Stagione invernale 2024-2025: quali saranno gli oggetti astronomici, stelle cadenti ed eventi visbili nel cielo? Tutte le date e i dettagli
La stagione invernale (che ha inizio con il solstizio d’inverno e termina con l’equinozio di primavera) è un periodo estremamente interessante per osservare stelle, costellazioni, sciami meteorici e pianeti, considerando che nell’inverno 2024-2025 avremo una magnifica visibilità sia di Giove (il grande protagonista tra i pianeti visibili in questa stagione invernale 2024-2025) che di Saturno, anche se, a differenza di primavera ed estate, la stagione invernale è caratterizzata senza dubbio da una maggiore variabilità atmosferica e temperature meno ideali rispetto all’estate. Vediamo insieme come andrà, a livello astronomico, la stagione invernale 2024-25.
L’inverno astronomico 2024-205 inizia come al solito con il solstizio d’inverno del 21 dicembre alle 10:20 UTC, e termina con l’equinozio di primavera il 20 marzo alle ore 20:00 circa UTC. Ribadiamo ancora una volta come le stagioni astronomiche iniziano e finiscono in date prestabilite, quelle degli equinozi e dei solstizi, a differenza delle stagioni meteorologiche, che vengono fatte iniziare e finire ogni tre mesi, ma che ovviamente si tratta di convenzioni (non sempre il tempo meteorologico rispecchia quello stagionale, ad esempio maggio è un mese di primavera e settembre di autunno, ma ormai da tanti anni si sono trasformati in mesi pienamente estivi, spesso anche molto secchi, con valori termici talvolta da giugno inoltrato).
Durante questa stagione, il cielo offre spettacolari costellazioni da osservare, sia al telescopio che a occhio nudo, fenomeni astronomici affascinanti e alcuni sciami meteorici che renderanno le lunghe notti invernali perfette per l’osservazione. Ricordiamo come sempre che per ulteriori dettagli potete consultare il calendario lunare 2025 e il riepilogo del cielo 2025 con tutti gli oggetti celesti, mese per mese.
Le Fasi della Luna nell’Inverno 2024-2025
Le fasi lunari durante l’inverno 2024-2025 influenzeranno ovviamente la visibilità di stelle e pianeti, rendendo più o meno visibili le stelle, la Via Lattea, i pianeti e gli sciami di stelle cadenti visibili.
- Luna Nuova: 30 dicembre, 29 gennaio, 28 febbraio;
- Primo Quarto: 7 gennaio, 5 febbraio, 6 marzo;
- Luna Piena: 15 gennaio, 12 febbraio, 13 marzo;
- Ultimo Quarto: 22 dicembre, 22 gennaio, 20 febbraio, 22 marzo (dopo l’equinozio di Primavera).
Nomi tradizionali delle Lune d’inverno:
- Luna del Lupo (7 gennaio): Questa luna piena prende il nome dai lupi che nelle fredde notti invernali ululavano in modo più forte del solito. E’ anche detta Luna fredda o Luna della neve per ovvi motivi meteorologici;
- Luna della neve (12 febbraio): Rappresenta le temperature gelide e le nevi tipiche di febbraio nell’emisfero nord, che spesso (fin dall’antichità) era il mese invernale più rigido e con le nevicate più importanti, pertanto è anche detta Luna del Gelo;
- Luna del Lombrico (22 marzo): Nella tradizione agricola, la luna di marzo segna l’inizio della stagione in cui i lombrichi escono dalla terra dopo il disgelo, segno inequivocabile che sta arrivando la bella stagione e il periodo delle semine.
Eventi Astronomici della stagione invernale 2024-2025
Come detto all’inizio dell’articolo, la stagione invernale inizia con il solstizio d’inverno (21 dicembre) e termina con l’equinozio di Primavera (20 marzo). Il giorno del solstizio è il giorno in cui l’emisfero settentrionale, o boreale, abbiamo il minor numero di ore e minuti di luce di tutto l’anno (già dai giorni a seguire, i minuti e le ore di luce iniziano ad aumentare) mentre nell’emisfero australe abbiamo il maggior numero di ore e minuti di luce. La tendenza si inverte completamente quando da noi arriva il solstizio d’estate (21 giugno) e inizia ufficialmente l’estate astronomica, mentre nell’emisfero australe inizia la stagione invernale. Ricordiamo che, a seconda degli emisferi, le stagioni sono invertite, e che le stagioni non dipendono più o meno dalla vicinanza della Terra al Sole (perielio o afelio), ma dipendono dal fatto che uno dei due poli è più “inclinato” verso il Sole, ricevendo raggi solari in modo diretto, mentre l’altro polo è meno esposto verso il Sole: attenzione, questo non significa che si modifica l’asse terrestre, l’inclinazione è sempre quella, ma nel corso dell’anno i due emisferi tendono ad esporsi più o meno al Sole. Solo i giorni degli equonizi d’autunno e primavera abbiamo la stessa durata del giorno e della notte (salvo piccole differenze per effetto della rifrazione atmosferica) in ogni zona del mondo.
