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(AGENPARL) – Roma, 17 Gennaio 2025
(AGENPARL) – ven 17 gennaio 2025 PIANO
INDUSTRIALE
DEL PIEMONTE
gennaio 2025
Piano industriale del Piemonte
Soggetto del Piano è il Piemonte come Team
Diagnosi
Target
Controllo
+3,4 mld.Investim.p.a.
Vuoto di crescita,più
grave del nord Italia
Scadenze,cruscotti,e
indicatori di risultato
Obiettivi intermedi,
territoriali e settoriali
Per ripristinare la crescita si deve
investire dove cresce la produttività
La crisi demografica costringe la crescita del Pil a cercare nuove radici.
E’ corretto cercarle nell’innovazione, e la ricerca e sviluppo (2,2% del Pil quella del Piemonte, valore elevato vs. 1,5%
nazionale) tuttavia non basta.
E’ infatti vero che l’attività di ricerca e sviluppo deve essere incorporata in processi aziendali e in modelli di business.
Non tutte le imprese sono ugualmente conduttrici di R&S. Per esempio, solo il 17% delle Pmi svolge attività di
ricerca collaborativa.
Tra le imprese che possono fungere da snodo, vero e proprio tramite per trasmettere all’economia gli investimenti in
ricerca, ci sono (2 esempi non necessariamente esaustivi):
Le medie imprese industriali
Le start up innovative
Sono sufficienti le risorse?
Il PNRR (e gli strumenti di pianificazione) sono una medicina particolare. Perché non si dà al paziente per combattere
un virus esterno, ma perché il paziente elimini da sé la malattia. Per questo l’effetto non si ha con la spesa, ma con le
sue conseguenze. Queste dipendono non solo dall’ammontare (se le risorse questa volta sono sufficienti – e
quantitativamente potrebbero esserlo), ma dall’aver considerato questi tra gli obiettivi:
Riconoscere una attenzione per Torino. Perché l’intero Piemonte riflette le conseguenze della riduzione del traino
dell’economia, pesando quasi metà degli abitanti
Avere l’obiettivo di più medie imprese, per crescita endogena o per aggregazioni
Avere l’obiettivo di più start-up in rete con le imprese medie e grandi
Declinare localmente la semplificazione non in funzione dei piani, ma per abilitare gli investimenti successivi ai piani
Evolvere gli strumenti operativi (Finpiemonte più importante nello sviluppo di progetti complessi e di economia mista)
Obiettivi verticali
(intercettando i punti di forza del territorio /1)
Gli obiettivi generali generano obiettivi intermedi specifici, spesso correlati con i territori:
Inserire il Piemonte nel flusso della transizione verso la mobilità sostenibile come piattaforma che crea e realizza
soluzioni, non solo utente
Consolidare i settori recentemente vincenti (agri-eno-food) e alzare il livello della competitività delle filiere storiche
(tessile, aerospazio, lusso)
Cogliere le occasioni nelle life-science, medicina, biotech e salute
Crescere, grazie all’export e internazionalizzare, le imprese piemontesi
Sviluppare progetti per favorire il passaggio “generazionale” nelle aziende con maggiori incentivi e supporti sia
all’inserimento dei giovani che all’accompagnamento volontario alla quiescenza. Unire il passaggio generazionale
alla trasformazione innovativa e dimensionale.
Evolvere il turismo, in un’industria di sistema capace di intercettare tutti i segmenti, estendendo le esperienze
temporali dei turisti
Orientare le costruzioni verso la rigenerazione sia dei luoghi sia dell’innovazione di materiali e tecnologie
Obiettivi orizzontali
(intercettando i punti di forza
del territorio /2)
Alcuni obiettivi poi escono da ambiti di specializzazione per invadere trasversalmente tutto:
Guidare IA, robotica e big data verso la competitività internazionale anche attraverso la diffusione intersettoriale
nelle
specializzazioni locali, anche nel settore pubblico
Guidare la regione nella transizione digitale e tecnologica, con l’ambizione di migliorare efficienza e qualità della vita, anche
in funzione della attrazione di persone e imprese
Completare il disegno di realizzazione delle infrastrutture e consolidare il Piemonte come una piattaforma logistica di
terza generazione
Appropriarsi dei temi di economia circolare, sostenibilità e green economy per sviluppare nuovi saperi, tecnologie, nuove
imprese ed esportazioni
Promuovere il disegno di processi di transizione sostenibile e giusta, inclusiva e rispettosa delle diversità
Infine controllare quantitativamente la
realizzazione dei piani
Attraverso il rispetto dei cronoprogrammi
Verificando e favorendo lo sviluppo sul territorio di investimenti privati aggiuntivi con un rapporto di 2:1 rispetto a quelli
pubblici
Costruendo KPIquantitativi dei risultati
Il Contesto
I dati essenziali del contesto socioeconomico in cui ci troviamo oggi
Obiettivo ripresa. Aggiungere almeno un punto alla crescita è possibile:
1) recuperare la media nazionale in 4 anni. Mancano all’appello 6 miliardi per
riagganciare ila dinamica Italiana.
2) E mancano 8 miliardi per ritrovare il livello del 2007
3) Servono circa 1,4 miliardi annui di crescita aggiuntiva, per realizzare i quali
servono 1,2 miliardi di investimenti (pubblici e privati) aggiuntivi
Il PIL recupera (6 punti
sopra il 2009)
Contesto
Dopo la pandemia, la ripresa ha visto un 2021 (+7,3%)
lievemente superiore alla media nazionale (+6,9%).
Successivamente il 2022 è stato lievemente inferiore
(+2,7%) e il 2023 è preliminarmente fissato a +0,7%, in
linea con il +0,9% rivalutato della media nazionale.
Lombardia ; 1,14
Nord-est ; 1,11
Nord ; 1,10
Analisi
L’aumento dei tassi di interesse e i timori di recessione
hanno frenato l’industria nel secondo semestre. Si
registrano già segni positivi nel 2024 di ripresa industriale
Risultati:
(i) Con il livello corrente di 153 miliardi (133 ad euro del 2015),
il Pil ha colmato la crisi della pandemia e della guerra.
(iii) Pro capite stimato nel 2023 36,4mila euro contro
30,5mila euro in Italia
Lombardia (2022) 38,2 mila. Emilia R. 35,3 mila
Campania ; 0,97
Liguria ; 0,95
(ii) Resta la differenza che si è aperta tra il Piemonte e la
media nazionale (che vale 4 punti percentuali dell’indice)
quindi 6 miliardi di crescita
Piemonte ; 1,06
Italia ; 1,05
Centro ; 1,00
Mezzogiorno ; 0,98
Lazio ; 0,98
Indici del PIL per regioni, base 2009=1.
Elaborazioni su dati ISTAT e, per il Piemonte,
stime aggiornate del Comitato Torino Finanza
https://eamond.com/classifica-pil-regioni-italiane-2022/
Gli obiettivi per l’export:
Dentro le esportazioni del 42,4%
del PIL (62 miliardi) – 1
Contesto
In termini dinamici e di lungo termine il
Piemonte ha recuperato la performance più
lenta della media nazionale del passato.
