ISCHIA, TARI. ADELANTE MATTERA: MOLTI ALBERGHI NON PAGANO E I PRIVATI “SUPER-TASSATI” DAL COMUNE

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Adelante Gianni Mattera, cittadino particolarmente attento alle vicende amministrative dell’isola d’Ischia, interviene sulle tariffe della Nettezza Urbana del Comune di ischia, evidenziando come il carico della tassa sia stata riversata soprattutto sui cittadini privati, e sulle loro abitazioni, favorendo nel contempo le attività commerciali e gli alberghi. Ecco quindi l’istanza inviata da Gianni Mattera al sindaco Enzo Ferrandino ed presidente del consiglio Gianluca Trani per chiedere chiarimenti su un sistema sbilanciato e per nulla equo, evidenziando come molti alberghi non paghino “affatto” questa tassa. Adelante quindi propone: “Un sistema di tariffe proporzionali basate sulla produzione effettiva di rifiuti, insieme a incentivi per la raccolta differenziata e una maggiore equità nella distribuzione dei costi, potrebbe risolvere il problema del ribaltamento dei costi sui piccoli privati. È fondamentale che il contributo di ogni attività sia proporzionato alla quantità di rifiuti prodotta e che ci sia una maggiore trasparenza nella gestione del sistema”.

Al presidente del Consiglio Comunale Gianluca Trani.

Al Sindaco Enzo Ferrandino La tassa sulla spazzatura: perché dobbiamo pagare tutti, ma non tutti pagano?

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Cari amici,

Oggi voglio parlare di un tema che sta a cuore a molti di noi: la gestione dei rifiuti e come, purtroppo, il costo di questa gestione venga scaricato su chi, come i piccoli privati e commercianti, si ritrova a dover fare i conti con una tassa sempre più alta. Da un paio di anni è stata fatta questa modifica con ribaltamento del costo ai cittadini, visto che alcuni alberghi non pagano e le procedure di riscossione sospese con tecnicismi. Quello che trovo assurdo è che, mentre tutti noi dobbiamo sostenere il costo della spazzatura, c’è chi, invece, sembra sfuggire a questo impegno. Parlo di alcuni hotel e strutture ricettive, che non sempre pagano la loro parte. E mentre loro continuano a risparmiare, i piccoli imprenditori, i negozianti e i residenti si trovano a dover pagare per tutti, con una tassa che aumenta, ma senza vedere una vera equità nella distribuzione dei costi. È davvero giusto che i piccoli privati si sobbarchino il peso di una gestione che, di fatto, non viene fatta in modo equo? Non sarebbe il caso di rivedere il sistema e fare in modo che tutti contribuiscano in maniera proporzionata? Soprattutto chi, con il proprio business, produce una quantità maggiore di rifiuti!

Non possiamo più permettere che i costi vengano spalmati sui più deboli, mentre chi ha una capacità economica maggiore si sottrae alle proprie responsabilità. È il momento di fare chiarezza su chi paga, quanto paga e, soprattutto, perché alcuni non pagano affatto. La giustizia fiscale non può essere una scelta, deve essere un diritto per tutti

La soluzione al problema del ribaltamento del costo della spazzatura sui piccoli privati: Per affrontare la disparità nel pagamento della tassa sulla spazzatura e garantire che tutti contribuiscano in modo equo, è necessario sviluppare un sistema che permetta di differenziare il contributo in base alla quantità di rifiuti prodotti e alle capacità economiche delle strutture, in particolare quelle che generano un volume maggiore di rifiuti, come gli hotel. Ecco alcune possibili soluzioni:

1. Creazione di un sistema di tariffazione proporzionale: Tariffe differenziate in base al volume di rifiuti prodotti: Le strutture ricettive come gli hotel potrebbero essere sottoposte a una tariffa, basata sul numero di camere, o sul numero di ospiti, mentre i piccoli commercianti o privati potrebbero pagare in base alla superficie del locale o al volume di rifiuti effettivamente prodotti. Controlli periodici e verifiche: Per evitare che alcune strutture cerchino di aggirare il sistema, potrebbe essere introdotto un sistema di verifica periodica della produzione dei rifiuti, per garantire che i costi siano equamente distribuiti.

2. Incentivi per la raccolta differenziata: Implementare sconti o incentivi per le strutture che praticano una corretta raccolta differenziata e che riducono il volume di rifiuti indifferenziati. Questo potrebbe incentivare sia i piccoli privati che le grandi strutture a migliorare la gestione dei rifiuti, abbassando il carico sui sistemi di smaltimento.

– Promuovere l’adozione di *pratiche ecologiche* e soluzioni sostenibili, come il compostaggio, che possono ridurre ulteriormente il volume di rifiuti trattati.

3. Rivedere la distribuzione dei costi: per garantire che i grandi produttori di rifiuti (hotel, ristoranti, attività commerciali di grandi dimensioni) paghino una quota maggiore rispetto ai piccoli privati. Se una struttura produce rifiuti in proporzione maggiore, dovrebbe essere corresponsabile per il costo complessivo. Contributo progressivo: Adottare un sistema *progressivo* che faccia pagare di più chi produce di più, ma senza penalizzare in modo insostenibile i piccoli commercianti, che potrebbero trovarsi gravemente colpiti da tariffe sproporzionate.

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4. Maggiore trasparenza e coinvolgimento nella gestione: Comunicazione chiara sui costi e sulla distribuzione delle tariffe. Gli amministratori comunali dovrebbero spiegare chiaramente come vengono calcolate le tasse e come vengono distribuiti i costi tra le diverse categorie. Partecipazione attiva dei cittadini e delle categorie economiche* (come gli albergatori e i commercianti) in una commissione di gestione dei rifiuti, per garantire che le decisioni siano condivise e che le politiche siano realmente eque.

5. Controllo e applicazione delle leggi: Maggiori controlli per garantire che tutti i soggetti contribuiscano in modo equo. È importante che le autorità comunali non solo creino un sistema equo, ma che verifichino che tutti i soggetti, anche gli hotel, rispettino gli obblighi fiscali.



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