Gestione del rischio, serve più sinergia tra i vari strumenti

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Camillo Zaccarini Bonelli, dirigente Supporto al piano strategico della Pac – Ismea

Nell’editoriale di Terra e Vita n. 2/2025 e proprio nei giorni nei quali sta prendendo forma il Pgra 2025, Camillo Zaccarini Bonelli ribadisce la necessità di integrare il più possibile gli interventi nazionali ed europei per renderli più efficaci

L’alluvione del 2023 che ha colpito Emilia-Romagna e, in minor misura Toscana e Marche, è stata un banco di prova molto sfidante per il Psp del nostro Paese proprio nell’anno di avvio, e ha mostrato con chiarezza come gli interventi della Pac pianificati a livello nazionale per fronteggiare eventi catastrofali di portata eccezionale siano stati necessari ma non sufficienti, nonostante l’Italia sia lo Stato membro con maggiori risorse Pac allocate sugli strumenti di gestione del rischio. Infatti, a fronte di danni al settore primario emiliano-romagnolo di oltre un miliardo di euro, la Pac è intervenuta con gli strumenti ordinari “nazionali” della gestione del rischio (polizze agricole agevolate) e fondi di mutualità danni, in particolare il nuovo Fondo Agricat e “regionali”, cioè le misure di investimento e ripristino dei danni del Psr 2014-2022 (esteso fino al 2025 per la regola dell’N+3).

Questi interventi, ancora in corso di implementazione ed erogazione, hanno consentito di coprire solo una parte dei danni. Perciò è stata fondamentale l’integrazione di altri aiuti europei e di Stato, come la riserva agricola unionale della Pac, richiesta dal Masaf, che ha consentito l’erogazione su tutti i seminativi e le coltivazioni permanenti di circa 100 milioni di euro già entro il 2023. Il provvedimento della Legge 100 che ha stanziato 50 milioni per il pagamento tramite Agricat a condizioni più favorevoli del Pgra 2023 dell’intero danno ai “frutti pendenti” e fino al 100% del valore indice lordo franchigia 30% per i seminativi e per le colture permanenti. E ancora, 50 milioni assegnati dal Masaf alle Regioni alluvionate per indennizzi alle aziende zootecniche e alle strutture aziendali, attualmente in corso di liquidazione.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Anteprima dell’editoriale di Terra e Vita n. 2/2025

Abbonati o accedi all’edicola digitale

Appare quindi chiaro che la sovrapposizione degli interventi unionali e nazionali necessita di un rafforzamento del coordinamento tra i vari attori istituzionali coinvolti nell’interesse dei beneficiari e in generale di tutti i cittadini. La recente proposta di emendamento a livello Ue del Reg. 2220 del 2020 con l’introduzione della nuova misura 23 per i Psr 2014-2022 per assistere gli Stati membri colpiti da eventi eccezionali è un ulteriore esempio di come anche a livello europeo l’ampiezza della portata e la maggior frequenza degli eventi catastrofali richieda una nuova e più efficiente capacità di pronta reazione di tutte le istituzioni rispetto a processi di normazione unionale piuttosto lenti e inadatti a intervenire in queste circostanze (si pensi ad esempio ai tempi difficilmente comprimibili del trilogo).

Sarà quindi fondamentale cercare la massima integrazione tra gli interventi programmati a livello europeo e nazionale (ai vari livelli di governo statale, regionale e locale), incentivando sempre più l’adozione combinata di misure di gestione del rischio attive (attuazione di pratiche agricole sostenibili, utilizzo di tecnologie innovative così come nuove e più adeguate varietà, adozione di misure di difesa attiva e impiego di impianti di protezione, pianificazione e diversificazione colturale) e passive, quali le assicurazioni e i fondi di mutualizzazione o le misure di ripristino ex-post. Solo sfruttando le possibili sinergie tra strategie di mitigazione e adattamento, attraverso una maggior consapevolezza sulle implicazioni del cambiamento climatico e una visione aziendale all’avanguardia sarà possibile salvaguardare la produzione agricola e il reddito degli agricoltori.

Anteprima dell’editoriale di Terra e Vita n. 2/2025

Abbonati o accedi all’edicola digitale

In quest’ottica, il Pgra 2025 è l’occasione per perfezionare e rafforzare l’integrazione tra Agricat e polizze agevolate, aumentando al contempo l’appetibilità di entrambi gli strumenti con il lancio di nuovi prodotti smart contract e semiparametrici, con un allargamento delle forchette di indennizzo Agricat. Altro aspetto importante per riequilibrare il sistema di gestione del rischio è la spinta propulsiva che può venire dai Csr a favore delle imprese che investono in difesa attiva, in particolare per ridurre il rischio di danni causati da eventi catastrofali (irrigazione antibrina) e di frequenza (reti antigrandine).


di Camillo Zaccarini Bonelli
Dirigente Supporto al piano strategico della Pac – Ismea

Richiedi prestito online

Procedura celere

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link