Notevole il risultato degli ultimi 5 anni
Contesto
Consolidare e migliorare il risultato di quota 40% (ca. 60 miliardi)
Attenzione ai territori a dinamismo variabile
Italia
Liguria
Lombardia
Nord-est
(iii) I 64,8 miliardi di export (42% del PIL) del
Piemonte nel 2023 sono un indicatore di
successo
(iv)L’impatto sulla crescita del PIL è
importante, sia in senso corrente che
potenziale
Centro
Mezzogiorno
(ii)La dinamica del Piemonte è saldamente sopra
la media nazionale, dal 2011
Piemonte
(i) In 23 anni il tasso di esportazione nazionale è
passato è passato dal 21 al 31% del PIL, con
una piccola discesa nel 2023
Esportazioni regionali sul Pil, valori
percentuali. Dati basati su COEWEB e Istat
Gli obiettivi per l’export:
Assecondate la crescita dei settori emergenti
Fare crescere le esportazioni nei settori ancora esclusi (i servizi)
500,0
(iv) Deboli i servizi come esportatori
148,1
261,5
279,4
100,1
-84,7
-100,0
-23,5
-20,9
(ii)In media nazionale l’alimentare
(iii) Dinamismo negativo, peggiore della media
nazionale,
automobili,
farmaci,
macchinari. I settori in cui il Piemonte ha
perso forza relativa
144,6
142,8
117,2
137,3
190,3
286,5
282,8
100,0
(i) Meglio della media nazionale la chimica, la
plastica e l’aerospazio, insieme alle nuove
altre manifatture
160,7
200,0
107,8
Il gap di crescita esportazioni ha radici
settoriali:
205,6
Risultati
190,4
300,0
306,1
400,0
295,5
Contesto
Il Piemonte ha riportato una crescita delle
esportazioni ventennale (dal 2001 al 2023) del
107%, contro una media nazionale del 125% e
una crescita del Pil del 63%. Tutti i valori in
termini nominali
451,1
Dentro le esportazioni del 42,4%
del PIL (62 miliardi) – 2
-200,0
101-Piemonte
Italia 2001-2023
Tassi di crescita percentuali delle esportazioni
per settore in Piemonte e in Italia tra il 2001 e
il 2023. La crescita del Pil nel corrispondente
periodo è stata del +63%
Gli obiettivi per l’export:
Dentro le esportazioni del 42,4%
del PIL (62 miliardi) – 3
Compiere una decisa transizione verso i nuovi settori
Piemonte
Quote settoriali
QUOTA EXPORT 2001
QUOTA EXPORT 2023
Quota percentuale rappresentata dall’export
tdei settori sul totale regionale. Anni 2001 e
2023. Elaborazione su dati COEWEB
(iii) La transizione verso i nuovi settori sta
avvenendo ma richiede tempo.
(ii) L’automotive al 2023 ha pesato ancora il
21,7% delle esportazioni quindi un quinto,
pari al 10,3% del Pil
(i) E’ cresciuto il peso di alimentare, chimici,
farmaceutici e aerospazio
Tra il 2001 e il 2023:
Perché le imprese devono crescere dimensionalmente:
Obiettivo crescita
dimensionale: le ragioni
Contesto
Secondo l’indagine annuale ISTAT sui risultati
delle imprese, il valore aggiunto creato per
addetto (dipendente e/o indipendente) segue
pattern nazionali diversi da settore a settore,
con una propensione ad aumentare con la
dimensione aziendale, che varia da settore a
settore
massima
nell’industria
manifatturiera.
La crescita economica è condizionata dalla fase
di declino demografico, pertanto i motori della
crescita sono:
Gli investimenti produttivi;
L’andamento della produttività media del
lavoro, approssimata dal valore aggiunto
per addetto.
(iii)
La composizione settoriale
Micro: Perché aumenta il valore aggiunto per addetto, con esso sia le
retribuzioni, sia il margine reinvestibile
Macro: Il valore aggiunto per addetto è forse il principale motore di
crescita generale del Pil
120,0
105,0
100,0
ind manifatt
costruz
commercio
alberghi bar e ristor
profess
sanità
10-19
20-49
50-249
250 e più
Valore aggiunto per addetto in €x1000 in Italia, 2021, elab. Su dati ISTAT
1 Impresa su 2 dovrebbe
crescere
Gli obiettivi per la dimensione delle imprese:
Nell’industria, concentrarsi sulla crescita delle imprese quasi-medie, che
sono 4.595
Nei servizi, trasformare metà delle micro imprese in piccole e un terzo
delle piccole in medie
Contesto
Secondo il database EU KLEMS, nel 2017 l’Italia
aveva una TFP pari al 91,4% della media
dell’Unione Europea, mentre la Germania aveva
una TFP pari al 107,9. Secondo il report Istat sui
conti economici dei gruppi, nel 2019 il valore
aggiunto per addetto era di 33mila euro per le
imprese indipendenti, ossia micro e piccole
imprese, e di oltre 78mila euro per le imprese
appartenenti a gruppi, che sono medie e grandi
Il gap di dimensione in Piemonte:
Attività manifatturiere
Costruzioni
(ii) Nell’industria però il 64% degli addetti
lavora già nelle imprese almeno medie
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e
divertimento
10-49
10% 5%
Attività professionali, scientifiche e tecniche
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
Produzione di software, consulenza informatica e attività
connesse
Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di
autoveicoli e motocicli
(i) In Piemonte 98% imprese sono piccole o
micro e occupano il 48% degli addetti privati
(iii) Nell’economia regionale 100.174 imprese
sono micro (85 mila) o piccole (15 mila).
