“Santo Stefano-Gambarie”, deserta la manifestazione d’interesse

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Sulla Cronoscalata “Santo Stefano-Gambarie” parlano i fatti. E oggi la realtà è sotto gli occhi di tutti: non si tratta di una situazione rosea, soprattutto per i piloti, le scuderie e gli appassionati che tanta passione riversavano su un evento atteso un anno intero. Per approfondire la situazione, abbiamo interpellato direttamente il Presidente dell’Automobile Club di Reggio Calabria, Giuseppe Martorano, chiedendo qual è stato l’esito dell’avviso esplorativo per la manifestazione d’interesse per organizzare l’attesa manifestazione sportiva per il 2025, dopo lo stop di un anno fa. Ebbene, non si è presentato nessuno. “Il bando è andato deserto“, conferma Martorano che esprime “grande dispiacere per i piloti, gli appassionati e i cittadini che trasformavano quei giorni in una grande festa sul territorio della montagna reggina“.

Mi piange il cuore“, aggiunge Martorano che si chiede “come pensiamo di rilanciare Gambarie se viene annullato uno dei pochi eventi che porta presenze da tutto il Sud Italia proprio a Gambarie?“. Subito dopo l’esito dell’avviso, il Presidente dell’ACI ha fatto le mosse dovute a seguire l’unica strada possibile per salvare la Cronoscalata: coinvolgere le istituzioni. “Non appena abbiamo avuto l’esito negativo per la manifestazione d’interesse, il 9 gennaio ho scritto al Sindaco di Santo Stefano in Aspromonte dott. Francesco Malara, informandolo dell’esito dell’avviso e chiedendogli – se lo ritiene opportuno – di organizzare un tavolo con tutte le parti interessate: le scuderie, l’ACI e le istituzioni, soprattutto la Città Metropolitana e la Regione, perchè il territorio che beneficia dell’evento è quello di Santo Stefano ma senza finanziamenti pubblici non si può fare. Ad oggi non ho ancora avuto alcun riscontro, ma se vogliamo salvare la gara è l’unica soluzione“.

Martorano fornisce i dati di un’organizzazione particolarmente onerosa: “già nel 2024, come ampiamente chiarito, non abbiamo potuto organizzare un evento che solo nel 2023 ci è costato un disavanzo di 45 mila euro. Tra l’altro avevamo partecipato ad un avviso della Città Metropolitana per avere un contributo, ma dopo quasi due anni non abbiamo ancora visto un centesimo. Siamo un ente sottoposto a rigidi vincoli di controllo e non possiamo sopportare disavanzi così grossi per un singolo evento. Anzi. Abbiamo realizzato e finanziato le precedenti, poi abbiamo chiesto aiuto alle istituzioni e non abbiamo mai avuto alcun riscontro. Poi nel 2024 non c’è stato alcun bando per sostenere le attività del settore sportivo e la manifestazione non c’è stata. Adesso abbiamo deciso di esternalizzare l’iniziativa, affinché le scuderie – che sono più brave di noi e hanno maggiori possibilità di gestione degli sponsor e dei volontari per abbattere i costi – prendessero in carico l’organizzazione. Ma non si è presentato nessuno“.

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Martorano è ben consapevole dell’importanza dell’evento: “determina un indotto straordinario, soprattutto a Santo Stefano ma non solo. Ci sono i piloti, ci sono le scuderie, ci sono gli appassionati che riempiono i bordi delle strade per chilometri e chilometri con una grande passione che diventa contagiosa per tutto il territorio. E’ una grande festa, però senza partecipazione pubblica è difficile realizzarla, sia come ACI ma anche come scuderie che hanno già molte difficoltà ad organizzare i loro storici eventi. Pensate che persino i Gran Premi di Monza e Imola si fanno con finanziamenti pubblici, con contributi da parte dei Comuni, delle Province e delle Regioni, oltre che del Governo. Nonostante tutto il ritorno pubblicitario e i biglietti che ci sono, anche per la Formula Uno sono fondamentali i finanziamenti pubblici. Figuriamoci se possiamo fare un evento per gli appassionati come la cronoscalata Santo Stefano Gambarie senza finanziamenti pubblici: l’evento si può fare solo se la pubblica amministrazione dà un contributo. L’anno scorso gli enti non hanno fatto niente e l’evento non c’è stato. Se le istituzioni non contribuiscono a tenere in piedi questo evento, è inutile anche che ne parliamo … E non è certo una volontà di Martorano o dell’ACI, ma – ripeto – e lo dimostrano i fatti, senza fondi pubblici non c’è la possibilità. Negli altri posti dove ci sono eventi analoghi, comuni e province partecipano con contributi importanti. In tutt’Italia queste gare vengono esternalizzate perchè il privato ha più facilità ad organizzarle, tramite sponsor e volontari, e per questo ACI ha esternalizzato l’organizzazione di un evento per noi insostenibile: le spese sono di gran lunga superiori alle entrate. Ma non ha partecipato nessuno e c’è il grande rammarico di una pubblica amministrazione sorda e cieca. Oggi lo possiamo salvare solo se ci sediamo tutti intorno ad un tavolo e troviamo le risorse. Tutti insieme dobbiamo fare squadra, per questo ho scritto al Sindaco di Santo Stefano: l’unica possibilità di salvare l’evento è questa“.



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