FUD, FUD, FUD: tra chi è pagato per disinformare a chi vive di visualizzazioni, l’informazione crypto è un DISASTRO!
L’informazione nel mondo crypto non è delle migliori, sia quando arriva da pubblicazioni specializzate, sia quando arriva dai vecchi giornali mainstream. C’è una problematica che va assolutamente studiata più a fondo se hai iniziato a investire nel mondo crypto e che andrebbe comunque approfondita anche nel caso in cui tu fossi un’investitore crypto piuttosto esperto.
È il meccanismo del FUD, acronimo americano che sta per Fear, Uncertainity, Doubt, ovvero per paura, incertezza, dubbio, un meccanismo simile a quello della calunnia, un venticello che inquina la discussione, che fa dubitare anche degli attori più solidi e che al tempo stesso però è estremamente efficace.
Anche in bull market, anzi soprattutto in bull market ci sono dei FUD che ciclicamente tornano a dominare la scena. E ce ne sono poi di nuovi – che saranno comunque oggetto della nostra analisi. Se non vuoi perdere soldi, se non vuoi bruciare capitale spinto dai soliti noti (e anche da qualche ignoto), prenditi qualche minuto per leggere questa guida.
I FUD più comuni sul mondo crypto: conoscerli per evitarli
Il mondo crypto è complesso: ci sono aziende in lotta tra di loro, migliaia di influencer al soldo del miglior offerente e più in generale tanti profili social che vivono di visualizzazioni e che dunque hanno piacere a raccontare il falso con il solo scopo di farsi leggere. Qui raccoglieremo il FUD più comune, che ti sarà certamente capitato di leggere, ma che conoscere più a fondo + comunque necessario.
- Tether non riserve sufficienti
Tether è il più importante stablecoin per capitalizzazione di mercato. E lo è ancora di più per volumi. E inutile girarci intorno: senza Tether torneremmo indietro di anni e probabilmente polverizzeremmo buona parte del mercato.
Esiste uno schieramento piuttosto folto, organizzato e in parte eterodiretto,, che è quello dei truthers, che contestano l’assenza delle riserve che servono per tenere il prezzo di USDT a 1$.
Cosa contestano? L’assenza di audit (ma c’è attestazione da parte di BDO Italia delle riserve di Tether), il mistero che circonda la figura di Giancarlo Devasini, che ha come colpa principale quella di non fare granché vita mondana e – nei casi più gravi – più o meno qualunque delle sfighe che siano mai capitate all’umanità, comprese le guerre puniche.
La verità è che le riserve di Tether sono oggi in larga parte in debito pubblico USA e che dunque non servirebbe molto per sbugiardarle. Howard Lutnick di Cantor Fitzgerald, una delle più importanti società finanziarie del mondo, ha confermato l’esistenza di tali riserve.
Sull’identità di Satoshi Nakamoto se ne sono dette di cotte e di crude. C’è anche chi ha affermato di essere lui Satoshi – vedi Craig Wright – e che però è stato smentito dai tribunali. Talvolta il FUD parla di rivelazioni sconvolgenti sull’identità di Satoshi che porterebbero Bitcoin a zero.
Inutile dire che nessuna rivelazione di questo tipo – compresa quella di un Bitcoin nato da NSA o dagli uffici CIA – avrebbe effetti su Bitcoin di medio e lungo periodo. Bitcoin funziona con codice che è aperto a tutti. E nessuno può permettersi di cambiarlo a piacimento, compreso Satoshi Nakamoto stesso.
- BlackRock forkerà Bitcoin
È la più imbecille delle trovate di chi sparge FUD per fare qualche click. Noi ne abbiamo già parlato in dettaglio qui e ti invitiamo a consultare l’articolo per capire perché è assurdo tutto quello che si è scritto, da chi tra le altre cose non avrebbe grossa difficoltà a capire come funzionano gli ETF con una rapida ricerca su internet.
Tra chi è schiavo del personaggio che si è costruito e chi non può fare a meno di visualizzazioni – tutte, maledette e subito – la cosa ha avuto una certa diffusione. Panzana al 200%.
- [GROSSO EXCHANGE] non ha le crypto dei clienti
Prima a essere bersagliato più di frequente da questa tipologia di FUD era Binance – poi sono arrivate sentenze USA che hanno in realtà confermato che tutte le crypto dei clienti erano correttamente custodite dall’azienda fondata da CZ.
Ora la questione viene tirata fuori per Coinbase, soprattutto in relazione al suo ruolo di custode degli ETF. Anche qui, è vero che don’t trust, verify, ma i fondi degli ETF sono più che controllati da autorità che avrebbero tutto l’interesse a affossare Coinbase e Bitcoin. Anche qui, ai limiti dell’assurdo.
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