Condividere la casa con i propri figli adulti, la scelta di una madre: “Possono restare finché vogliono”

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8 Gennaio 2025



9:00

Una madre del Rhode Island ha condiviso su TikTok il suo approccio alla convivenza con i figli adulti, sfidando le convenzioni: regole chiare e supporto economico aiutano i ragazzi a crescere senza pressioni.

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Negli ultimi anni, il fenomeno dei giovani adulti che continuano a vivere con i genitori è diventato sempre più comune. A causa di salari sempre più bassi, costi degli alloggi alle stelle e una crescente instabilità economica, anche fuori dall’Italia molte famiglie stanno riconsiderando il modello tradizionale che vorrebbe i figli lasciare il “nido” una volta concluso il liceo o, al più tardi, gli studi accademici.

È il caso di Lori Meo, una madre del Rhode Island (USA), che sui suoi profili social ha condiviso un approccio alla convivenza con i figli ormai adulti. Un atteggiamento che, se in Italia potrebbe sembrare del tutto normale, negli Stati Uniti appariva decisamente controcorrente, almeno fino a qualche anno fa.

Una nuova filosofia dettata dai tempi

Nel video diventato virale su TikTok, Lori Meo ha spiegato di non aver problemi a lasciare che i suoi figli, di 22 e 24 anni, vivano a casa per tutto il tempo che riterranno opportuno, a patto che rispettino alcune regole fondamentali: comportarsi in modo rispettoso, lavorare sodo e impegnarsi nel raggiungimento dei propri obiettivi. Secondo Lori, la chiave è creare un ambiente che favorisca la crescita personale, senza pressioni inutili.

“Possono restare qui finché fanno quello che devono fare”, ha dichiarato nel video, aggiungendo che questa scelta è stata influenzata anche dal desiderio di evitare che i figli si sentano costretti a lasciare la casa prima di essere pronti, sia economicamente che emotivamente.

Vita notturna e niente affitto: le regole di casa Meo

Tra le regole della famiglia Meo c’è anche una particolare apertura verso gli ospiti. Lori permette ai suoi figli di invitare i propri partner a trascorrere la notte. “Questo è iniziato quando la fidanzata di mio figlio viveva a 40 minuti di distanza. Sembrava insicuro farli guidare tardi la notte”, ha spiegato Lori, raggiunta dall’HuffPost. Questo approccio si è poi esteso anche alla figlia, creando un precedente che Lori ritiene coerente e rispettoso della loro vita da adulti.

Un altro elemento spesso visto con sospetto dalle vecchie generazioni è poi l’assenza di un affitto da pagare. I figli non contribuiscono con una quota economica fissa, ma sono responsabili delle proprie spese personali, come assicurazione auto e bollette del telefono, e danno una mano con i lavori nella fattoria di famiglia. Lori ha sottolineato che queste responsabilità aiutano i giovani a sviluppare competenze pratiche e a contribuire alla gestione familiare, pur non gravando eccessivamente sulla loro posizione economica, ancora traballante e tutta da costruire

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Una casa multigenerazionale

Come raccontato dalla stessa Lori, la casa dei Meo è un vero esempio di convivenza multigenerazionale. Oltre ai figli adulti, nella stessa abitazione vive anche la madre di Lori, che offre ulteriore supporto. “Siamo tre generazioni sotto lo stesso tetto”, ha detto Lori, aggiungendo che anche la fidanzata di suo figlio è ormai considerata parte integrante della famiglia.

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La donna ha anche spiegato di avere spesso conversazioni molto aperte con i figli riguardo le loro finanze, aiutandoli a pianificare il futuro e a investire in modo responsabile. Dopotutto, il fatto di poter continuare a vivere sotto il tetto dei genitori permette ai ragazzi oculati di mettere da parte i loro primi guadagni in modo da poter contare su un certo gruzzoletto di partenza quando sarà l’ora di spiccare definitivamente il volo. Un approccio che per le famiglie italiane è talmente frequente da essere ormai più una necessità che una scelta.

Il dibattito sui social

Il video di Lori ha raccolto migliaia di commenti sui social media, con molti utenti che hanno apprezzato il suo approccio. Lori ha dichiarato di essere rimasta sorpresa dal sostegno ricevuto, soprattutto da persone di altri Paesi (Italia inclusa) dove vivere con i genitori in età adulta è considerato normale.

Tuttavia, non sono mancate le critiche. Alcuni utenti hanno espresso preoccupazioni riguardo alla mancanza di “regole più severe” che, a loro avviso, potrebbero ostacolare l’indipendenza dei figli. Lori, però, ha risposto sottolineando che ogni famiglia deve trovare il proprio equilibrio, adattando le regole alle esigenze e ai valori condivisi.

L’esperta: equilibrio tra supporto e responsabilità

Secondo Vanessa Scaringi, psicologa interpellata dai cronisti dell’HuffPost, situazioni come quella dei Meo possono funzionare bene solo se i genitori stabiliscono confini chiari e promuovono la responsabilità. “Permettere ai figli di restare a casa senza alcuna responsabilità rischia di ostacolare lo sviluppo di competenze fondamentali per la vita adulta”, ha spiegato.

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Scaringi ha suggerito anche che i figli adulti possono contribuire alla famiglia in modi alternativi, come partecipare alle spese comuni o svolgere lavori domestici, proprio come fanno i figli di Lori con l’impresa agricola di famiglia. Per quanto riguarda gli ospiti e i “pernottamenti notturni” di eventuali partner, l’esperta ha consigliato di concordare regole che rispettino le esigenze di tutti i membri della famiglia.





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