Se vostra figlia ha una crush, non chiamate il dottore. Molto più preoccupante se si dovesse imbarcare in un dissing, ma neppure questa è una malattia. Anzi. Nulla che non si possa risolvere con una chiacchierata davanti a un provvidenziale sdigiunino, magari da consumare ascoltando l’ennesimo boppone. A meno che non siate affetti da vacansia, ed allora sarebbe tutto inutile. Se vi sembra di essere atterrati su un pianeta sconosciuto, i cui abitanti parlano lingue incomprensibili, non temete: ci pensa il “Libro dell’anno Treccani 2024” a fornire la bussola per districarsi tra lo slang giovanile e tutti quei neologismi abitualmente utilizzati dai media o sui social network che, se ancora non sono entrati nel vocabolario della lingua italiana, hanno comunque conquistato il loro posto al sole sui mezzi di informazione e nel linguaggio comune.
Sono la politica, i fatti di cronaca, l’evoluzione della moda e dei costumi a fornire l’ispirazione per la nascita delle nuove parole che dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, che l’italiano è una lingua vitale e in continua evoluzione. E allora non si potrà comunicare con un teenager se non si sa che la crush è la vecchia cotta, l’innamoramento, e che, per estensione, questo termine indica anche la persona per cui si è persa la testa. Viene dal mondo del rap – celeberrimo quello recente tra Fedez e Tony Effe – la parola dissing, che indica uno scambio di insulti feroci e che ormai è utilizzato anche per indicare i toni accesi di un dibattito politico. Sempre legata al mondo della musica è la parola boppone, cioè la canzone orecchiabile e ballabile che entusiasma al primo ascolto: e pensare che un tempo si sarebbe detto tormentone. La vacansia, invece, è il nervosismo causato dall’incapacità di dedicarsi al riposo o allo svago.
Le parole della politica: Telemeloni e amichettismo
Dalla campagna elettorale di Kamala Harris deriva il termine brat (un modo di porsi ribelle e anticonvenzionale), coniato dalla cantante britannica Charli XCX – quasi 4 milioni di follower su X – che ha espresso il suo endorsement per la Harris proprio scrivendo sui social “Kamala is brat”. Si è a lungo parlato della Swift economy, invece, in proposito del giro milionario creato in tutto il mondo dai concerti di Taylor Swift, che hanno avuto effetti benefici sull’economia dei territori toccati dal suo tour.
Ma veniamo alla politica, fonte inesauribile di neologismi e modi di dire originali: è ormai sdoganato l’uso del termine totismo per indicare in senso polemico un modo di governare alla Giovanni Toti, governatore della Liguria, arrestato lo scorso maggio per corruzione. Si parla di amichettismo, invece, quando qualcuno, da una posizione di potere o prestigio, favorisce i propri seguaci. E che dire dell’originalissimo Telemeloni? È il termine con cui le opposizioni indicano ironicamente la tv pubblica, sottintendendo che sia stata trasformata in un servizio privato che fa gli interessi della premier e della sua maggioranza. Molto più alla portata altri due termini emersi dal dibattito politico degli ultimi mesi: autonomia differenziata e Lep, livelli essenziali delle prestazioni, che hanno tenuto banco fino all’approvazione dell’omonima legge. Vannacciano è chi sostiene le posizioni del militare e politico italiano Roberto Vannacci, mentre dagli USA arriva l’acronimo Maga, che indica lo slogan del presidente eletto Donald Trump “Make America great again”.
I neologismi legati alla tecnologia: fuffa guru
Tra tutti questi neologismi, sono quelle legate alla tecnologia le parole che, con ogni probabilità, sono destinate a durare nel tempo e a finire nei vocabolari. C’è l’IA-Italiano, che è la lingua rigida tipica dei testi prodotti dall’intelligenza artificiale, e il 5.0, codice utilizzato accanto a un altro termine per indicare un livello superiore di tecnologia, che tiene anche conto della tutela dell’ambiente. Un esempio? Lo ha fornito il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, chiedendo al Governo l’adozione di “decreti 5.0”. Dalla rete arriva un altro neologismo: fuffa guru, che indica colui che dissemina corsi a pagamento su modi facili per fare soldi e, per estensione, anche chi si atteggia ad esperto di qualcosa senza avere le competenze necessarie. Il pezzotto non ha quasi bisogno di traduzione: deriva dal napoletano ed indica il decoder utilizzato per accedere illegalmente ai contenuti dei canali a pagamento.
Il mondo food: sdigiunino e pommelier
Nel mondo del food, va forte lo sdigiunino, lo spuntino spezzafame per cui è famoso il cuoco Giorgione, virale con i suoi video sui social. E che dire del pommelier? Nell’ambito della nuova tendenza a eliminare gli alcolici (anche per non andare incontro alle sanzioni più severe previste dal nuovo Codice della strada) si inserisce la figura di questo professionista dell’assaggio del sidro.
«Il nostro è un compito di osservatorio della durata di vita di queste parole – spiegano dalla Treccani – e nel “Libro dell’Anno Treccani 2024” ci siamo limitati a registrare le forme più diffuse nei mezzi di informazione, consapevoli che spesso poche di queste parole sono destinate a durare e ad entrare stabilmente nell’uso dei parlanti e nei dizionari della lingua italiana. Ma tra le tante neoformazioni linguistiche italiane di quest’anno che potrebbero affermarsi si segnalano IA-taliano, che indica la varietà di italiano scritto prodotto da vari tipi di IA generativa, e 5.0, che designa il ciclo produttivo, basato sullo sviluppo delle tecnologie dell’ICT, sulla robotica e sull’intelligenza artificiale».
I latinismi: barattellum e ius scholae
Suonano come latinismi, ma non lo sono: lo ius scholae è il principio per cui i minori nati da genitori italiani possono acquisire la cittadinanza al termine di un ciclo di studi; il barattellum è lo scambio di appoggio reciproco tra forze politiche per far passare ciascuna in Parlamento la propria proposta.
La parole derivate dall’inglese: pandoro gate e top jobs
Numerosi invece gli anglicismi e le parole derivate dall’inglese come alcolock (il dispositivo che rileva se l’automobilista è ubriaco), top jobs (i ruoli di vertice nelle istituzioni dell’Unione Europea) o ancora starmerismo (la concezione di politica, economia e società sostenuta dal primo ministro inglese Keir Starmer, in carica dal luglio 2024). Il più celebre rimane però il pandoro-gate – chi non ricorda il Watergate? – lo scandalo legato alla pubblicizzazione e alla vendita di una marca di pandoro legata al nome dell’influencer Chiara Ferragni, che le ha portato guai giudiziari. «La diffusione dell’inglese nel linguaggio comune – osservano da Treccani – è sempre molto forte, per l’influenza dei social media e, più in generale, di Internet, della musica e dell’innovazione tecnologica». Chissà quale tra questi termini sopravviverà nel tempo ed entrerà a far parte dell’Italiano 5.0.
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