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La Provincia di Vicenza gode di buona salute: lo dice il bilancio di previsione 2025 e triennale 2025-27 approvato ieri pomeriggio dal Consiglio Provinciale dopo essere stato “vistato” dall’Assemblea dei Sindaci.
A presentarlo sono stati il presidente della Provincia Andrea Nardin e il consigliere provinciale delegato Marco Zocca, affiancati dal segretario e direttore generale Giuseppe Sparacio e dalla dirigente della Ragioneria Caterina Bazzan.
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Come da normativa, l’approvazione vera e propria è stata del Consiglio provinciale (11 sì su 17 presenti). Prima dell’approvazione, però, il bilancio è stato illustrato ai circa 100 sindaci (su 113 totali) presenti all’Assemblea dei Sindaci, che all’unanimità hanno dato parere favorevole.
Un bilancio che vale 174.709.402,41 euro. Una cifra importante, necessaria a garantire servizi essenziali alla comunità e al territorio in tema di scuole, strade, ambiente, programmazione territoriale, servizi ai Comuni, trasporto locale: competenze tutte che la riforma ha mantenuto in capo alle Province, a cui si aggiungono materie delegate dalla Regione Veneto come Protezione Civile, turismo, cultura.
“La Provincia si conferma un ente virtuoso -ha sottolineato il presidente Nardin- Investiamo in opere che guardano allo sviluppo futuro del territorio, come l’università, la sicurezza dei versanti stradali, gli istituti superiori. Lo facciamo senza rivedere le aliquote delle imposte e anzi anticipando ai Comuni contributi per la sicurezza stradale, grazie anche all’indennità di 10 milioni di euro ottenuta da Iricav per l’esproprio dell’area di viale Milano.”
“I cantieri Pnrr procedono nei tempi -ha affermato Zocca – alcuni li abbiamo già conclusi, la maggior parte chiuderà entro fine anno. Un bel risultato, che si traduce in scuole più sicure e nuovi spazi per la formazione dei nostri ragazzi. Investiamo oltre 100 milioni di euro su strade e scuole, tra lavori in corso e da attivare. Continua anche l’opera di abbattimento del debito, che ci permette di valutare l’opportunità di accendere nuovi mutui per liberare i fondi vincolati nell’avanzo.”
I numeri del bilancio
Le voci di spesa più pesanti si confermano le strade e le scuole, cioè i 1.241 km di strade provinciali, oltre a 461 ponti e 178 rotatorie, e i 39 istituti di istruzione secondaria vicentini, suddivisi in 130 edifici per una popolazione di 40.566 alunni.
La spesa per investimenti tra lavori in corso e da attivare nel triennio 2025-27 ammonta a 103,8 milioni di euro, compresi i circa 30milioni di euro del Pnrr. Vanno aggiunti, per le scuole, 11.514.000 di spesa corrente per far fronte alle utenze, alle piccole manutenzioni, alle locazioni per recuperare spazi.
Altra voce di spesa significativa sono i contributi della Provincia ai Comuni per la sicurezza delle strade, che rappresentano il 12% della spesa della in conto capitale. Nel 2025 la Provincia mette a disposizione 1 milione di euro. A cui vanno però aggiunti circa 30 milioni di euro già assegnati per lavori in corso.
Le voci di entrata più pesanti sono quelle provenienti dalle auto, cioè imposta di trascrizione e la Rca. Fortunatamente il mercato dell’auto nel vicentino tiene, ma le previsioni di entrata rimangono prudenziali, indicando per il 2025 introiti per 55.160.000 euro (24.160.000 euro da Ipt e 31.000.000 euro da Rca). Una gestione oculata delle risorse permette di mantenere invariate le aliquote delle imposte, che si attestano tra le più basse d’Italia. Vicenza è l’unica Provincia veneta ad avere mantenuto l’Ipt al 20% (tutte le altre sono al 30%).
Una scelta non facile, visti i continui prelievi dello Stato che impoveriscono il bilancio della Provincia, ma una scelta doverosa nel rispetto dei quotidiani aumenti di spesa a cui già le famiglie devono far fronte.
I pagamenti a fornitori e prestatori di servizi sono puntuali e regolari. E non è banale, in uno Stato dove lavorare per la pubblica amministrazione significa spesso dover attendere tempi biblici per i compensi. Non a Vicenza e non per la Provincia, che onora le scadenze nel rispetto dei lavoratori.
Anche per il 2024, e per gli anni seguenti, continua l’impegno all’abbattimento del debito. Si passa da 37,5 milioni di euro del 2020 a 17,6 milioni di euro nel 2025 (da 43,5 euro a 20 euro di debito ad abitante). Con una previsione di scendere a 11 milioni di euro in totale nel 2027.
Nuove opere in programma
Il bilancio di previsione prevede nel prossimo triennio nuove opere per 37,5 milioni di euro (11.196.580 per le scuole e 26.206.781 per le strade)
Poco più di 2 milioni di euro saranno investiti per sistemare palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza, per il rifacimento degli intonaci esterni e per la ripassatura del manto di copertura.
Tra le opere di edilizia scolastica sono in programmazione l’aggiornamento del Certificato Prevenzione Incendi dell’istituto de Pretto (2.000.000 euro); nuovi laboratori didattici all’istituto Masotto di Noventa (5.121.880 euro); impianto fotovoltaico per comunità energetiche (250.000 euro); riqualificazione energetica del Trissino di Valdagno (1.179.700 euro); manutenzione del tetto del polo universitario di Vicenza (870.000 euro); ripassatura del manto di copertura dell’istituto superiore Lonigo (170.000 euro). Rimangono vincolati i 9,5 milioni di euro per lavori di realizzazione della nuova sede dell’istituto Boccioni di Valdagno.
Quanto alle strade, si conferma lo stanziamento annuale di 4 milioni di euro per le asfaltature del patrimonio stradale di competenza. Tra le opere più significative ci sono i lavori lungo la SP34 del Melaro ad Altavilla (5,9 milioni di euro); manutenzione straordinaria e ristrutturazione del ponte sul torrente Astico in comune di Dueville (1.300.000 euro); messa in sicurezza del ciglio di valle di alcuni tratti della SP 246 Recoaro (1.000.000 euro); manutenzione della SP 31 e ristrutturazione di 3 ponti a Chiampo e San Pietro Mussolino (1.368.927 euro); interventi lungo la SP46 al ponte sul Leogra a Torrebelvicino (1.300.000 euro) e al ponte San Giovanni a Valli del Pasubio (800.000 euro); messa in sicurezza di alcuni tratti delle SSPP 65 Tretto e 246 Recoaro (1.068.927 euro).
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