Pitti Uomo 107 alla Fortezza da Basso

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Torna Pitti Uomo con l’edizione numero 107. Quest’anno, in un settore sempre più sofferente, il tema centrale è quello del fuoco, simbolo di intensità e trasformazione. Settore che però non si arrende alla crisi e torna con 770 brand di cui il 45% estero. 

Un nuovo mercato 

Tra i numerosi stand è possibile osservare collezioni che si adattano sempre di più ai vari stili di vita, cercando di empatizzare con i compratori e intercettare mercati nuovi. “Il settore dell’abbigliamento formale rimane forte ma dall’altra parte ci sono nuovi stili di vita e il mercato sta reagendo in maniera differente e si muove – afferma Raffello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, durante l’inaugurazione della kermesse – Difficile ancora stabilire la geografia dei vari compratori ma sta avendo molto successo il mercato del sud-est asiatico, molti provengono dalla Corea del Sud per cui è registrato un vero e proprio boom di presenze”. 

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I cinque padiglioni

“Fantastic classic”, “Futuro Maschile”, “Dynamic Attitude”, “Superstyiling”, “I go out”, sono questi i cinque padiglioni che non presentano solo capi di moda ma dei veri e propri stili di vita. Nel primo è possibile trovare l’evoluzione del classico nella sua declinazione più aggiornata ed esclusiva. Dalle aziende icone del made in Italy fino all’eccellenza internazionale si tratta di un vero e proprio viaggio attraverso le forme e i materiali del guardaroba classico senza perdere l’accezione contemporanea.

Al secondo piano del padiglione centrale troviamo “Futuro Maschile” dove il classico contemporaneo crea un mix di ricerca attraverso accostamenti, influenze creative e nuove atmosfere e propone una elezione di brand aperti alla contaminazione di stili. “Dynamic Attitude” è dedicato a coloro inclini allo sport con capi dal design vintage e attuale mentre “Superstyling”, di natura internazionale, ha come obiettivo quello di intercettare le nuove tendenze e i mood innovativi.

Non può mancare l’attenzione alla sostenibilità, all’ambiente e al green con “I go out” dove la passione per gli spazi aperti e gli sport legati alla natura incontra la ricerca stilistica più avanzata. 

I primi vip 

Tra i personaggi famosi “avvistati” c’è l’ex attaccante della Fiorentina Luca Toni, scelto come testimonial per del brand Henry Cotton’s . “Mi piace la moda e mi piace essere me stesso quindi ho sempre seguito questo settore secondo i miei gusti – afferma Toni – Tornare a Pitti è come tornare a casa, sono venuto più volte anche quando giocavo alla Fiorentina. Torno spesso a Firenze perché ho un legame forte con la città, ho fatto la storia della squadra e dai fiorentini ho sempre ricevuto più calore di quello che ho dato quindi mi fa piacere esserci”. Presente anche un’altra leggenda del calcio, Luìs Figo, ex centrocampista portoghese, porta a Pitti Uomo 107 un suo marchio di abbigliamento e scarpe. 

Pitti: “Momento cruciale per il rilancio del settore moda”

“In una fase complessa per il settore della moda come quella che stiamo vivendo l’auspicio è che ci possa essere a breve col Governo un incontro con tutti i livelli istituzionali per iniziare a fare una strategia vera di rilancio industriale per le piccole medie imprese che sono il cuore della nostra città – dichiara la sindaca Sara Funaro durante la cerimonia di inaugurazione – Pitti è un momento speciale, per le imprese della moda, per la città intera, mai come ora un’occasione importante di rilancio e valorizzazione di questo comparto.  Siamo alle 107esima edizione, l’immagine del fuoco, che fa da filo conduttore, è il simbolo necessario per questo momento, il fuoco è passione, creatività, rinascita: questa non è un’edizione qualunque, da qui si può ripartire con un progetto serio che porti alto il nome della moda nella nostra amata Firenze e nel nostro paese”.

Parole condivise anche dal presidente della Regione Eugenio Giani: “Se anche esiste una crisi nel mondo della moda, vedo tanti sintomi di affermazione del made in Italy che attraverso la moda si proietta verso un rilancio all’insegna del genio, della creatività e della professionalità degli operatori del settore”.

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