Occupano 305 mila e 240 mila addetti su
1,1 milioni
10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
2% 6%
50-249
250 e più
Distribuzione percentuale dell’occupazione nelle imprese con addetti secondo la
dimensione delle imprese il settore in Piemonte (2021). Elaborazione su dati ISTAT
9% 7%
Gli obiettivi per la dimensione delle imprese:
Crescita in corso
Risultati
(i) In Piemonte la quota del valore aggiunto nelle
imprese manifatturiere sul Pil è cresciuto dal
2,4% al 3% in dieci anni. +0,1% nell’ultimo
anno disponibile
Nei servizi, trasformare metà delle micro imprese in piccole e un terzo
delle piccole in medie
Pie-Vda
Liguria
Lombardia
Veneto
Emilia R
Toscana
Campania
Lazio
(iii)Il divario con l’Emilia-Romagna si è ridotto da
0,9% a 0,5%
(v) Il Valore aggiunto per addetto è 97 mila
euro in Piemonte, contro una media italiana
nelle medie imprese di 94 mila e media
nazionale di tutta l’economia di 79 mila
Nell’industria, concentrarsi sulla crescita delle imprese quasi-medie, che
sono 4.595
(ii)Il divario con la Lombardia si è ridotto da
0,5% a 0,2%
(iv) La propensione a esportare è del 46% dei
ricavi contro la media italiana nelle medie
imprese del 41%
(vi) L’obiettivo è in corso di acquisizione, ma
ancora all’inizio. Tutta l’economia nazionale
dovrebbe far crescere le sue medie imprese
Percentuale del Pil regionale rappresentata dal Valore aggiunto prodotto dalle
medie imprese manifatturiere dell’indagine Mediobanca. Fonte: elaborazione su dati
Mediobanca e Istat
Gli obiettivi per la spesa pubblica:
Spesa pubblica: diagnosi
Servizi generali delle AAPP
Ordine pubblico e sicurezza
Protezione dell’ambiente
Sanità
Istruzione
Difesa
Affari economici
Abitazioni e assetto del territorio
Attività ricreative, culturali e di culto
Protezione sociale
Riqualificare la spesa, in particolare sul versante degli investimenti
Difesa
Affari economici
Abitazioni e assetto del territorio
Attività ricreative, culturali e di culto
Protezione sociale
Italia
Protezione
sociale ; 0,8
Protezione
dell’ambiente ;
Affari economici
; 1,4
Difesa ; 1,1
Acquisire e migliorare capacità di spesa
Servizi generali delle AAPP
Ordine pubblico e sicurezza
Protezione dell’ambiente
Sanità
Istruzione
Piemonte
Istruzione
Attività ; 3,2
ricreative,
culturali e di
culto ; 0,3
Sanità ; 6,6
Abitazioni e
assetto del
territorio ; 0,2
Ordine pubblico
e sicurezza ; 1,7
Servizi generali
delle AAPP ; 2,0
Istruzione ; 3,6
Attività
ricreative,
culturali e di
culto ; 0,4
Affari economici
Abitazioni e
; 1,6
assetto del
territorio ; 0,4
Ordine pubblico
e sicurezza ; 1,8
Servizi generali
delle AAPP ; 2,3
ISTAT; spesa pubblica economica primaria in % del Pil, al netto
degli interessi e dei trasferimenti
Sanità ; 7,0
Protezione
dell’ambiente ;
Difesa ; 1,2
Settore pubblico allargato:
dinamismo recuperato
Contesto
La caduta pandemica del Pil è stata
ammortizzata da una reazione della spesa
pubblica. Facilitata dalla sospensione del Patto
di stabilità e dall’acquisto dei titoli pubblici da
parte della BCE
Il gap di spesa pubblica e di investimenti:
(iii) Con un forte miglioramento della qualità
della spesa. Dal 7 al 10% del Pil la spesa
pubblica allargata in conto capitale.
(iv) Gli investimenti privati non cadono nella
crisi. Ma non crescono né rimbalzano. Sono
4 punti di Pil sotto il massimo, 2 sotto la
media
versante
54% 56%
57% 58% 57% 58% 56%
62% 63%
60% 59%
55% 54%
(ii) Ne sono stati recuperati 9, ossia 12 miliardi
(i) Era di 10 punti % di PIL rispetto al massimo
storico.
Bisogna recuperare
investimenti privati
Gli obiettivi per gli investimenti
1) Sul versante pubblico, non perdere quota, consolidare, usando la stagione
del PNRR
2) Sul versante privato, recuperare 1 punto di investimenti varrebbe 1,4
miliardi / anno aggiuntivi
3) Il tema da considerare è però anche la qualità degli investimenti, ossia la
produttività sottostante il nuovo capitale
degli
23% 22% 24% 22% 23% 23% 22% 22% 22%
23% 22% 22%
24,50%
20% 20% 21% 21% 21% 21% 21% 21%
10% 10%
7% 9%
10% 11% 10%
8% 9% 10%
10% 10%
8% 9% 8% 8% 7% 7% 7%
Spesa Pubblica / Pil
Spesa Pubblica CC / Pil
Inv Privati / Pil
Andamento in % del Pil della spesa pubblica totale del Settore pubblico allargato,
della spesa pubblica in conto capitale del SPA e degli investimenti privati.
Elaborazione su dati del Sistema dei conti pubblici territoriali dell’Agenzia della
Coesione. I dati sul PIL e sugli investimenti privati sono ISTAT
Gli obiettivi per la spesa pubblica netta totale e di investimento:
Il gap di spesa pubblica:
(i) Per 4 punti di PIL, ossia 5,6 miliardi si è
trattato di un miglioramento reale della
capacità di spendere
(ii) In termini di spesa in c/capitale (ossia
investimenti), si è passati dal 7 al 10% del
Pil. I trasferimenti sono passati da 2 a
2,7%. Quindi, dei 3 punti di recupero, ossia
di maggiori investimenti pubblico, 2,3 punti
percentuali sono recupero di effettiva
capacità di investimento, e sono pari a +3,1
punti percentuali di PIL
(iii) La spesa reale in conto capitale si deve
intendere pari a 10%-2,7%, ossia pari a
7,3% del PIL, pari a un terzo della spesa
per investimenti privati (che includono gli
ammortamenti)
Stabilizzare o migliorare i 4 punti (da 32 a 36% del Pil di recupero di
capacità di spendere del SPA, pari a + 5,6 miliardi in più del 2019
Stabilizzare o migliorare la spesa in conto capitale al netto dei
trasferimenti, pari al 7,3% del Pil pari a 10 miliardi annui.
35% 35%
36% 37% 37%
36% 35%
35% 36% 36%
32% 32%
22% 22% 21% 21% 21% 22% 22% 21%
21% 21% 21%
18% 18% 19% 19% 19% 19% 19% 19%
Contesto
Il recupero del settore pubblico può essere stato
temporaneo ovvero può essersi trattato di
recupero di reale capacità di spesa. Entrambi i
fenomeni possono convivere.
trasferimenti in conto corrente
trasferimenti capitale
spesa pubblica netta
Andamento in % del Pil della spesa pubblica netta (dei trasferimenti) del Settore
pubblico allargato, della spesa per trasferimenti correnti del SPA e della spesa per
trasferimenti in conto capitale del SPA. Elaborazione su dati del Sistema dei conti
pubblici territoriali dell’Agenzia della Coesione.
Settore pubblico allargato:
non sono tutti trasferimenti
30 miliardi di risparmio
totale (+10 in dieci anni)
Contesto
Il risparmio macroeconomico somma il risparmio del
reddito delle famiglie e i margini non distribuiti delle
imprese, più il saldo primario delle amministrazioni
pubbliche (>0 se avanzo)
Risultati
(i) In 10 anni, dal 2012 al 2021 il Piemonte è passato dal
14,6% di Pil risparmiato al 21,4% (1 punto di Pil vale 1,5
miliardi, ai dati correnti)
(ii)La media nazionale è 23,4%, c’è ancora un gap di 2,3%,
pari a 3,5 miliardi da recuperare
(iii) Per accrescere il risparmio gli enti pubblici devono
evitare i deficit ed essere efficaci nel produrre la
spesa assegnata
(iv) Le imprese devono far crescere i margini reinvestibili
Stabilizzare o migliorare il livello raggiunto pari al 21,4 per cento del Pil
regionale, pari a 29,7 miliardi
Raggiungere e superare l’obiettivo del 25%, 38 miliardi di euro (+8)
benchmark necessario per investire stabilmente il 25% del Pil, come
abilitazione della crescita
Lombardia ; 38,3
Nord-est ; 29,4
Centro ; 24,8
Italia ; 23,4
Piemonte ; 21,4
Liguria ; 18,0
Valle d’Aosta /
Vallée d’Aoste ; 6,5
Mezzogiorno ; 1,5
-10,0
è l’abilitatore della spesa per investimenti, quindi
della crescita futura del Pil e dei redditi
Gli obiettivi per il risparmio, in funzione degli investimenti futuri:
Andamento in % del Pil della spesa pubblica netta (dei trasferimenti) del Settore
pubblico allargato, della spesa per trasferimenti correnti del SPA e della spesa per
trasferimenti in conto capitale del SPA. Elaborazione su dati del Sistema dei conti
pubblici territoriali dell’Agenzia della Coesione.
