Il viaggio del Mammut in 13 comuni del cratere – Notizie

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Ben 32 associazioni culturali e operanti nel sociale coinvolte, 31 artisti, 18 imprese, centinaia di studenti delle scuole, migliaia di presenze registrate, in un lungo e appassionante viaggio iniziato a metà settembre dal castello cinquecentesco e lungo il centro storico dell’Aquila, e poi in ben 13 comuni dell’Aquilano, da parte del Mammut di cartapesta a grandezza naturale realizzato dall’artista Massimo Piunti, con l’obiettivo di favorire la conoscenza del fossile originale del Mammuthus meridionalis vestinus, conservato nel Munda dell’Aquila, risalente a 1.300.000 anni fa, tornato alla luce nel 1954, tra i meglio conservati di sempre, all’interno di una cava di argilla di Scoppito.

 

Questi i numeri e il bilancio sociale e culturale del progetto “Terre Sonanti – il Mammut”, illustrati ieri in una gremita sala della Voliera al MAXXI L’Aquila, in un evento conclusivo curato da Silvia Di Gregorio, ideatrice e direttrice artistica del progetto, nel corso del quale è stato proiettato il video documentario realizzato da Francesco Paolucci, e sono state aperte le porte della mostra di libri d’arte ispirati al Mammut, realizzati dagli alunni delle scuole coordinati dalle artiste Francesca Racano e Debora Frasca, nonché della mostra fotografica curata da Eleonora Luciani.

Ha esordito la direttrice artistica Silvia Di Gregorio: “Questo incontro con invito rivolto ad istituzioni, enti, associazioni e persone protagoniste, ha avuto come fine quello di restituire la coralità di intenti, visioni e peculiarità che lo hanno sostanziato e reso possibile questo non facile progetto. Il video documentario di Paolucci ha reso a pieno la portata di questa pluralità e sinergia nata intorno al Mammut, un forte simbolo del territorio che nel corso delle azioni messe in campo, tappa dopo tappa, in questi mesi ha espresso a pieno la sua vitalità, a dimostrazione che l’identità ha senso solo all’interno di relazioni che sempre necessitano di essere rinnovate per essere autenticamente generative”.

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Ad intervenire per il Comune dell’Aquila, Livio Vittorini, presidente commissione Bilancio e referente per i fondi europei Restart, che hanno finanziato il progetto, Edoardo Alesse, rettore dell’Università degli Studi dell’ Aquila, Federica Zalabra, direttrice del Museo Nazionale d’ Abruzzo, Roberta Gargano, responsabile dell’Ufficio comunicazione del Teatro stabile d’Abruzzo, Chiara Bertini del team curatoriale di Performative04 per il MAXXI L’Aquila, Doriana Legge, referente per le Attività culturali e dell’Incubatore di creatività dell’Università degli studi dell’Aquila, ed Enrico Sconci, presidente del Muspac dell’Aquila.

E ancora Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere sismico 2009 (Usrc), Loreto Lombardi, sindaco di Scoppito, comune capofila del progetto, Domenico Nardis, sindaco di Villa S.Angelo, Deborah Visconti, sindaco di S.Eusanio Forconese, Fabrizio D’Alessandro, sindaco di Barisciano, Sabrina Ciancone, sindaco di Fontecchio, Gianmatteo Riocci, sindaco di Ocre, Valerio Munzi, vicesindaco di Acciano, Giovanna Colagrande, vicesindaco di Fossa. Presenti anche il sindaco di Tione degli Abruzzi, Stefania Mariani, l’assessore comunale di San Demetrio né Vestini Mattia Di Fabio, l’assessore comunale di Fagnano Alto Marcello Rosa e rappresentanti della comunità di Campotosto.

Infine Claudia Colista, presidente della Comunità 24 Luglio, Antonio Lattanzi, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di San Demetrio – Rocca di Mezzo e Domenico Capanna del Punto Luce dell’Aquila.

Il rettore Alesse ha evidenziato che “siamo davvero contenti di aver sostenuto un progetto che rientra a pieno in una delle missioni dell’Università, che è la valorizzazione della nostra attività a vantaggio delle comunità, da un punto di vista sociale e culturale, e questa iniziativa ha davvero centrato questo obiettivo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Zalabra, “questo progetto è partito dal nostro mammut, a 70 anni dalla sua scoperta, in una bellissima esperienza di arte partecipata, che ha rafforzato nell’intero territorio un’identità comune. Rappresenta solo un passaggio del lavoro che stiamo facendo per diffondere la conoscenza e accrescere interesse intorno al mammut, e abbiamo infatti in cantiere progetti editoriali e altri interventi mirati,che ancora una volta saranno incentrati sull’arte e sulla partecipazione”.

Per il Tsa è intervenuta Roberta Gargano: “a questo progetto ci abbiamo creduto sin dall’inizio, e l’incontro di oggi chiamato a tracciare un bilancio è estremamente importante, con la presenza di tutte le istituzioni coinvolte e dei sindaci: non dobbiamo disperdere, in vista di nuove iniziative il patrimonio rappresentato da una rete diffusa nel territorio. Tutti i prossimi bandi che usciranno e le varie opportunità di finanziamento prevedono come elemento qualificante la costituzione di una rete di base, e dunque sarebbe importante un protocollo d’intesa di cui intendiamo farci promotori, per rendere strutturale la collaborazione e la bellissima sinergia che ha reso possibile Terre sonanti”.

Per l’Usrc ha osservato Raffaello Fico: “questo progetto, come pochi altri, ha incarnato l’obiettivo del nostro Ufficio speciale, oltre la ricostruzione materiale dei comuni colpiti dal terremoto del 2009, che per fortuna sta volgendo al termine: questo grazie al coinvolgimento dei comuni che hanno ospitato Il mammut e sono stati parte attiva con le associazioni e le forze vive di ciascun territorio, coniugando la finalità culturale con quella sociale. Ciò rappresenta il presente e il futuro della ricostruzione sociale di questo meraviglioso territorio”.

Infine Loreto Lombardi, sindaco di Scoppito , comune capofila, ” Per la comunità di Scoppito il mammut rappresenta ovviamente un valore identitario, ma temevamo che ciò fosse vero solo per noi. E invece con questo viaggio, con questo bellissimo progetto, abbiamo avuto la consapevolezza che il mammuthus meridionalis rappresenta un valore per l’intero territorio, per tutti i comuni di questa parte d’Abruzzo, con un intervento artistico straordinariamente partecipato. Soprattutto, abbiamo dimostrato di saper lavorare insieme, di fare squadra e se 13 comuni ci sono riusciti, anche 50 saranno in grado di farlo. Questo è l’obiettivo che ci dobbiamo dare, nelle nuove tappe del nostro viaggio”.

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