il questore Grassi va in scena tra “Vinti e vincitori”

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Caserta non dimentica. E lo dimostrano le tante iniziative che si stanno organizzando per il 27 gennaio, Giorno della memoria. Ad anticiparle sabato 25 alle 20,30 nel “Teatro Città di pace” di Puccianiello sarà l’associazione culturale “Ali della mente”, che porterà in scena lo spettacolo “Vinti e vincitori”.

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Quest’anno però la ricorrenza avrà un tono ancora più forte, perché il 27 gennaio saranno trascorsi ottant’anni dalla liberazione del campo di concentramento. E poi, Caserta avrà un interprete d’eccezione. In scena ci sarà il questore Andrea Grassi nel ruolo di giudice.

Ecco le sue parole: «Ho accolto con responsabilità l’appello di “Ali della mente” a essere presente sulla scena, perché è necessaria la partecipazione di tutti nel dare testimonianza della memoria dell’Olocausto che rischia di apparire una mera ricorrenza da celebrare». Una partecipazione davvero speciale che gli artisti di “Ali della mente” e “Fabbrica Wojtyla” così commentano: «Siamo lieti che il questore di Caserta Andrea Grassi, figura istituzionale impegnata nella tutela della sicurezza della comunità, ci onori con la sua partecipazione in scena accanto a noi per preservare la memoria collettiva. Abbiamo il compito di continuare a parlare alle coscienze delle nuove generazioni per far conoscere il punto più basso dell’umanità, affinché quanto accaduto in passato, e quanto ancora accade nel presente con le recenti guerre in atto nel mondo, non possa più ripetersi in futuro».

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“Vinti e vincitori” è stato scritto da Patrizio Ranieri Ciu con il compianto penalista Alfonso Martucci per non dimenticare una delle pagine più buie della storia. Ed è proprio l’autore a sottolineare: «L’opera ha ricevuto la nomina di “Sentinella itinerante della memoria” da parte della senatrice della Repubblica Liliana Segre, per la salvaguardia e la tutela della memoria, su quanto accaduto e su quanto oggi accade per custodire una memoria del futuro per le generazioni che verranno. La volontà di mettere in scena ogni anno quest’opera storica rappresenta una riflessione sociale e culturale che assume particolare significato in relazione agli attuali conflitti bellici in Ucraina, in Russia, in Israele e nella striscia di Gaza». 

Con questo spettacolo “Ali della mente” dà così seguito all’azione di qualificazione culturale della città, dopo la straordinaria iniziativa del concerto della Banda musicale della Polizia in rete con Camera di commercio, Confindustria e Banca di credito cooperativo di Terra di Lavoro. Il dramma aprirà la stagione artistica solidale “Rosso vanvitelliano”, programmata da gennaio a maggio in collaborazione con la Caritas diocesana di Caserta per un «teatro di tutti per tutti».

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Ciu aggiunge: «L’associazione “Ali della mente” da oltre vent’anni “per non dimenticare” mette in scena l’opera teatrale “Vinti e vincitori” non solo nella specifica data della ricorrenza, ma anche in circostanze alternative. E lo fa, oltre che nei teatri, anche nei musei, nelle stazioni, nelle piazze, nelle aule consiliari, nelle scuole, come testimoniano il progetto “Deportati” nelle stazioni principali della Campania in collaborazione con la Regione e con Rfi, Gruppo Ferrovie dello Stato, o la messa in scena al Mann, il Museo archeologico nazionale di Napoli, in partenariato con Scabec». E ancora: «Lo spettacolo è il processo al valore del ricordo. La memoria stessa si fa portatrice di un’accusa contro chi la diffama, la nega e tende a confondere i confini della verità. I personaggi dell’opera si spogliano del proprio dramma personale, rendendolo universale e certificando la tremenda attualità della abiezione umana». A riguardo il filosofo Umberto Galimberti, presidente onorario di “Ali della mente”, sottolinea: «Sarà una circostanza di riflessione, perché il teatro di Ciu messo in scena da questi giovani artisti non è assolutamente puro intrattenimento ma risonanza tragica». L’ingresso sarà libero con prenotazione obbligatoria e si potrà offrire un contributo per le attività culturali e sociali di ”Rosso vanvitelliano”, ricevendo un “Libriglietto”, un libro che sostituisce il biglietto d’accesso a teatro, dilatando il tempo di fruizione culturale.





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