34 miliardi di investimenti
totale
Contesto
Gli investimenti concorrono a formare la
domanda finale annuale, e a sostenere il
Pil e i redditi correnti
Gli investimenti formano
produttivo del Pil di domani.
capitale
Gli obiettivi degli investimenti privati:
Raggiungere e superare il livello del 25% del Pil, in termini di investimenti
fissi lordi (incluse le costruzioni)
Valle d’Aosta; 24,7
Risultati
Piemonte ; 24,5
Liguria ; 23,7
(i) Il Piemonte ha sviluppato investimenti per 34
miliardi con un risparmio di 30. Buona
efficienza della funzione di investimento del
sistema
Nord-est ; 22,1
(ii) Ha superato con il 24,5% del Pil il tasso di
investimento del Nord Est (22,1%)
(iii) Ovviamente esiste sempre un tema di
efficienza e rendimento marginale del
capitale, i.e. degli investimenti. E’ da
monitorare il tasso di rendimento o ROI
(iv)Nelle medie imprese è 10,6% contro una
media nazionale di 9,4% (mancano i dati
sulle piccole)
(v)Obiettivo comunque in corso di acquisizione
Italia ; 20,5
Lombardia ; 18,7
Andamento in % del Pil della spesa pubblica netta (dei trasferimenti) del Settore
pubblico allargato, della spesa per trasferimenti correnti del SPA e della spesa per
trasferimenti in conto capitale del SPA. Elaborazione su dati del Sistema dei conti
pubblici territoriali dell’Agenzia della Coesione.
Gli obiettivi degli investimenti privati:
Il Dna settoriale cambia
(ii) Emergono i settori Energia, ICT, Agricolo, Mezzi di
trasporto (aerospazio), in misura minore anche
chimica e tessile, mentre stentano turismo,
costruzioni, mobili, elettronica e metalmeccanica
(iii) Occorre accompagnare il cambiamento di Dna
dell’economia regionale
Italia
Piemonte
Andamento in % del valore aggiunto (Pil) delle branche produttive in Piemonte (ultimi
5 anni, media) degli investimenti privati per singola branca proprietaria. Elaborazione
su dati ISTAT. Media degli ultimi 5 anni (2017-2021)
(i) Il miglioramento di 4 punti di percentuale di
investimento sul Valore aggiunto (PIL) ha un riscontro
settoriale. A livello nazionale, 2 punti di miglioramento
sono il semplice risultato dei bonus edilizi applicati al
settore abitativo. In Piemonte l’aumento del tasso di
investimento ha una forte e rilevante componente
produttiva
Raggiungere e superare il livello del 25% del Pil, in termini di investimenti
fissi lordi (incluse le costruzioni)
Risultati
100,0
Contesto
Il tasso (o propensione) di investimento è una media degli
investimenti settoriali. E’ appropriata una politica o una
prassi di aumento della propensione a investire nei settori
con maggiore potenziale di crescita del valore aggiunto per
addetto
Gli obiettivi per il quadro macro
Sintesi del quadro macro
3 anni di evoluzione – Diagnosi:
Il Pil Piemontese è uscito dalla pandemia. Non ha colmato il gap storico,
ma sta colmando il gap di crescita rispetto a Italia
Ha influito il passaggio da 54 a 63% di spesa del SPA sul PIL
Consolidare i progressi, particolarmente nella spesa pubblica e nella
propensione a esportare e negli investimenti
Transizione verso una struttura dimensionale diversa e più robusta
Assecondare un cambiamento virtuoso del Dna settoriale, come misura per
sostenere le aree a minore dinamica
Meta obiettivi:
Confermare il progresso di capacità di spesa del settore pubblico
allargato (SPA), al netto dei trasferimenti, pari a 4 punti % di PIL per
anno.
Parte di queste spese sono da trasferimenti pandemici, riassorbiti, o da
bonus, che si riassorbiranno
Stabilizzare o migliorare la spesa netta in c/cap del SPA pari a circa 10
miliardi annui (7,3% del PIL)
Tuttavia, al netto dei trasferimenti, la spesa (in termini di capacità
effettiva, non programmata) del SPA è cresciuta dal 32 al 36% del PIL,
cioè di 4 punti % su un Pil di 146 miliardi, quindi il Piemonte ha
recuperato una capacità di spesa di >5,5 miliardi p.a.
Confermare la dinamica degli investimenti privati (al 24% del PIL) anche
dopo la fine dei bonus edilizi
Rafforzare la rotazione settoriale
La parte in conto capitale della spesa del SPA è passata dal 7 al 10% del
Pil, ma solo 0,7% per i trasferimenti. Ne risulta un aumento della
capacità di investimento di 2,3% del Pil, pari >3 miliardi di euro p.a. La
spesa netta in c/cap. è 7,3% del Pil (10 miliardi).
Consolidare la dinamica degli investimenti
Favorire la crescita dimensionale delle imprese (anche per aggregazioni)
da micro a piccole e da piccole a medie, per spingere la produttività
media e quindi il PIL
Gli investimenti privati saliti dal 20 al 24% del Valore Aggiunto, denotano
robustezza e stanno cambiando il DNA settoriale del Piemonte
Le esportazioni hanno superato l’obiettivo dei 60 miliardi (40% del PIL)
traguardando 64 miliardi e 42% del Pil in un 2023 caratterizzato dalla
discesa dal 33% al 30% della propensione nazionale
favorire la collaborazione e/o la partecipazione azionaria di medie
imprese e quasi medie imprese nelle Start up con forme agevolate
reciproche o con incentivi
Il valore aggiunto delle medie imprese è aumentato al 3% ed ha
accorciato le distanze dal benchmark lombardo di 0,5%
Uno sforzo aggiuntivo (rispetto al consolidamento dei risultati conseguiti)
di 1,4 miliardi di investimenti p.a. porterebbe in dote il recupero del
divario di crescita del primo decennio del 2000
Notevoli differenze territoriali sono emerse
Notevole risultato degli investimenti privati i cui 34 miliardi superano il
risparmio (30 miliardi), in crescita superiore a quella del nord-est
Obiettivi Verticali e Trasversali
8 OBIETTIVI TRASVERSALI
10 OBIETTIVI VERTICALI
Twin Transition
Automotive e mobilità sostenibile
Infrastrutture
Agroalimentare
Logistica
Aerospazio
Semplificazione
Life Science
Finanza di sviluppo
Made In
Capitale Umano
Costruzioni
Internazionalizzazione
Turismo
Sostenibilità
Sistema Casa
Energie rinnovabili e Idrogeno
V1// Automotive e
Mobilità Sostenibile
Contesto
1) In Piemonte il comparto auto è in forte contrazione
anche in termini di produzione industriale: I seme
2024 flessione delle vendite oltre confine (16,2%). Diminuzione della vendita di autoveicoli (29,7%).
2) Fondo automotive: ipotesi stanziamento del
Govermo 750 milioni nel 2025 (250 milioni per
coperture del decreto coesione) poi un miliardo
all’anno dal 2026 al 2030.
3) Progetto Integrato di Filiera Automotive &
mercati internazionali della filiera automotive e
trasporti
4) L’AI può migliorare l’efficienza energetica dei
veicoli elettrici o ibridi e ottimizzare i percorsi con
la diffusione delle infrastrutture di ricarica.
