“Ogni anno, come un copione già scritto, il dibattito sul dimensionamento scolastico si riaccende; tuttavia, anziché cogliere l’occasione per immaginare una scuola capace di formare e ispirare le nostre ragazze e i nostri ragazzi, la discussione si avvita attorno ai tagli e ai numeri, come se l’istruzione fosse solo una voce di bilancio da ridurre e contrarre all’occorrenza, magari per non fare torto all’amico sindaco di turno”.
Lo sostengono le consigliere regionali del M5s, Alessia Araneo e Viviana Verri, e il consigliere della Provincia di Potenza, Michele Giordano, che aggiungono: “La Basilicata sta pagando un prezzo altissimo per le scelte imposte dal Decreto Interministeriale n. 127 del 2023.
Questo provvedimento, varato dal governo Meloni, ha portato a una drastica riduzione delle dirigenze scolastiche e del personale amministrativo in tutta Italia. La nostra regione, però, è stata la più penalizzata, con una perdita del 23% delle dirigenze e tagli significativi al personale di segreteria.
Quest’anno, altre tre dirigenze saranno eliminate, aggravando ulteriormente la situazione. Come se già la crisi economica e sociale che stiamo attraversando non fosse sufficiente, il Governo di centrodestra si accanisce anche sulla formazione dei nostri giovani”.
“Mentre altre Regioni hanno provato a resistere – proseguono gli esponenti del M5s – la Basilicata è rimasta in silenzio.
Il governo regionale guidato da Vito Bardi ha accettato passivamente questo progressivo smantellamento, senza alcuna strategia per salvaguardare il diritto all’istruzione delle nostre studentesse e dei nostri studenti.
Sicura della complicità del generale, Meloni si avventa sulla Basilicata e continua a impoverirla, anche sul piano culturale. D’altronde, il generale ha già mostrato ampia fedeltà alla presidente Meloni, dicendo sì all’autonomia differenziata e consentendo la privatizzazione dell’acqua.
Rispetto al tema del dimensionamento, a preoccuparci più dei tagli è l’assenza di una visione per il futuro.
La Basilicata ha bisogno di un sistema scolastico che guardi oltre la razionalizzazione dei costi, puntando a creare istituti di eccellenza. Servono scuole che offrano non solo un’istruzione di qualità, ma anche servizi extrascolastici, residenze studentesche, impianti sportivi e laboratori all’avanguardia.
È tempo di superare l’idea delle pluriclassi e di immaginare luoghi di fermento culturale e innovazione, più vicini al modello dei campus, in grado di assicurare la migliore offerta formativa e i più proficui spazi di socialità”.
“Dobbiamo garantire – affermano – che una/o studente formato in Basilicata possa avere le stesse opportunità di un suo coetaneo di Milano o di Bologna.
Di contro, il dibattito continua a essere inquinato da sterili battaglie di campanile tra territori, come quelle recentemente alimentate contro le Province di Matera e di Potenza da parte dell’assessore Cupparo.
Questo atteggiamento non solo divide, ma ostacola qualsiasi tentativo di costruire un sistema scolastico regionale più forte e inclusivo.
Entrambi i consigli provinciali, con il sostegno UNANIME dei loro membri, hanno già lanciato un forte grido d’allarme sulla situazione scolastica in Basilicata. È il momento di ascoltare questo appello e di lavorare insieme per un progetto che metta al centro il diritto all’istruzione e il futuro della nostra regione”.
“Chiediamo – continuano Araneo, Verri e Giordano – all’assessore Cupparo e al governo regionale di cambiare passo, nei fatti e non solo retoricamente, così come in modo stucchevole continuano a ripetere.
È necessario elevare il dibattito pubblico, smettere di alimentare divisioni e iniziare a costruire una visione condivisa per il sistema scolastico lucano.
La Basilicata non può più permettersi di rimanere indietro. Investire nell’istruzione significa investire nel futuro della nostra terra.
Dobbiamo garantire ai nostri giovani un sistema scolastico che li formi al meglio, senza costringerli a lasciare la loro regione per avere opportunità migliori. La sfida è ambiziosa, ma necessaria: costruire una scuola che sia il cuore pulsante di una Basilicata più forte, coesa e capace di guardare al futuro con fiducia”.
“In conclusione – dichiarano gli esponenti del M5s – un Grazie a tutte le insegnanti e a tutti gli insegnanti che – nonostante le difficoltà dettate da una scuola che ha perso nel tempo i propri connotati trasformandosi spesso in un ‘progettificio’ e nonostante la precarietà di buona parte del personale docente – provano, quotidianamente, ad accudire semi di futuro e a preparare la comunità di domani”.
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