Sport: il Consiglio regionale premia Francesco Bruschi e Francesco Tomè

Comunicato stampa n. 0026

di Emmanuel Milano

Firenze – “Per il coraggio e la determinazione nello sfidare le vette più alte superando i propri limiti e raggiungendo un nuovo concetto di libertà”. Con questa motivazione il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha premiato, consegnandogli una targa, Francesco Bruschi, giovane alpinista, e Francesco Tomè giovane alpinista e filmaker. Alla cerimonia erano presenti i membri dell’Ufficio di presidenza, Federica Fratoni, che ha proposto il riconoscimento, e Diego Petrucci, con loro le consigliere regionali Cristina Giachi e Luciana Bartolini. Sono intervenuti il sindaco di Serravalle Pistoiese Piero Lunardi e l’assessore Maurizio Giuseppe Bruschi.

Il presidente Mazzeo ha consegnato ai due ragazzi la bandiera della Regione Toscana con l’auspicio “che la portino con loro nelle prossime avventure”. Bruschi e Tomè sono stati protagonisti nel 2020 e nel 2021 di due sfide, la traversata delle Alpi Apuane e il viaggio da Firenze alla cima del Monte Bianco che hanno raccontato con un documentario.

“Ho premiato con grande piacere – le parole del presidente Mazzeo – due ragazzi che ci mandano un messaggio potentissimo, ci dicono che si può andare oltre il limite. Si può cadere, ci si può rialzare e si può provare a raggiungere i propri sogni. Partendo da Firenze in bicicletta fino alle pendici del Monte Bianco e poi scalarlo arrivando sulla cima più alta. Il tutto è stato raccontato usando delle immagini bellissime, che sono un vero spot per la Toscana, ma anche uno spot alla vita, alla libertà, al ricercare se stessi. Li ringraziamo perché il loro è un messaggio fortissimo da mandare a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi, credeteci, provateci. Si può fallire, ma dagli errori si impara e ci si può rialzare più forti di prima”.

“Per noi – ha raccontato Francesco Bruschi – oggi è un ritornare alle origini con due progetti che abbiamo portato a termine nel 2020 e nel 2021, speriamo quest’anno di ricominciare e ritornare sulle montagne. Per noi la cosa più bella è stare a contatto con la natura, perché prima di essere degli atleti e degli alpinisti, siamo due sognatori innamorati della montagna”.

Francesco Tomè ha riassunto così le sue passioni: “Amo cinema, fotografia e montagna che sono le mie passioni e la mia ragione di vita. Abbiamo vissuto insieme un viaggio e un’amicizia. Io ho anche deciso di gestire la parte delle riprese per sviluppare i documentari dei due progetti. Raccontare e diffondere queste avventure è un modo per far vedere a chi non ne ha la possibilità quello che è la montagna”.

Il riconoscimento è stato voluto da Federica Fratoni che lo ha proposto all’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale: “Ho promosso questo riconoscimento per dare un segnale. In questi anni l’Assemblea legislativa toscana si è contraddistinta per iniziative legate ai giovani, rivolte alla sostenibilità. E il fatto che due giovani alpinisti abbiano deciso di condividere questa loro esperienza a una comunità estesa, riportando le loro emozioni in un documentario, mi è sembrato un messaggio molto forte. Sicuramente verso i loro coetanei che possono fare esperienze analoghe, vivendo gli scenari meravigliosi che la Toscana offre a partire dalle Alpi Apuane. Ma anche un messaggio, che ci riguarda tutti, quello di vivere la natura come un contesto che parla di futuro e che dobbiamo preservare come una casa comune. Era importante valorizzare un’esperienza così ricca e così particolare e appassionante”.

“La montagna è libertà, è natura – ha sottolineato Diego Petrucci – e per quanto mi riguarda è il più grande amore della mia vita. Per noi è una grande soddisfazione premiare due ragazzi giovani che sviluppano le loro passioni in montagna e che possono trasmettere questa passione ad altri ragazzi”. Per la consigliera regionale Cristina Giachi Francesco Bruschi e Francesco Tomè “sono due ragazzi che ci aprono il cuore. Hanno celebrato l’amore per la natura e la montagna, ma anche la loro amicizia. Si sono messi alla prova cercando di vivere appieno la bellezza della montagna. Ci hanno anche regalato un bellissimo documentario che racconta le loro esperienze in modo ricco, emozionante e poetico. Si tratta di un riconoscimento dovuto a due toscani che vorremmo fossero di esempio per tanti”.

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