Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali – Le quattro stagioni del Winter Camp

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


Estate. L’oceano di judoka si riversa sul tatami come una grande onda di spuma bianca e acqua blu, profonda e travolgente. Si fatica a trovare un metro quadrato libero e lo spettacolo per chi si affaccia nella grande sala del Bella Italia è da togliere il fiato!

La mattina scorre veloce, il tatami sembra rovente, i ragazzi assorbono come spugne le lezioni tenute dagli head coach. Il grande cronometro scandisce il tempo dei randori. La pausa pranzo è breve oggi, alle 14.00 l’appuntamento è sul tatami per un breve seminario circa il nuovo regolamento arbitrale che verrà testato a partire da fine gennaio fino ai Mondiali di giugno a Budapest.

Tra le novità più importanti il tanto atteso ritorno dello yuko, l’annullamento dello shido per l’uscita dall’area di gara, la possibilità di toccare l’avversario sotto la cintura – fino all’area del gonnellino -, il ritorno del reverse seoi nage.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Io credo –dice il Direttore di Gara IJF Elisabetta Fratiniche, dopo questo quadriennio, queste siano le corrette evoluzioni o, come direbbe qualcuno, un ritorno a quelle che erano le regole precedenti, per dare un maggior equilibrio agli incontri e alle valutazioni. E così anche limare quelli che erano eccessi di sanzioni, che abbiamo tutti potuto constatare negli anni precedenti. Bisognerà, ovviamente, attendere questi mesi di prova per vedere quali saranno gli aggiustamenti che verranno poi applicati dopo la prima esperienza. Io credo che ci permetteranno di vedere degli incontri più fluidi, meno golden score e delle valutazioni più adeguate.

Sicuramente il nuovo regolamento è un passo avanti – argomenta Alessandro Comi, che, insieme a Francesco Bruyere, ha fornito le spiegazioni alla platea di tecnici presenti- Le Olimpiadi l’hanno dimostrato: la frustrazione di tanti piccoli errori che, sommati, fanno la differenza ce la portiamo ancora dietro. Il percorso di cambiamento è iniziato già a inizio dell’anno scorso, quando, con la riunione arbitrale che è stata fatta in seno all’EJU la Coaching Commission con un ottimo lavoro italiano (Francesco Bruyere, Emidio Centracchio) e con un’elaborazione dati fatta in modo scientifico, hanno messo in luce che molto degli incontri era legato alle sanzioni e molto poco al judo positivo. Era sotto gli occhi di tutti, lì è stato dimostrato.

Da lì abbiamo cominciato a lavorarci –continua a raccontare Comi-. Si è arrivati poi alle Olimpiadi, sappiamo tutti come sono andate, quale è stato il carico, anche nostro italiano, un po’ subito, un po’ con le rimostranze che abbiamo fatto di fronte a tutti, era inevitabile. Nel frattempo, in IJF, gli alti vertici si sono resi conto che bisognava cambiare qualcosa; si è arrivati, prima delle Olimpiadi, che hanno chiesto a tutte le Nazioni di inviare il proprio contributo relativo a come le regole potevano cambiare. Anche noi abbiamo risposto, entro il 30 settembre penso che una quindicina di Nazioni hanno risposto. Il gotha del judo mondiale si è ritrovato, hanno processato queste proposte e ne hanno tirato fuori questa prima stesura del nuovo regolamento 2025-2028, che non è male.

C’è stata molta attesa per questo ritorno delle prese alle gambe… sembrava di sì, poi no, il Giappone ci sta lavorando e sembra che loro lo facciano per avere tutte le tecniche classificate Kodokan in gara. La soluzione trovata, secondo me, è quella ottimale, anche se, personalmente, sono un fan del vecchio te guruma, kata guruma, ecc.

05012025FRANCESCOBRUYERE.jpg

Arriviamo quindi a questo regolamento. Sicuramente valorizza il judo positivo, quindi tutto ciò che è punteggio. Riportare uno yuko significa cercare di valorizzare molto di più l’azione positiva, il fatto di costruire e far cadere il benedetto avversario sul tatami piuttosto che affidare l’incontro completamente alla negatività e alle sanzioni.

Sanzioni che non è che se ne vanno: sono state ridimensionate, vedremo fino a che punto, vedremo quanto peso sarà dato alle irregolarità e quanto invece sarà lasciato correre. L’istallazione delle prese non convenzionali potrà durare un po’ di più, quindi, a fronte di azione positiva, si potrà lavorare di più, avere meno interruzioni, quindi più possibilità di costruire. Quindi, come ho già detto dopo il seminario, stiamo a vedere quello che succede, stiamo a vedere come i tecnici e, soprattutto gli atleti risponderanno, come la classe arbitrale risponderà, perché per gli arbitri forse diventa un pochino più complicato; per quelli di vecchia data il ritorno dello yuko e del waza ari che assomiglia un pochino di più a quello di una volta magari può essere più semplice. Per gli arbitri meno esperti, o comunque di nuova generazione, c’è sicuramente del lavoro da fare. Un po’ tutti abbiamo da lavorare. Staremo a vedere, speriamo che le cose siano, su tutti i fronti, apprese e portate sul tatami al meglio e che a giugno, quando il regolamento sarà riprocessato, non ci siano eccessivi cambiamenti, se non quei piccoli miglioramenti che ci aiuteranno ad arrivare a Los Angeles con un regolamento finalmente forte, eseguibile e guardabile, non soltanto da noi, ma da tutta la classe dei judoka e da chi ci vede da fuori e potrà dire “questo è un punto e questo non lo è”. Che possa quindi tornare a essere uno sport apprezzabile anche da parte di chi lo guarda da fuori.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Perché tra i punteggi si è scelto di ripristinare lo yuko, ma non il koka?

Mi piacerebbe saperlo! Forse era troppo ritornare a più di un punto. Questo fatto che una caduta sul sedere venga valutata yuko è un recuperare un pezzo di koka, senza complicare ulteriormente la suddivisione. E forse non è malissimo come possibilità. Io sono un fan del kinza, addirittura, quindi, secondo me, si poteva addirittura abolire lo yuko e passare da ippon a waza ari a kinza! Se ti faccio cadere è attività positiva, perfetto. Ovviamente nel “frame” di quella che è una tecnica di judo, con squilibrio, posizione e proiezione e una tecnica codificata. I grandi esperti del judo, di fronte ai quali mi posso solo inchinare, hanno fatto le loro considerazioni e speriamo che sia finalmente la direzione giusta.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Contributi e agevolazioni

per le imprese