Mantova, Smart Mobility: 1,4 milioni di euro al progetto ‘Mantolab-Innova’ grazie al piano Lombardia
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- Creato 08 Gennaio 2025
- Pubblicato 08 Gennaio 2025
MANTOVA, 08 gen. – C’è anche un progetto per migliorare la mobilità mantovana tra quelli scelti da Regione Lombardia per l’assegnazione dei fondi del bando “Smart Mobility Data Driven”. La proposta, dal titolo: ‘MANTOLAB-INNOVA – Mantova Living Lab for Innovation and Urban Sustainability’, ha un valore di 1.410.100 euro e vede come beneficiari Comune di Mantova, Aster Agenzia Servizi al Territorio srl, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
“Mantova è un polo attrattivo in termini di traffico e che i problemi legati al traffico del capoluogo possono essere risolti solo con opzioni di mobilità alternative capaci di migliorare la qualità degli spostamenti – spiega l’assessore Fermi – per raggiungere questi obiettivi, è necessario intervenire sui tempi di percorrenza, sviluppare un sistema di mobilità integrato, ridurre il traffico causato dalla ricerca di parcheggio, abbassare la velocità dei veicoli per favorire la mobilità attiva e migliorare la sicurezza. In questo contesto si inserisce il progetto “MANTOLAB-INNOVA”, che mira a implementare un’architettura cittadina intelligente, che sfrutti la tecnologia per migliorare la mobilità urbana”.
Vista la presenza di molteplici sistemi di raccolta dati sul territorio, il progetto, oltre all’introduzione di nuove tecnologie, si pone l’obiettivo di mettere a sistema i dati da essi rilevati, mantenendo così un’apertura verso la raccolta dati sfruttando i sistemi già esistenti in modo integrato.
Al centro di questa architettura si trova una smart Road Side Unit (RSU) progettata per la gestione della sicurezza e l’analisi dei dati nelle Smart Cities, che raccoglie e processa dati in tempo reale, consentendo un monitoraggio preciso del traffico. Attraverso la tecnologia V2X si intende inoltre comunicare queste informazioni ad altri veicoli e infrastrutture a bassa latenza, facilitando la creazione di un “dialogo” tra l’ambiente e i veicoli. I dati vengono elaborati in modo specifico da un sistema di ‘Fog computing’, che aggrega e analizza le informazioni provenienti dalle smart RSU. Da questo, i dati post-processati vengono resi disponibili per l’accesso ai vari stakeholder all’interno di un ulteriore aggregatore di dati che ha il compito di raccogliere informazioni derivanti dagli altri dispositivi sul territorio. Il sistema di gestione dei dati è così in grado di fornire informazioni in tempo reale sulla mobilità urbana, aiutando a prendere decisioni informate volte a migliorare l’efficienza dei servizi di trasporto.
Al fine di gettare le basi per un vero e proprio digital twin della città, verranno inoltre rilevati e utilizzati a fini strategici anche flussi satellitari per il monitoraggio dei parametri ambientali così come i dati delle presenze tramite celle telefoniche. Verrà inoltre introdotto un simulatore what-if che permetterà l’analisi preventiva di diversi scenari. Infine, il progetto si propone di scambiare dati sulla mobilità urbana con altri soggetti e piattaforme tramite l’ecosistema digitale di Regione Lombardia E015.
Nell’ambito dell’iniziativa, Regione Lombardia ha assegnato i 25 milioni di euro del Piano Lombardia, pubblicando la graduatoria che ora dà tempo ai partecipanti di accettare il contributo e avviare i lavori da realizzare entro giugno 2026.
“Il bando – spiega l’assessore a Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi – ha riscosso un grande successo sul territorio, hanno partecipato ben 40 soggetti pubblici e privati organizzati in 14 partenariati, con una richiesta complessiva di risorse di quasi 30 milioni di euro, superando di poco la dotazione concedibile”.
I progetti presentati coinvolgono un’ampia parte della Lombardia: 12 Comuni, 6 Agenzie di Bacino del Trasporto Pubblico, 6 Società pubbliche di trasporto, 4 Università, 3 Comunità Montane, 1 Provincia e la Città metropolitana di Milano. Tra i sostenitori esterni ci sono due Cluster di innovazione, una Università, una Autorità di bacino, un Consorzio turistico, un’Associazione di pubblica assistenza e due Società di trasporto.
“Ha quindi funzionato bene il meccanismo inclusivo del bando affinché gli enti locali si aggregassero tra loro – aggiunge Fermi – la commissione tecnica di valutazione ha ammesso, a volte con prescrizioni, tutti i 14 progetti (13 finanziabili di cui uno parzialmente), fatti salvi ulteriori stanziamenti in grado di soddisfare la totalità dei progetti ammessi. Anche grazie a questa iniziativa la Lombardia si potrà sempre più definire regione ‘smart land’, un territorio, cioè, che crea le condizioni per sperimentare e implementare soluzioni innovative nel settore della mobilità grazie alla condivisione intelligente dei dati”.
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