Come sostituiremo il cacao? – Startmag

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Carenza di materia prima e prezzi alle stelle. Il cioccolato è a rischio estinzione e l’industria dolciaria è a caccia di alternative. Ecco cosa stanno facendo due colossi come Mondelez e Tate & Lyle con la start-up Celleste Bio e BioHarvers Sciences. Fatti, numeri e commenti

 

“Se non cambiamo le modalità attuali di produrre il cacao non avremo più cioccolato entro due decenni”. Ad affermarlo è Michael Beressi, Ceo di Celleste Bio, start-up israeliana fondata nel 2022 e intenzionata a produrre il cacao direttamente dalle cellule della pianta.

Prestito personale

Delibera veloce

 

La necessità scaturisce da vari fattori che stanno rendendo sempre più rara – e cara – questa materia prima. E le grandi aziende dell’industria dolciaria si stanno guardando intorno per trovare delle alternative.

I PREZZI DA RECORD DEL CACAO

Lo scorso 17 dicembre, il valore dei contratti futures del cacao a New York, raggiungendo gli 11.938 dollari per tonnellata, ha segnato un nuovo record. “Il contratto di riferimento, che ha toccato il massimo intraday di 11.925 dollari nella sessione precedente, è in crescita di oltre il 180% da un anno all’altro”, riferisce Cnbc.

“Il mercato globale del cacao – aggiunge la banca olandese ING, citando i dati dell’Organizzazione internazionale del cacao (Icco) – ha registrato il più grande deficit (478 migliaia di tonnellate) in oltre 60 anni nella campagna di commercializzazione 2023-2024. Il deficit è stato attribuito alle carenze dei raccolti in Costa d’Avorio e Ghana, i maggiori produttori di cacao al mondo”.

DEFORESTAZIONE E CAMBIAMENTI CLIMATICI

A spingere così in alto i prezzi del cacao sono diverse cause: la deforestazione e il divieto di produrre cacao da aree deforestate, ma soprattutto i cambiamenti climatici. Proprio in Africa occidentale, dove si concentrano circa i tre quarti della produzione mondiale di cacao, si sono verificate e continuano a verificarsi avverse condizioni meteo.

In Costa d’Avorio, primo produttore di cacao al mondo, per esempio, gli agricoltori sono preoccupati sia per le piogge inferiori alla media sia per l’impatto del forte vento stagionale Harmattan, che potrebbe seccare il terreno e danneggiare i baccelli di cacao.

LA FUGA DEGLI HEDGE FUND

Ma anche un altro fattore ha influito sul record dei prezzi del cacao: l’esodo degli hedge fund. “A metà dell’anno scorso – spiega Reuters -, gli hedge fund – una categoria di investitori che utilizza denaro privato messo in comune per effettuare scommesse speculative – hanno iniziato a ritirarsi dalla negoziazione dei futures sul cacao perché le oscillazioni dei prezzi sul mercato facevano aumentare i loro costi di negoziazione e rendevano più difficile realizzare profitti”.

“Questo mercato è diventato sempre più volatile”, ha dichiarato Razvan Remsing, direttore delle soluzioni di investimento di Aspect Capital, un fondo da 9,3 miliardi di dollari con sede a Londra che utilizza codici e algoritmi per trovare le operazioni. “La risposta del nostro sistema è stata quella di ridurre le nostre posizioni” – da quasi il 5% del suo valore patrimoniale netto a gennaio a meno dell’1% dopo aprile.

Fonte: Reuters

PREVISIONI

“Sebbene le prospettive per la campagna 2024/25 appaiano migliori, permangono le preoccupazioni per gli sviluppi meteorologici in Africa occidentale e per ciò che potrebbe significare per la produzione di questa stagione”, ha dichiarato Warren Patterson, responsabile della strategia sulle materie prime di ING. In prospettiva, secondo l’esperto, l’anno prossimo i prezzi rimarranno probabilmente storicamente elevati, il che sarà necessario “per tenere sotto controllo la domanda”.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

La previsione, tra l’altro, per ING, è valida anche per il caffè, i cui prezzi, a novembre, sono saliti ai massimi di 50 anni e quest’anno sono aumentati di quasi il 70% soprattutto a causa della siccità che ha colpito il Brasile per gran parte del 2024. E, dunque, pure i produttori di caffè stanno pensando a delle alternative.

Fonte: ING

RIPENSARE LA PRODUZIONE DI CACAO

Tutto questo sta quindi spingendo l’industria dolciaria a stanziare fondi per trovare ingredienti alternativi per la produzione di cacao. Mondelez International, il produttore degli Oreo, per esempio, è stato tra gli investitori che hanno partecipato a un round di finanziamento di 4,5 milioni di dollari per la start-up Celleste Bio, che produce cacao a base di cellule, mentre l’azienda britannica di ingredienti alimentari Tate & Lyle ha annunciato una partnership con BioHarvest Sciences per sviluppare dolcificanti a partire da molecole sintetiche di origine vegetale.

“Con il cacao coltivato in cellule, l’industria non dovrà più dipendere dalla natura”, ha detto il Ceo di Celleste Bio.

Ma anche altri gruppi, osserva il Financial Times, stanno studiando come realizzare dolci con ingredienti alternativi e più facilmente reperibili. Dal 2022, Fazer, una delle più grandi aziende dell’industria alimentare finlandese, collabora con il centro di ricerca statale del Paese VTT per coltivare baccelli di cacao a base di cellule e l’anno scorso ha lanciato un’edizione limitata di “cioccolato” senza cacao fatto con segale maltata locale e olio di cocco.

Infine, anche la multinazionale statunitense Cargill l’anno scorso ha stretto una partnership con Voyage Foods, start-up che produce alimenti sostenibili come il cioccolato e le creme spalmabili con semi d’uva, farina proteica di girasole, zucchero, grassi e aromi naturali.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Source link