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Per correggere falle su divieto di spedizione di microprocessori
PECHINO, 15 GEN – Gli Stati Uniti hanno in programma
il varo di nuove normative per impedire che i chip avanzati
realizzati da Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (Tsmc) e
altri produttori fluiscano in Cina, parte di una serie di
iniziative promosse dall’amministrazione Biden durante i suoi
ultimi giorni in carica. Le ultime misure cercherebbero di
incoraggiare i produttori come Tsmc, Samsung Electronics e Intel
a esaminare più attentamente i clienti e ad aumentare la due
diligence, ha riferito Bloomberg, secondo persone vicine al
dossier.
I cambiamenti seguono il caso in cui i chip fatti da Tsmc
sono stati dirottati segretamente verso Huawei Technologies, il
colosso cinese inserito nella lista nera Usa. Le regole, che
potrebbero essere svelate già oggi, si baserebbero sulle
restrizioni globali sui semiconduttori che l’amministrazione
Biden ha pubblicato lunedì, basate sulle limitazioni alla
vendita di microchip IA da parte di aziende come Nvidia e altri
produttori avanzati nella maggior parte dei Paesi.
Washington è desiderosa di eliminare le backdoor attraverso
cui i clienti cinesi pescano i microprocessori ad alta capacità.
Intanto, la Cina continua la sua crescita nel settore: la quota
globale di chip di memoria del Dragone è salita da zero al 5% in
appena 5 anni. In base alle stime di insider dell’industria
riportate dal Nikkei, la fetta di mercato potrebbe raddoppiare
quest’anno in una sfida diretta a operatori quali Samsung
Electronics, SK Hynix e Micron.
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