Ita Airways-Lufthansa, il giorno del closing

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Il giorno del closing è arrivato. È oggi, infatti, la data chiave dell’accordo tra Lufthansa e Ita Airways, anche se ci sarà tempo fino a mercoledì 15 gennaio per completare l’operazione con il versamento di 325 milioni di euro da parte di del gruppo tedesco sul conto corrente della nostra compagnia di bandiera. L’operazione, frutto di infinite interlocuzioni e trattative, segnerà una nuova fase per entrambi i vettori e il Governo italiano, che detiene attualmente il 100% di Ita Airways, vedrà così scendere la propria quota al 59%.

Nuovo CdA

Secondo quanto riportato da Corriere.it, il nuovo CdA – previste, nel pomeriggio odierno, le dimissioni di quello in carica finora – sarà composto da cinque membri, con una doppia componente femminile. Saranno tre i componenti espressi dall’Italia, tra i quali il presidente, mentre i soci tedeschi, tra le due figure a loro disposizione, sceglieranno con ottime probabilità Jörg Eberhart, attuale responsabile sviluppi strategici di Lufthansa. Eberhart parla italiano, è stato direttore commerciale, presidente e ad di Air Dolomiti e ha avuto un ruolo centrale anche nelle trattative per l’acquisizione.

Economie di scala

Con il closing Lufthansa Group potrà avviare l’integrazione operativa della compagnia italiana e Ita Airways avrà accesso a partnership strategiche e strumenti, tra i quali sistemi di prenotazione, accordi di code-share e collaborazioni del network.

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Sul fronte gestionale, i benefici includeranno economie di scala significative – acquisto del carburante e dei ricambi, servizi di manutenzione e altro – sfruttando il potere di acquisto di un grande gruppo.

Lufthansa acquista così una fetta dell’interessante mercato italiano e, con poco meno di 100 aeromobili al momento, Ita Airways diventa la più grande compagnia straniera del Gruppo. Come terza economia dell’UE, l’Italia ha tradizionalmente forti legami con l’America e figura tra leprincipali destinazioni dell’incoming. L’espansione della rete verso il Sud America, l’Africa e l’Asia rientra senz’altro negli obiettivi del Gruppo.

 

L’aeroporto di Roma-Fiumicino diventerà il sesto e più meridionale hub del Gruppo Lufthansa, che già riunisce sotto di sé le ex compagnie di bandiera di Austria, Belgio e Svizzera.

Verso il passaggio totale

Lufthansa riceverà, pertanto, in questa prima fase il 41% delle azioni di Ita Airways a fronte di un contributo di capitale di 325 milioni di euro. È stato concordato con il ministero dell’Economia e delle Finanze che i tedeschi potranno rilevare completamente la società in due ulteriori fasi laddove si trovasse un accordo sulle cifre.

Lo Stato italiano rimarrebbe comunque a bordo anche se Lufthansa dovesse acquisire una quota di maggioranza del 90% nella seconda fase mentre l’acquisizione completa potrebbe avvenire entro il 2033, per la quale si sta negoziando una somma totale di 830 milioni di euro.

Il ruolo della Commissione europea

Sotto la pressione della Commissione UE, il Gruppo Lufthansa ha fatto delle concessioni per limitare il potere di mercato della nuova alleanza. I diritti di decollo e atterraggio a Milano e Roma, per esempio, sono stati ceduti ai concorrenti mentre Ita Airways ha già cancellato tre rotte verso il Nord America e, in futuro, dovrà adottare misure a tutela di International Airlines Group (Iag), la società madre di British Airways e Iberia, e di Air France verso i loro hub.

Grazie all’accordo, Lufthansa potrà “ottimizzare” i suoi servizi tra l’Italia e gli altri mercati nazionali ma per i clienti potrebbe significare tariffe più alte, ed è su questo aspetto che l’UE vuole mantenere criteri di concorrenza.

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Sulle rotte a breve e medio raggio, per esempio, Easyjet svolgerà un ruolo centrale, stabilendo due basi aggiuntive a Roma-Fiumicino e Milano-Linate con otto aeromobili. Da qui saranno offerte 27 nuove rotte, sei delle quali verso la Germania (Monaco, Amburgo, Francoforte, Düsseldorf).

Secondo gli economisti, Ita Airways non ha più nulla in comune con il suo predecessore in perdita Alitalia. L’amministratore delegato di Lufthansa Carsten Spohr ha infatti descritto Italia Trasporto Aereo, fondata nel 2020, come una start-up “in pieno sviluppo”.

L’ad di Ita Airways, Antonino Turicchi, ha previsto un fatturato di 3 miliardi di euro e un piccolo utile operativo di 40 milioni di euro per l’esercizio 2024.

Da Skyteam a Star Alliance e oltre

Per i clienti di Ita, che includono regolarmente Papa Francesco nei suoi viaggi internazionali, ci saranno molti piccoli cambiamenti. Con il passaggio dall’alleanza Skyteam a Star Alliance, cambieranno le compagnie aeree partner per i voli successivi e le infrastrutture, come le lounge in aeroporto.

Lufthansa vuole inoltre integrare i viaggiatori abituali di Ita del programma frequent flyer Volare nel proprio Miles & More.

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