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Giovedì 9 gennaio 2024 – Il Cappellano dell’ospedale San Carlo, Don Mario Galasso, Direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute, precisa: tra i luoghi Diocesani Giubilari: la Cattedrale di San Gerardo, e i Santuari presenti in diocesi. Nella Bolla di indizione, tra le altre cose, il Papa parla espressamente dei malati, che hanno davvero bisogno che di fronte a loro si accenda un “sole di speranza”.
Al n° 11 della Spes non confundit: “Segni di speranza andranno offerti agli ammalati, che si trovano a casa o in ospedale. Le loro sofferenze possano trovare sollievo nella vicinanza di persone che li visitano e nell’affetto che ricevono. Le Opere di Misericordia sono anche opere di speranza, che risvegliano nei cuori sentimenti di gratitudine.
E la gratitudine raggiunge tutti gli operatori sanitari che, in condizioni non di rado difficili, esercitano la loro missione con cura premurosa per le persone malate e più fragili.
Non manchi l’attenzione inclusiva – afferma Don Mario – verso quanti trovandosi in condizioni di vita particolarmente faticose, sperimentano la propria debolezza specialmente se affetti da patologie o disabilità che limitano molto l’autonomia personale. La cura per loro è un inno alla dignità umana, un canto di speranza che richiede la coralità della società umana”.
Secondo le disposizioni della Chiesa sarà possibile ottenere l’Indulgenza Giubilare oltre le disposizioni stabilite dall’Ordinario Diocesano, visitando i luoghi di cura, la Cappella Ospedaliera, secondo le consuete disposizioni della Penitenzieria Apostolica per il Giubileo 2025 se, individualmente, o in gruppo, “visiteranno qualsiasi luogo giubilare e lì, per un periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria, Madre di Dio”.
Pertanto i due Cappellani dell’Ospedale Regionale don Mario e don Mimmo hanno stabilito di rendere il Sacramento della Confessione per tutti coloro che frequentano la Cappellania Ospedaliera San Giovanni Paolo II: malati, famiglie, operatori sanitari, fedeli.
Inoltre ogni sabato a partire dal giorno 11 gennaio c.m. dalle ore 16 alle ore 17, troveranno nella turnazione un Cappellano per l’ascolto della Confessione, seguirà la celebrazione dell’Eucarestia, a conclusione la Preghiera del Malato.
Nel periodo di Quaresima tutti i Venerdi nella Cappella San Giovanni Paolo II, dalle ore 16 alle 17, nel “Punto Confessione” sarà presente un sacerdote per l’ascolto della Confessione Sacramentale, seguirà la celebrazione eucaristica, il Pio esercizio della Via Crucis. A conclusione la Preghiera del Malato.
Ogni 1° Giovedi del mese dalle ore 21 alle ore 22 il Gruppo dell’Opera i Santi Angeli animeranno l’Adorazione Eucaristica per la Santificazione dei Sacerdoti: Catechesi del Sacerdote.
Nel 2° Giovedi del mese: Il Gruppo UNITALSI dalle ore 19:30 alle 20:30: Adorazione Eucaristica per i Malati. Catechesi “Pellegrini di Speranza”.
Nel 4°Giovedi del mese il Gruppo ADVM: Adorazione Eucaristica per la Vita: dalle ore 20:30 alle ore 21:45: Catechesi: “Pellegrini nella Misericordia e nella Speranza.
Questi momenti di adorazione e di catechesi sono aperti a tutti: Malati, fedeli, operatori sanitari, volontari. NB: Cappella San Giovanni Paolo II (Ospedale San Carlo). Sita presso il Pad. F2 piazzale interno.
Inoltre il giorno 11 febbraio 2025 alle ore 16 a livello di comunità diocesana nell’Anno Giubilare sarà celebrata la XXXIII Giornata Mondiale del Malato 2025 nella Memoria di Nostra Signora di Lourdes nella Casa di Cura di Riabilitazione “Universo Salute” Opera Don Uva ed inoltre con la collaborazione dell’Ospedale San Carlo. Il tema della Giornata Mondiale: “ La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito santo che ci è stato dato. (Rm 5,5)
La celebrazione sarà presieduta dall’Arcivescovo Metropolita: S. E Padre Davide Carbonaro, alla presenza delle autorità Civili e Militari, dalle Associazioni di Volontariato e di Operatori Sanitari, dai Ministri della Comunione del territorio diocesano, dal popolo di Dio.
Conclude Don Mario Galasso: “Il Giubileo della Speranza possa essere per tutti un tempo di speranza, i luoghi di cura sono luoghi di speranza.
La speranza, quindi sia portata da ciascuno di noi, soprattutto nelle difficoltà prenda dimora la speranza dentro di noi e sia sempre salda“.
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