Eccellenze
1) Il Piemonte prima regione per imprese attive
nella componentistica automotive e sede di
importanti attori del mondo dell’automotive: i
principali OEM, pmi, una catena di fornitura
completa, centri di R&S e alte scuole di
ingegneria multinazionali del settore.
2) Politecnico di Torino, OGR Labs, incubatori di
imprese, Digital Innovation Hub del sistema
confindustriale, C IM4.0 – C ompetence C enter
3) Ingegneria e design dell’auto e dei suoi sistemi
propulsivi
4) Fondazione ITALIANA AI4Industry, per
l’Automotive e l’Aerospazio
5) Accademia per la Mobilità integrata, innovativa
e sostenibile
6) Nascita Vehicle Valley Piemonte
Obiettivo
Confermare il ruolo del Piemonte come regione guida nell’innovazione e
nella digitalizzazione come fattore essenziale per la trasformazione
verso una mobilità più sicura, più efficiente, accessibile e sostenibile.
To Do
1) Investire in transizione digitale e IA nel
migliorare l’efficienza energetica dei veicoli e
maggiore diffusione infrastrutture di ricarica.
2) Investire in imprese e centri di ricerca di
design e di ingegneria
per la Mobilità
Sostenibile e della Manifattura
3) Promuovere la Vehicle Valley quale vettore di
attrazione
degli
investimenti
nella
componentistica
semiconduttori
(Vishay, MEMC, SPEA e anche INTEL Silicon
Box, Dumarey etc.).
4) Sostenere la neutralità tecnologica attraverso
misure regionali per migliorare l’impatto
ambientale
5) Promuovere veri progetti di filiera che evitino
evitando la frammentazione delle iniziative e
la dispersione dei fondi disponibili.
Obiettivo
Consolidare i comparti vincenti, migliorare la performance dell’intera filiera
e promuoverne la resilienza
V2// Agroalimentare
To Do
Eccellenze
Contesto
1) Evoluzione dei consumatori in
termini di bisogni e comportamenti
2) Cambiamento climatico
ed eventi estremi
3) Fabbisogno occupazionale
4) Digital divide infrastrutturale
Produzioni certificate di qualità
(DOP economy & C.)
Centri di eccellenza e distretti
specializzati (enomeccanica;
meccanizzazione agricola)
Export : primo settore in Piemonte per
crescita delle esportazioni
Un patrimonio enogastronomico,
paesaggistico e culturale che attrae
Sostenere l’internazionalizzazione,
export, marketing di filiera
Favorire sinergie con l’offerta turistica,
culturale e i grandi eventi
Supportare l’Accademia di filiera agrifood
Promuovere l’innovazione (5.0; AI) e la
digitalizzazione, anche infrastrutturale
Obiettivo
Incrementare le potenzialità del distretto in termini di innovazione
e capacità competitiva.
Implementare il ruolo e il peso politico ed industriale del Piemonte
nel settore
V3//Aerospazio
To D o
Elaborare una strategia per lo sviluppo e la crescita
del settore a partire dalle attività realizzate, a livello
nazionale, nel Gruppo Tecnico “Aerospace” e, a livello
regionale, dalla Commissione Aerospazio di
Confindustria Piemonte –
Rafforzare le collaborazioni con Istituzioni –
Ministeri e aziende big player del settore per nuovi
investimenti del settore in Piemonte
Indirizzare le risorse per sviluppare progetti connessi
alla R&D per la Città dell’Aerospazio e portare l’ITS
aerospazio nell’area
Condividere un master per la Città dell’Aerospazio plan
d’area per concentrare quante più attività di ricerca,
fondazioni, incubatori e Pmi e plant industriali
Sviluppare sinergie di filiera per la robotica
aerospaziale e per attività di R&S nella mobilità aerea
sostenibile (droni, AAM)
Eccellenze
Big Player nazionali e mondiali del settore
(Leonardo, Thales Alenia Space, Collins,
Altec, Argotec, Avio Aero) con indotto di
oltre 450 PMI
Contesto
Catena produttiva distribuita tra i vari Paesi
dell’UE
Risorse all’Italia per 3,1 miliardi di euro
(pari al 18,2% del contributo globale degli
Stati membri dell’ESA) di cui 580,1 milioni
solo per il 2023 + 2,4 miliardi dal PNRR
Istituti
eccellenza:
Fondazione
AI4Industry
l’Automotive
l’Aerospazio, ESA BIC Torino
Distretto Aerospaziale Piemonte (DAP)
con 350 imprese, 22.000 addetti e €7Bn
fatturato
Progetto di Città dell’Aerospazio – cabina
di Regia regionale +advosry board
Eventi di punta: Stati Generali della Space
Economy,
Aerospace
Defence
Meetings, Automation & Testing
Piemonte 1° Regione italiana per export del
settore aerospaziale (28,6% del tot.
nazionale), oltre 35.000 addetti nel settore e
oltre 8 miliardi di euro di fatturato
Competenze di alto livello («Meccatronica
per l’Aerospazio» miglior corso ITS postdiploma d’Italia)
Dual use: indotto automotive alimenta
l’indotto aerospaziale
Obiettivo
Cogliere le occasioni nelle life-science: redtech, medtech, biotech e
salute.
V4// Life Science
To Do
Favorire la crescita del settore Privato in
ambito Sanità privilegiando le Eccellenze
Realizzare i nuovi Parco della Salute di
Torino e Città della Salute di Novara con
opportunità per attrarre R&I
Favorire l’ingresso di nuove risorse
lavorative nei settori della Sanità e
Residenze per anziani
Supportare
economy
Sostenere nuovi sistemi di Logistica del
Farmaco
Eccellenze
Imprese familiari
attrattive
molto
vitali
Contesto
Player internazionali sempre più grandi
Crescita internazionale sopra la media
Elevata trasversalità settoriale
Prossimità a Lombardia e Rhône-Alpes
Crescita EU e internazionale della spesa
sanitaria
Bioindustry Park Silvano Fumero e
BioPmed – Polo d’innovazione
4) Polo di eccellenza Nazionale della
Diagnostica di Saluggia
5) ITS Biotecnologie Nuove Scienze della Vita
6) Acceleratori e Incubatori
sviluppo
della
Silver
Obiettivo
Rilanciare lo sviluppo della filiera.
V5// Made In
To Do Tessile
Eccellenze Tessile
piemontese
Realizzare in Piemonte uno dei 4 Recycling
Hub del tessile favorendo nuove politiche
di Sostenibilità e Circolarità
Favorire nuove professionalità e risolvere il
problema delle figure professionali
mancanti.
Rafforzare, proteggere e consolidare la
filiera produttiva
Terzo settore
addetti)
Meccanotessile forte
Contesto Tessile
Po.in.tex.
To Do Gioielleria
+18% anno mercato mondiale smart
textile (sport, salute, difesa)
ITS TAM
Green textile e riuso
Academy
Green
Abbigliamento-Moda
Formazione
settore
Marketing di Distretto
Materia prima sostenibile
Eccellenze Gioielleria
Direttiva EU EPR tessile
Sostegno finanziario per partecipare alle
fiere estere con maggiore crescita nei
mercati dei paesi ad alto potenziale
(Dubai, Singapore, Hong Kong, Cina,
India, etc.)
