ministri regionali, responsabili politici, fornitori di servizi e tecnologie, nonché aziende operanti nel settore dell’energia. Le relazioni economiche tra Italia e Libia hanno registrato e continuano a registrare una crescita significativa negli ultimi anni con un interscambio più che triplicato nel triennio 2020-2023. Secondo gli ultimi dati Ice-Istat disponibili nei primi nove mesi del 2024, il trend è in linea con 6,9 miliardi di euro, una crescita delle esportazioni del 37,1 per cento nello stesso periodo con 1,7 miliardi di euro e un calo del 5,6 per cento dell’import che si attesta a circa 5,2 miliardi di euro.

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