Tajani: “Obiettivo 700 miliardi di export entro fine legislatura: priorità innovazione e green economy”

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Tra gli obiettivi del governo Meloni c’è quello di portare l’Italia a raggiungere i 700 miliardi di export entro la fine della legislatura e per farlo vuole puntare sull’innovazione, la ricerca e la green economy. Lo ha spiegato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenuto questa mattina nella Sala Aldo Moro della Farnesina alla presentazione del rapporto “l’Italia in 10 selfie” promosso dalla Fondazione Symbola.

“L’Italia è la quarta potenza commerciale mondiale e vogliamo far sì che dai 625 miliardi di export di questi anni si possa arrivare a 700 miliardi entro fine legislatura”, ha spiegato. Per raggiungere l’obiettivo il governo punta su “grandi investimenti produttivi dall’estero, soprattutto nei settori innovativi” oltre che a “favorire gli investimenti privati”, ha proseguito. “Siamo presenti in tutti i settori e vogliamo sostenere le nostre imprese, anche quelle piccole, per consolidare il primato in tutti i settori di nicchia. Siamo una super potenza nell’export grazie anche ai 4 milioni di Pmi”, ha aggiunto. “Non a caso abbiamo dedicato una giornata intera al rapporto impresa-diplomazia a Milano alla vigilia della pausa natalizia proprio perché ho deciso di trasformare le nostre ambasciate in un trampolino di lancio per presentare e rafforzare la presenza dei prodotti del nostro Paese nel mondo. Anche perché – ha proseguito – siamo la seconda economia per numero di categorie di beni esportati, solo la Cina esporta più qualità diverse di prodotti di noi, e siamo i primi in Europa”.

Alla presentazione di oggi erano presenti anche il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, e il presidente Assocamerestero, Mario Pozza. Il report, giunto alla sua undicesima edizione, fotografa ogni anno, attraverso dati raccolti dai partner associativi e dai database nazionali e internazionali, i dieci punti di forza del nostro Paese. Tra i settori su cui l’Italia deve puntare – secondo il rapporto 2024 – ci sono l’enogastronomia e la moda ma anche l’economia circolare, le rinnovabili e la farmaceutica. In particolare la green economy, l’economia verde, “deve rappresentare una priorità”, ha sottolineato il vicepremier. Ad ogni modo il calendario del governo in fatto di promozione economica e commerciale all’estero per il 2025 è fitto. Tra i primi appuntamenti di quest’anno ci sono quelli dedicati ai Balcani occidentali. “A fine mese sarò in Serbia per il vertice intergovernativo e il business forum che segue il percorso inaugurato lo scorso anno: i Balcani sono una priorità strategica e dobbiamo far sì che anche nei settori della green economy si possa essere all’avanguardia”, ha aggiunto ancora il vicepremier. “Il 10 febbraio ospiterò a Roma un incontro con i Paesi dei Balcani, l’Alto rappresentante Ue Kaja Kallas e il commissario all’Allargamento, Marta Kos. Il governo, però, “ha iniziative in cantiere anche in America Latina, penso al Messico, Brasile, Argentina, India, Vietnam” e “molte altre in Asia, Africa, Paesi Arabi e Golfo. Vogliamo essere presenti in tutti gli scacchieri del palcoscenico internazionale”, ha evidenziato. Tra questi anche il Medio Oriente: “Nell’incontro a Damasco (del 10 gennaio) con nuovo presidente e il capo dell’amministrazione della Repubblica siriana ho insistito molto sulla presenza economica e commerciale del nostro Paese”, ha spiegato Tajani.

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Il dossier di Symbola è realizzato in collaborazione con Unioncamere ed Assocamerestero, con il patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, del ministero delle Imprese e del made in Italy, oltre a diversi partner. Il report è tradotto in sette lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, cinese, giapponese) e distribuito a livello internazionale dalla rete delle ambasciate italiane all’estero e dalla rete delle camere di commercio estere. “Il nostro Paese dà il meglio di sé quando incrocia i suoi cromosomi antichi con un modo tutto italiano di fare economia: che tiene insieme innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie e bellezza, capacità di parlare al mondo senza perdere legami con territori e comunità, sostenibilità flessibilità produttiva, competitività – ha concluso Realacci, presidente di Symbola –. C’è molto da fare ma da qui possiamo partire per affrontare non solo i nostri mali antichi ma il futuro e le sfide che ci pone. Possiamo farlo dentro la missione che si è data l’Europa con il Next generation Eu, per rispondere alle crisi tenendo insieme coesione, transizione verde, digitale” e “rafforzando nel mondo un percorso di cooperazione e di pace oggi indebolito”.

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