Replica Ater Roma revoca finanziamenti Corviale e Laurentino 38

L’8 gennaio RomaToday, facendo riferimento a una delibera della giunta regionale del Lazio datata 30 dicembre 2024, ha riferito di due progettazioni a firma Ater Roma che hanno visto la revoca dei finanziamenti. In totale quasi due milioni di euro. Si tratta di progetti per l’efficientamento energetico di un edificio a Corviale e per la costruzione di alloggi, negozi e altri locali a Laurentino 38. Inoltre, il giornale ha dato conto di alcuni intoppi in altri quartieri, dove si collocano edifici gestiti da Ater per conto della Regione: Tor Sapienza, Quadraro, ancora Laurentino 38. 

L’azienda territoriale, diretta da Marco Rocchi e avente un commissario straordinario nella persona di Orazio Campo, è intervenuta inviando la propria posizione, della quale diamo conto di seguito: 

La replica di Ater Roma

“Non corrisponde al vero che l’Ater Roma abbia perso circa 2 milioni di euro per delle opere non portate a termine. I fondi revocati dalla Delibera di Giunta regionale n. 1171 del 30 dicembre 2024 sono fondi stanziati per la sola progettazione degli interventi e non per la loro esecuzione. La progettazione di un intervento non assicura necessariamente la futura esecuzione, vincolata spesso dall’erogazione di ulteriori fondi necessari per la messa in opera. A questo proposito è importante specificare che il fondo per la progettazione del Laurentino 38 – variante urbanistica XI, si riferisce alla progettazione e rilocalizzazione delle cubature dei ponti 9, 10, 11 demoliti da diversi anni. Per tale progettazione è necessario un lavoro congiunto con l’amministrazione capitolina che, nonostante le sollecitazioni da parte di Ater, non ha fornito un riscontro per poter procedere”.

La stoccata a Roma Capitale

Quindi Ater tira in ballo l’amministrazione capitolina, che evidentemente dal 2022 a oggi (con Gualtieri sindaco), cioè da quando è stato autorizzato il finanziamento dall’ex assessore regionale Massimiliano Valeriani, non si è mostrata collaborativa. Almeno secondo quanto sostiene l’azienda territoriale. Che prosegue:  “Si è pertanto ritenuto opportuno ritardare l’affidamento della progettazione – spiegano – in attesa dei necessari accordi con Roma Capitale, onde evitare anche l’utilizzo di fondi pubblici in mancanza dei necessari presupposti per la realizzazione dell’intervento progettato”.

La verità di Ater sui cantieri 

Come dicevamo, RomaToday si è soffermata anche su altre situazioni in stallo, cantieri o fermi, o fortemente rallentati. L’azienda territoriale non è dello stesso parere e di seguito riporta: “È importante ribadire, come già fatto in passato, che nel 2023 la nuova amministrazione Ater si è trovata a dover gestire cantieri avviati sul territorio con criticità importanti – dicono da Ater -. Un esempio fra tutti, il cantiere per la demolizione dei fabbricati centrali non residenziali del complesso di Tor Sapienza che, a causa di gravi responsabilità tecniche e amministrative, è stato bloccato, al suo avvio nel 2022, dalla Sovrintendenza Capitolina per problematiche legate a vincoli di tutela dei beni culturale”. Una vicenda già oggetto di botta e risposta tra l’architetto Campo, commissario Ater Roma, e il consigliere Pd Massimiliano Valeriani, riportata da RomaToday nell’articolo oggetto della replica. “Per poter procedere alla riqualificazione di tali spazi – continua la nota di Ater – è stato necessaria la cancellazione degli immobili dalla Carta di Qualità (richiesta avanzata dal commissario) e l’avvio della necessaria riprogettazione dell’intervento”.

E ancora, Ater contesta anche la nostra ricostruzione relativa a uno stallo del cantiere di riqualificazione di immobili Ater collocato tra il quinto e il sesto ponte del Laurentino 38: “I lavori sono tuttora in corso. È terminato il montaggio dei ponteggi  – scrive Ater – nonostante i rallentamenti per una necessaria riprogettazione a seguito di problematiche burocratiche con il Municipio. Per avviare tale intervento va certamente ribadito che è stato necessario un lungo lavoro per censire gli occupanti dei locali sui due ponti, portare a termine gli sgomberi, reperire gli immobili per il trasferimento dei nuclei per poi poter procedere con l’avvio effettivo dei lavori”. Lo sgombero degli ultimi occupanti rimasti si è verificato il 1° febbraio 2024. 

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Il cantiere del Quadraro

“È necessario, infine, specificare che il cantiere di Via Sagunto – conclude la nota, riferendosi a un’opera di recupero di un edificio al Quadraro – è a oggi operativo. Stiamo procedendo con le opere di consolidamento strutturale e abbiamo affidato la progettazione per procedere poi con il bando di gara per la ristrutturazione e completamento dell’intervento concordato con la Regione Lazio. Infine, in merito a interventi per l’installazione di nuovi impianti ascensori in varie località sul territorio di Roma Capitale, l’azienda ritiene doveroso precisare che, oltre ai 28 nuovi ascensori in fase di esecuzione (più 4 servoscala), sono in corso le progettazioni di ulteriori 30 impianti al termine delle quali saranno avviati i cantieri”. 

I 28 nuovi ascensori

Effettivamente, con determinazione direttoriale 312 del 31 ottobre 2024, il direttore generale Marco Rocchi ha autorizzato il quadro tecnico economico relativo 24 ascensori e 4 servoscala (la cui progettazione ed esecuzione furono autorizzate nel 2021), per una spesa complessiva preventivata di 5 milioni di euro. I nuovi impianti sono da collocare nei quartieri di Tufello, Magliana, Ostia, Tormarancia, Ponte Mammolo, San Basilio, Garbatella, San Saba, Quadraro, Quarticciolo, Primavalle, Torre Gaia, Settecamini. L’esito della gara è stato approvato il 27 giugno 2024: a ottenere l’appalto è stato un raggruppamento composto da Ferrari & Company Srl, Cosmav Srl, Ausiliaria Effeci Società di Ingegneria Srl con un ribasso del 22,35%. In seguito, il 18 luglio, è stato firmato il contratto d’appalto per poco meno di 3,1 milioni di euro. Il servizio di progettazione esecutiva è stato affidato il 2 settembre.