- Solstizio d’Inverno (21 dicembre alle 10:20 UTC)
- Il solstizio segna il giorno più corto e la notte più lunga dell’anno nell’emisfero nord, dando inizio ufficiale all’inverno astronomico. Attenzione: come specificato sopra, non si intende come “corto” nel senso che durerà di meno, ma semplicemente la durata delle ore di luce che sarà il minimo in tutto l’anno rispetto alle ore di buio. Nell’emisfero australe, inizierà invece l’estate astronomica.
- Eclissi di Luna (14 marzo)
- In occasione della Luna Piena del Lombrico, sfortunatamente non sarà un evento astronomico osservabile in Italia e in Europa. Quando infatti inizierà l’eclissi di Luna, dal nostro Paese il satellite sarà ormai tramontato e non visibile, occasione sfumata per un soffio!
- Eclissi Solare Parziale (29 marzo)
- Anche se avverrà a stagione invernale finita, è importante e interessante segnalarla, in quanto un’eclissi di Sole sull’Italia mancava dal 25 ottobre 2022, quando in Italia si registrò un oscuramento del disco solare attorno al 30%.
- Opposizione di Marte (16 gennaio)
- Marte, il Pianeta Rosso, raggiungerà l’opposizione, il che significa che sarà visibile tutta la notte. Durante questo periodo, il Pianeta Rosso è particolarmente luminoso e si avvicina alla Terra, diventando uno dei punti più brillanti nel cielo notturno.
Sciami Meteorici dell’Inverno 2024-2025
In inverno, ci sono alcuni dei più bei sciami meteorici da osservare, anche se molto spesso vengono sottovalutati per via delle temperature più basse rispetto alla stagione estiva e alla visibilità delle Perseidi. I più importanti sono essenzialmente due: le Geminidi a dicembre e le Quadrantidi a gennaio.
- Geminidi
- Periodo attivo: 7 dicembre – 21 dicembre;
- Picco: notti tra il 12 e il 15 dicembre;
- Orario migliore: dalle 22-23:00 fino all’alba;
- Descrizione: Le Geminidi sono uno degli sciami di stelle cadenti più importani e luminose dell’intero anno solare, originate grazie all’antico transito dell’asteroide 3200 Phaethon. Nel momento di picco, a metà dicembre, si possono osservare anche 30-40 stelle cadenti l’ora, alcune anche estremamente luminose da generare l’effetto di un bolide luminoso.
- Quadrantidi
- Periodo attivo: 1-9 gennaio;
- Picco: essenzialmente tra 3 e 5 gennaio;
- Orario migliore: dalle 21:00 circa;
- Descrizione: Le Quadrantidi sono uno sciame meteorico molto intenso ma di breve durata. Possono produrre fino a 100-140 meteore all’ora, ma il picco è concentrato in 6-8 ore tra 3 e 4 dicembre, questo significa che la loro visibilità massima è osservabile di anno in anno in momenti differenti, e nell’anno 2025 lo sciame sarà attivissimo proprio in Europa, mentre l’anno successivo sarà maggiormente osservabile nel continente americano. Sono originate grazie al passaggio dell’asteroide 196256 (2003 EH1), a sua volta risultato del transito della cometa C/1490 Y1 scoperta e osservata più di 500 anni fa!
