Bressanone, diciottenne pestato da ragazzi altoatesini a una festa di Maturità: «Sei uno sporco italiano»

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di
Matteo Macuglia

L’aggressione con insulti etnici durante un «Maturaball». Il padre della vittima:«Chi ha sbagliato deve pagare, l’ho promesso a mio figlio». Urzì (Fratelli d’Italia):«Pensavamo che queste situazioni fossero superate»

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«Tutto è nato perché mio figlio voleva difendere un’amico». Sono le prime parole con cui il padre del 18enne massacrato di botte l’11 gennaio a Bressanone interviene sulla vicenda che ha visto il figlio rischiare la vita. Renato D’Alberto è ancora molto provato da quanto successo poco meno di una settimana fa, ma ci tiene a mettere in ordine i fatti. «Un amico di mio figlio, poco prima dell’uscita dalla serata del Maturaball, aveva urtato un ragazzo di Laion, mai visto prima» prosegue il suo racconto. 

Una volta fuori, i due si sarebbero rivisti ma con il ragazzo della valle questa volta c’erano altri 9 coetanei che hanno dato subito il via all’aggressione. Solo a questo punto sarebbe intervenuto il figlio di D’Alberto che poco dopo è diventato il bersaglio del branco. 




















































«Erano in 10, ma solo in 6 hanno partecipato al pestaggio. I pugni che ha ricevuto mio figlio erano tutti rivolti al volto e alla testa, una cosa inaccettabile». 

Nella concitazione sono volati degli insulti, pure quel «Dreckwalscher» («Sporco italiano») che oggi alimenta una polemica politica che va al di là dell’aggressione, e per la quale nei prossimi giorni verrà depositata una denuncia definita «molto pesante» dalla famiglia del ragazzo. 

«Mio figlio a un certo punto si stava trascinando via da quei ragazzi, ma loro l’hanno inseguito. Non voglio pensare a cosa sarebbe accaduto se non fosse intervenuto un suo amico, insieme a un membro della security che l’hanno salvato» aggiunge D’Alberto che nutre dei dubbi sul fatto che l’origine dell’aggressione abbia una base etnica (anche in considerazione del fatto che la famiglia, originaria di Varna, è di madrelingua tedesca). 

Fatti che restano assurdi e che andranno chiariti fino in fondo dalle forze dell’ordine che sanno bene come spesso, durante i Maturaball, ci siano problemi di aggressioni e liti, tanto che anche chi indaga sulla vicenda procede con cautela sull’origine “etnica” di questo pestaggio. Anche perché, come riferito dal padre del 18enne nei giorni scorsi, il ragazzo aggredito non solo è mistilingue, ma non avrebbe nemmeno «mai fatto differenze di natura etnica o linguistica nelle sue amicizie». 

Stamattina il 18enne sarà operato per la prima volta, nel tentativo di ricostruirgli il setto nasale. Ma questo potrebbe non essere l’ultimo intervento visti i traumi subiti: trauma cranico, commozione celebrale, frattura del pavimento orbitario e del setto nasale oltre a qualche problema alla mandibola. 

«Perdono? Non sono io che devo perdonare, io sono qua per ottenere giustizia. Li porto tutti in tribunale» promette il padre del giovane. Una vicenda, questa, la cui eco è arrivata fino a Roma con il capogruppo di Fratelli D’Italia, Alessandro Urzì, che ha commentato così quanto accaduto: «L’episodio non può lasciare indifferenti e richiama la necessità di tutte le forze politiche a dichiarare il proprio sdegno e la propria condanna senza se e senza ma. Lascia allibiti come nel 2024 si manifestino ancora episodi che richiamano le profonde ferite nei rapporti di natura etnica e linguistica contro gli italiani, in Alto Adige».

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15 gennaio 2025 ( modifica il 16 gennaio 2025 | 09:23)

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