Tessile-
1.500 imprese con 7.300 addetti
Contesto Gioielleria
70% prodotto esportato
CAGR +8-12% crescita dell’alta gioielleria
2018 – 2025
Crescita dell’e-commerce e tenuta del brick
& mortar
Capitale italiana pietre preziose (80%
pietre preziose importate in Italia sono
lavorate in Piemonte)
ITS GEM
Lavorazione avanzata conto terzi
Academy
Green
Abbigliamento-Moda
Tessile-
delle
figure
critiche
Obiettivi
Reperimento urgente di manodopera adeguatamente formata dalle Scuole Edili
(immigrati)
Legge regionale sulla rigenerazione urbana
Contributi a fondo perduto per la transizione ecologica nel settore delle costruzioni
(economia circolare, mezzi d’opera)
Sostenere le imprese in crisi di liquidità a causa del caro materiali e del blocco
delle cessioni dei crediti fiscali.
V6// Costruzioni
To Do
Tavolo tecnico regionale uffici/stakeholder:
coordinamento per la revisione della LR 56/1977
Modifica LR 16/2018: nuovo ddl post pronuncia della
Corte Costituzionale n. 119/2024
Eccellenze
Pratiche di rigenerazione urbana/ ecoquartieri
Prezzario regionale: analisi prezzi di opere compiute
unificate a livello nazionale
Detrazione decennale: la retroattività della misura
«spalma-crediti» è dannosa per le aziende edili
Caro materiali: creare un sistema di monitoraggio
aggiornato dei prezzi dei materiali
Dissesto idrogeologico: esecuzione efficace degli
interventi con task force regionale
Contesto
Crescita del+0,7% del Pil in Piemonte
prevista nel 2024, in linea con il dato
nazionale
Territorio favorevole all’insediamento di attività
commerciali e produttive con costi di acquisto al mq
inferiori
PNRR: rimodulazione e dilatazione tempi di
pagamento
Ente Unico per la formazione e per la
prevenzione e sicurezza
Accademia delle Costruzioni: formazione per
immigrati e superamento delle limitazioni territoriali
Bonus edilizi: crediti fiscali incagliati e
cantieri interrotti
Piattaforma regionale delle aree libere e dismesseintercetta domanda e offerta
Piano qualità dell’aria: assenza di Incentivi
significativi per la transizione ecologica ed
eccessiva estensione delle limitazioni
(tempi, ambito, categorie di veicoli e
riduzione chilometraggio MOVE IN) –
emissione impianti
Casse Edili per il welfare
Direttiva Case green: finanziamenti regionali per gli
interventi edilizi di cui alla Direttiva europea, il cui
recepimento nazionale deve ancora avvenire –
termine 2026
Bonifiche dei suoli inquinati: finanziamenti regionali a
fondo perduto per i privati che eseguono bonifiche
Congruità e DURC
Obiettivo
Cambiare il turismo in un’industria di sistema capace di
intercettare tutti i segmenti, estendendo le esperienze temporali
dei turisti.
V7// Turismo
To Do
Eccellenze
Outdoor
Trasversalità dell’offerta di prodotti
(turismo/enogastronomia,
turismo
industriale/religioso/sportivo, turismo e
sostenibilità, turismo e sviluppo aree
interne)
Contesto
Processo
rigenerazione
valorizzazione del prodotto turistico
regionale
Mantenimento del trend di una
crescita costante e significativa
Integrazione tra Destinazioni turistiche e
patrimonio culturale, architettonico e
naturale
ITS Turismo
Predisporre
Piano
Strategico
regionale, anche il logica di marco
regione Nord Ovest (con Liguria e Valle
d’Aosta)
Definire una strategia e un piano
di lavoro specifico in tema di
Montagna
Attivare un Progetto di Turismo
Industriale
Sviluppare
competenze
manageriali (Academy Turismo)
Obiettivo
Rilanciare e sostenere lo sviluppo produttivo e commerciale dei
settori di nicchia.
V8// Sistema Casa
To Do
Eccellenze
Contesto
Nicchie eccellenti, riconosciute a livello
nazionale ed estero
Nicchie che hanno superato la crisi
pandemica e sono tornati ai livelli prepandemici
Crescita rispetto ai primi 9 mesi 2020:
Rubinetteria e Valvolame di CusioValsesia
(+18,6%) e Frigoriferi
industriali di Casale
Monferrato
(+5,1%)
Casalinghi di Omegna registra le
migliori performance (primi 9 mesi
2021 +53,7%) e ha superato i primi 9
mesi 2019 (+36,9%)
Nicchie eccellenti specifiche che non
rientrano nelle altre slide obiettivo
Rubinetteria
Valsesia
Casalinghi di Omegna
Frigoriferi industriali
Monferrato
Strumenti
Torino
valvolame
Cusio-
Rinforzare e promuovere le economie e i
contratti di rete
2) Sostenere lo sviluppo delle
trasformazioni
industria 4.0, volano
essenziale per la competitività delle PMI
di nicchia
3) Supportare le politiche per lo sviluppo di
competenze
specifiche
(upskilling,
reskilling)
Casale
per la scrittura di
Obiettivo
Indispensabile avviare una riflessione circa la revisione degli obiettivi al 2030
che tenga in considerazione anche la traiettoria di neutralità in termini di
emissioni di carbonio prospettata per il 2050, così come indicato a livello
europeo. Le fonti rinnovabili tra cui l’ idrogeno dovranno giocare un ruolo
sempre più importante nel bilancio energetico regionale.
V9// Energie rinnovabili
To Do
Accelerare le procedure autorizzative per progetti di
energia rinnovabile (percorso fast track) con
supervisione di un Project manager o commissario
regionale che garantisca i tempi di attuazione,
coordini l’andamento del lavoro e risponda del
perseguimento degli obiettivi fissati
Accompagnare il tessuto produttivo nella sfida alla
decarbonizzazione e della transizione ecologica
senza eliminare interi segmenti industriali che
producono ricchezza e occupazione
Definire mix energetico regionale basato sulla
neutralità tecnologica e sull’uso ottimale di tutte le
tecnologie di decarbonizzazione in uso e in via di
sviluppo, comprese le potenzialità di produzione e
di utilizzo degli small modular reactor (Smr)
Prevedere incentivi per la produzione localizzata di
idrogeno green lungo le principali arterie
controllando la diffusione e i tempi di esecuzione
Eccellenze
La produzione industriale piemontese è
localizzata principalmente nei distretti
industriali:
modello
produttivo
differenziato, innovativo e flessibile
Il Piemonte detiene un parco di
generazione
elettrica
ampio
variegato. Sul territorio regionale sono
installati quasi 11 GW di potenza
efficiente lorda, cui quasi la metà della
capacità
produttiva
impianti
termoelettrici.
Contesto
Il Piemonte 3° regione per capacità
installata da Fonti Energetiche Rinnovabili
(FER) (8,7% del totale Italia) e 3° regione
per crescita delle FER più elevata
nell’ultimo anno
L’industria piemontese risulta tra le più
decarbonizzate a livello nazionale (29% di
CO2 in meno della media Italia) ed è anche
la 2° regione più virtuosa per riduzione
delle emissioni dell’industria dal 1995 (1,7
volte più della media)
La Regione Piemonte si conferma un
territorio di forte importazione di energia
territori
limitrofi
approvvigionamenti esteri; dipendenza da
fonti energetiche fossili e dal gas naturale
più del 57% dell’intero consumo interno
lordo.