Le Costellazioni d’Inverno: come Individuarle e Leggende
Le costellazioni invernali sono tra le più iconiche, con stelle brillanti e formazioni facilmente riconoscibili. Nella stagione invernale si osservano, fra i tanti, due degli oggetti regnanti del cielo profondo, due di quegli oggetti celesti che avvicinano sempre più persone all’astronomia e all’astrofotografia: parliamo della Nebulosa di Orione e della Galassia di Andromeda (quest’ultima osservabile bene già da fine agosto, meglio da fine settembre a fine gennaio). Ecco alcune delle principali costellazioni invernali:
Orione
Come individuarla: Orione è una delle costellazioni più conosciute e facili da identificare, vista la sua forma a clessidra, con due stelle molto luminose nel lato nord (Betelgeuse e Bellatrix) e due stelle molto luminose nel lato sud (Saiph e, soprattutto, la brillantissima Rigel). Cerca la sua “cintura” composta da tre stelle allineate al centro, mentre poco in basso della Cintura si trova la Spada di Orione, dove c’è il più bell’oggetto e il più fotografato di tutti quelli del profondo cielo, la Nebulosa di Orione. Oltro oggetto straordinariamente bello da osservare, ma solo con telescopi di largo diametro, è la Nebulosa Testa di Cavallo, uno degli oggetti più iconici (assieme ai Pilastri della Creazione) e famosi del panorama astronomico. La nebulosa Testa di Cavallo si può trovare grazie alla presenza della vicina stella Alnitak, la prima da sinistra delle tre stelle che compongono la Cintura di Orione, e sul catalogo degli oggetti del profondo cielo la si trova con il nome di IC 4349. La costellazione è visibile in cielo durante le sere di novembre, dicembre, gennaio e febbraio, ma è osservabile in orario notturno in quasi tutti i mesi dell’anno, tranne che da fine marzo a inizio agosto. Orione è il grande cacciatore della mitologia greca, noto per la sua bellezza e per la sua abilità nel cacciare. La sua costellazione è uno dei simboli più riconoscibili del cielo invernale.
Toro
Come individuarlo: Il Toro è situato vicino a Orione, facilmente individuabile grazie alla sua forma a V. La stella più luminosa del Toro è Aldebaran, che si trova all’angolo della V. La costellazione è visibile in inverno, con la sua testa che si alza nel cielo orientale. E’ una costellazione importante da trovare e da saper riconoscere anche perché nella parte finale abbiamo l’ammasso aperto più famoso del cielo stellato, quello delle Pleiadi, che molto spesso, erroneamente, viene scambiato per l’Orsa Minore (non dimentichiamoci che l’Orsa Minore è una costellazione che ruota leggermente attorno alla Stella Polare, la sua stella più nota, che ovviamente indica sempre il Nord e non si sposta mai, se non in minima parte!). La costellazione del Toro condivide la stella Elnat con la costellazione dell’Auriga. Il Toro è legato al mito di Zeus, che si trasformò in un toro per rapire Europa, la principessa fenicia.
Gemelli
Come individuarlo: I Gemelli sono facilmente riconoscibili grazie alle due stelle luminose, Castore e Polluce, che rappresentano i due gemelli della mitologia greca. Osservando con occhio attento e ben allenato, si riescono anche a riconoscere proprio le due sagome “umane” della costellazione, ma per farlo sarebbe meglio poter vedere il tutto da un cielo con basso inquinamento luminoso. La costellazione è visibile nel cielo notturno invernale, facilmente individuabile a est di Orione. Accanto alla costellazione dei Gemelli brilla solitaria la stella Procione, nella piccola costellazione del Cane Minore. I Gemelli rappresentano Castore e Polluce, figli di Zeus e Leda, noti per la loro lealtà reciproca e le imprese eroiche.
Canis Major/Cane Maggiore
Come individuarla: Canis Major è facilmente individuabile grazie alla stella Sirio, la stella più luminosa in assoluto del cielo notturno. La costellazione si trova a sud di Orione e può essere vista facilmente nelle notti invernali. Trovandosi nei pressi della Via Lattea, è una costellazione che al suo interno racchiude molti ammassi stellari aperti. Canis Major rappresenta il cane di Orione, noto per la sua fedeltà e il suo ruolo come compagno del cacciatore.
Pianeti Visibili nell’Inverno 2024-2025
Venere: Visibile nel cielo al tramonto tutto il periodo invernale, tra 18 e 21 marzo sarà contemporaneamente visibile sia all’alba che al tramonto;
Giove: Sarà visibile a partire dalla sera, facilmente riconoscibile per la sua grande brillantezza e luminosità. Giove sarà visibile in orario serale fino ai primi di aprile, poi dai primi di maggio ai primi di giugno sarà via via sempre meno visibile e solo in orario di tramonto, per tornare osservabile da inizio ottobre in poi in orario serale (per tornare a vederlo di notte, dovremo aspettare fine luglio);
Marte: sarà visibile per tutte le sere in modo eccezionale (il 16 gennaio Marte sarà in opposizione) e ci terrà compagnia fino ai primi giorni di agosto;
Saturno: sarà osservabile in orario serale solo fino ai primi di febbraio, in direzione ovest e molto vicino a Venere. Tornerà visibile in orario serale a partire dalla seconda metà del mese di luglio e sarà uno dei grandi protagonisti di agosto e settembre.
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