Creazione di una
(Hydrogen Valley).
filiera
Idrogeno
Dotazione di una rete di infrastrutture di
ricerca e innovazione di rilevanza Europea
su Energy Transition e idrogeno
Obiettivo
Incrementare le potenzialità del settore in termini di innovazione e
capacità competitiva.
V10//ICT
To Do
Contesto
5.000 imprese piemontesi del settore
(IT 63.000), di cui 570 StartUp e PMI
innovative (IT 11.253), 35.000 addetti
(IT 424.000), fatturato 6,3 Mld € (IT 76
Mld);
Valore del mercato digitale in Italia nel
2023: 78,7 Mld (3,8% del PIL);
160 aziende che si occupano di IA in
Piemonte (IT 2.400);
Produttività per addetto: +40% del
resto dell’economia.
Accrescere la consapevolezza delle imprese
verso il digitale come leva di competitività;
Eccellenze
Aumentare la sensibilità delle
verso i rischi della cybersecurity;
Maggiori provider di tecnologie e
soluzioni digitali e grandi aziende della
domanda;
Potenziare l’industria della microelettronica
come tecnologia abilitante del digitale;
Realtà di eccellenza: Cloud
Torino
(Google e TIM),
Fondazione AI4Industry;
Incrementare la ricerca sulla connettività
veicolare e l’interazione uomo-macchina;
Rafforzare la formazione nell’ambito delle
competenze digitali e costruire politiche per
attrarre talenti e trattenerli sul territorio.
Region
INRIM,
Ecosistema dell’innovazione e della
formazione digitale (CIM4.0, CTE-NEXT,
Polo ICT, Polo MESAP, Fondazione
Piemonte Innova, DIHP, EDIH, ICO
Valley, Fondazione LINKS, ITS ICT, ITS
Aerospazio-Meccatronica,
UNITO,
POLITO, UNIUPO, Innovation Center
Intesa Sanpaolo …);
Ecosistema dedicato alle startup (OGR
Tech; Vento, Takeoff, Diana, TechStars,
Incubatori 2i3T e i3P …).
imprese
T1// Twin Transition
Obiettivo
Sviluppare e introdurre le tecnologie digitali ad ogni livello per
diffondere la visione 5.0 e la Twin Transition alle imprese e alle PA,
in un’ottica di competitività e di sviluppo sostenibile abilitati dal
digitale.
To Do
Contesto
Crescente consapevolezza delle imprese
verso la twin transition e propensione agli
investimenti in tecnologie digitali e green;
Percentuale di adozione 4.0 più basso tra
le PMI che tra le grandi imprese anche
per carenza di competenze adeguate;
Piani Transizione 4.0 e Transizione 5.0
per cogliere le sfide della transizione
digitale, green ed energetica.
Estendere la banda ultra-larga e
riorientare l’Agenda Digitale piemontese
in ottica Industria 5.0 e Twin Transition;
Eccellenze
Incentivare le tecnologie 5G based,
rafforzare cybersecurity e diffusione
blockchain;
Rafforzare la formazione nell’ambito
delle competenze digitali (Academy ICT).
Torino prima città 5G d’Italia;
Cloud Region Torino (Google e TIM);
Fondazione AI4Industry
Soggetti abilitatori della Twin Transition
(CIM 4.0; Fondazione Piemonte Innova;
Fondazione LINKS; CTE-NEXT; Polo ICT;
Polo MESAP; Polo Clever; Polo CGreen; ITS
ICT; ITS Aerospazio-Meccatronica; DIHP;
EDIHs; ICO Valley; OGR Tech; Cottino Social
Impact …).
Obiettivo
Completare il disegno di realizzazione delle infrastrutture,
a partire dai Corridoi Europei Mediterraneo e Reno-Alpi.
T2// Infrastrutture
To Do
1) Condividere le priorità e rispettare i
cronoprogrammi; supporto di OTI
PIEMONTE per scadenze e le criticità
Contesto
1) 3° Regione in Italia per densità della rete
ferroviaria (75 km di rete ogni 1.000 kmq) e
4° per densità della rete stradale (33 km ogni
1.000 kmq)
2) Progetti infrastrutturali per realizzazione
entro il 2032 di opere per un valore di
oltre 23 miliardi di euro
3) Presenza in Piemonte di 2 corridoi TEN-T
europei: Corridoio Mediterraneo e Reno-Alpi
4) Valichi alpini a sostegno dell’export e della
competitività italiana (l’83% delle merci
destinato all’Europa transita dai valichi)
5) Torino: bandi linea Metro 2 (primo bando di
gara del valore di 16 milioni di euro)
Eccellenze
1) Presenza di imprese internazionali nel
settore ferroviario e grandi costruzioni
2) Leadership
europea
settore
calcestruzzo
Realizzazione in corso del Piano Banda
Ultralarga
Osservatorio Territoriale Infrastrutture
Rapporto annuale OTI Piemonte
http://www.otipiemonte.it per il monitoraggio
dell’avanzamento di 69 infrastrutture
Attivare interventi per le criticità ai valichi
del Nord ovest: Linea ferroviaria del
Frejus, M.te Bianco G.S. Bernardo,
Tenda, Ventimiglia, Terzo Valico dei
Giovi)
Concorrere
realizzazione
delle
infrastrutture di piccolo – medio calibro,
trovare le risorse mancanti per le opere
in corso
Definire un piano per la manutenzione
delle infrastrutture
Obiettivo
– Dotare il Piemonte di una rete infrastrutturale (materiali ed
immateriali) moderna e adeguata ai volumi di traffico
– Consolidare il Piemonte come una piattaforma logistica di terza
generazione
– Porre al centro dell’agenda politica il tema della risoluzione delle
criticità ai valichi del Piemonte e del Nord Ovest
T3// Logistica
To Do
Eccellenze
Nuovo progetto di sviluppo dello Scalo
Smistamento di Alessandria
Contesto
Piemonte hub logistico di eccellenza internazionale
14 mila imprese e 83 mila addetti (6% degli
occupati) in tutta la regione di cui oltre 20 grandi
imprese associate al sistema confindustriale che
contano oltre 18.000 addetti
Strategia sovraregionale con Lombardia e
Liguria (Cabina di Regia interregionale)
Percorso formativo dedicato ai «Sistemi
della logistica, a valore aggiunto e per l’ecommerce»
Accademia Logistica e Intermodalità per la
formazione di specifiche figure mancanti
2° Regione per numero di interporti, con le
eccellenze di S.I.TO Interporto, CIM Novara e Polo
Logistico Alessandrino (merci movimentate pari al
10,7% del totale nazionale)
Lavori strategici in corso per il Terzo Valico (fine
lavori nel 2027) e Torino-Lione (attivazione nel 2032)
Procedura per istituzione Zona Logistica Semplificata
«Porto e Retroporto di Genova» in stallo
Definire piano di azione per le priorità di
sviluppo logistico per il Piemonte e il Nord
Ovest per breve e medio periodo
Sostenere lo sviluppo del polo logistico
retroportuale alessandrino, gestendo lo
sviluppo
delle aree e provvedendo ai
collegamenti di adduzione, creando buffer per
i camion, collegamenti digitali tra i nodi per
ottimizzare i flussi merci (porto –interporti)
Attivare la Zona Logistica Semplificata «Porto e
retroporto di Genova», con strumenti attrattivi
e subito utilizzabili
Predisporre Incentivi e bandi per la
digitalizzazione e l’ammodernamento dei
terminal logistici
Mappare aree per nuovi investimenti per la
logistica in logica attrazione investimenti
T4// Semplificazione
Eccellenze
Contesto
€57,2Bn/anno i costi burocratici per le
imprese (108k per una piccola impresa)
Ritardi provocati dall’eccesso di burocrazia
PA sottodimensionata + età media
elevata
Proposta Legge Regionale sulla
semplificazione edilizia
Tavolo Semplificazione Regione Piemonte
Obiettivo
Ridurre i costi burocratici e semplificare le pratiche di
esportazione e investimento.
To Do
1) Sportelli unici per il coordinamento tra PA
2) Analisi costi/benefici della legislazione
e soppressione norme inutili/dannose
3) Standardizzare il più possibile le
procedure dei Bandi e creare
banche dati della PA uniche e
condivise.
4) Formazione continua obbligatoria
dipendenti pubblici
Obiettivo
Sviluppare progetti misti sfruttando tutte le opportunità dei
mercati finanziari.
Progettazione condivisa degli strumenti di sostegno / finanza
agevolata
T5// Finanza di Sviluppo
To Do
Eccellenze
Contesto
Esperienza storica di Finpiemonte
Accordo Confindustria Piemonte
Finpiemonte SpA
Rafforzare il ruolo di Finpiemonte SpA
come strumento di indirizzo delle strategie
della Regione e di supporto per
l’accompagnamento delle imprese nelle
dinamiche di partecipazione ai bandi
regionali
Rendere Finpiemonte SpA sviluppatore e
integratore di PPP
Sostenere gli strumenti finanziari
alternativi per le PMI e Mid Cap
Trend mondiale PPP
Opportunità finanziamenti multi-fondo
da assemblare
Accesso a mercati finanziari privati dei
progetti di investimento misto ad
impatto
T6// Capitale Umano
Obiettivo
Sostenere e accelerare la creazione delle figure chiave mancanti e
l’aggiornamento delle competenze dei lavoratori.
To Do
Garantire
piena
operatività
Accademie attraverso un significativo
coinvolgimento delle imprese
Sostenere
efficaci
progetti
orientamento coerenti con il mercato
del lavoro, anche al fine di prevenire la
dispersione scolastica
Favorire la collaborazione Università/ITS
per attivare percorsi tra loro distinti e
coerenti con i rispettivi obiettivi
In uno scenario di bassa natalità:
Eccellenze
Contesto
Solo il 29,3% (12-15 anni) e il 4,1% (1622 anni) dei giovani è coinvolto in progetti di
orientamento
11% tasso abbandono scolastico
34% tra gli studenti stranieri
15,4% dei giovani (15-29 anni) è NEET
POLITO, UNITO UPO
ITS, Accademie di Filiera
OBR Piemonte/Fondimpresa
DIH Digital Innovation Hub (DIHP e
EDIHs)
CIM40
Enti formativi del sistema
confindustriale
incentivare
gestire
componente
immigrazione:
Progetto migranti (focus su Africa)
recuperare la quota NEET
divulgare le potenzialità del lavoro
femminile tecnico
interno,
T7//Internazionalizzazione e
Attrazione Investimenti
Contesto
Piemonte 4° regione italiana per export con
62,4 miliardi di euro della manifattura nel
2023 (+2,3% vs.2021; 7,7% del tot.
nazionale)
regione
investimenti
Obiettivo
– Sostenere la competitività delle imprese nei mercati esteri globali e
creare opportunità di crescita economica attraverso gli IDE.
– Attrarre investimenti di alto valore per consolidare le filiere di
eccellenza
– Lavorare per la retention delle imprese già operanti in Piemonte
Eccellenze
Regione leader per apertura del sistema economico,
al 4° posto per export (40% del PIL del Piemonte nel
2022)
attrazione
Nel 2024 il Piemonte è la 2° regione italiana
tra i territori europei per l’attrazione di IDE
Forte orientamento agli investimenti, con la 2°
maggiore incidenza degli investimenti fissi lordi sul
PIL e il 3° tasso di crescita
3° Regione italiana per numero di
imprese industriali a controllo estero
Filiere produttive di eccellenza
Offerta formativa di eccellenza nazionale
(Polito, Unito, Upo) e estera (scuola USA,
scuola FR, ESCP Business School)
1° Regione del Centro-Nord Italia per crescita di
occupati e fatturato delle multinazionali estere
Protocollo regionale tra Confindustria Piemonte
Regione Piemonte e l’Advisory Board Investitori
Esteri (ABIE) di Confindustria
Database regionale di offerta localizzativa che conta 670
aree industriali libere e dismesse gestito da
Confindustria Piemonte e valori di acquisto al mq
vantaggiosi
europea
To Do
1) Definire un Piano di lavoro del Team Attrazione
condiviso con il sistema industriale basato su: risorse
e incentivi, procedure chiare per autorizzazioni e
bonifiche (fast track e Vademecum procedurale),
mappatura dell’offerta localizzativa, offerta formativa
di quaità (Accademia), piano di comunicazione
all’estero
2) Creare un’interfaccia diretta per fidelizzare e
supportare gli investimenti delle multinazionali estere
3) Intercettare il reshoring di imprese delocalizzate
4) Focalizzare gli obiettivi verso le imprese piemontesi,
lavorando su progetti per filiera dalla pmi alla grande
imprese e condividere e coordinare un «piano di
azione internazionale» come sistema Piemonte
(calendario missioni e progetti Paese)
5) Risolvere le criticità legate a tempi e costi della
bonifica dei siti inquinati in una logica di attrazione
investimenti
Obiettivo
Appropriarsi dei temi della sostenibilità: ambientale (green &
circular), economica e sociale; per sviluppare nuovi saperi,
tecnologie, nuove imprese ed esportazioni.
T8// Sostenibilità
To Do
Incentivare
soluzioni
smart
separazione dei rifiuti con l’obiettivo di
soppiantare tecnologie desuete (80%
riuso – 20%
trattamenti termici) a
favore del riuso e delle materie
secondarie
Diffusione assessment di sostenibilità:
incentivare l’applicazione dello strumento
come primo passo verso un’economia
sostenibile
Disseminazione delle tematiche collegate
alla Sostenibilità
Mappatura e diffusione best practices
Eccellenze
Contesto
Trend insostenibile: ogni
produce 0,5 tn rifiuti/anno
europeo
Grean Deal: Unione europea a impatto
climatico zero entro il 2050
+7% PIL entro il 2030 applicando i
principi della circular economy
Inflazione materie prime incentiva il riuso
Environment Park
Torino Circular Innovation Lab
Polo CGREEN
Polo CLEVER
Accademia per il Tessile abbigliamento
moda e green jobs
La vision dei Giovani Imprenditori
Lo scorso dicembre i Giovani Imprenditori piemontesi hanno presentato, al loro interno, un documento di proposte che
tocca molti punti del presente Piano con un approccio di aspettative sul futuro mirate al medio e lungo periodo,
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
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