PARTONO OGGI I SALDI IN CALABRIA: SI SPENDERANNO 125 EURO A PERSONA

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di ANTONIETTA MARIA STRATI – Sono 115 milioni di euro la somma che la Calabria spenderà per i saldi invernali, che prenderanno il via oggi, 4 gennaio. È quanto stimato da Confcommercio Calabria, spiegando come «secondo i dati raccolti, saranno circa 510.000 le famiglie calabresi che parteciperanno ai saldi, con una spesa media per famiglia di 290 euro, leggermente inferiore alla media nazionale di 307 euro. La spesa media per persona si attesterà invece sui 125 euro, rispetto ai 138 euro nazionali».

L’abbigliamento rappresenta la categoria più acquistata con il 50% delle preferenze, seguita da calzature (25%) e accessori (10%). I tessili per la casa, gli articoli sportivi e altre categorie completano il quadro delle scelte dei consumatori.

Cosenza guida la classifica regionale con una quota del 35,8% delle vendite, seguita da Reggio Calabria (28,3%) e Catanzaro (18,5%). Crotone e Vibo Valentia completano il quadro con quote più contenute, ma comunque significative.

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Con uno sconto medio tra il 30% e il 50%, i saldi invernali si confermano un’importante occasione per i consumatori e un’opportunità per i commercianti di smaltire le rimanenze di magazzino e sostenere i bilanci. I 54.655 esercizi commerciali attivi in Calabria, che danno lavoro a oltre 102.000 addetti, trarranno beneficio da questa stagione di saldi, rafforzando il loro ruolo nel tessuto economico e sociale della regione.

«Con l’avvicinarsi dei saldi invernali 2025, i dati che emergono sono decisamente incoraggianti per il commercio calabrese», ha detto la direttrice di Confcommercio Calabria, Maria Santagada.

«Nonostante le sfide economiche degli ultimi anni – ha proseguito – il settore continua a dimostrare una resilienza notevole, con un valore complessivo stimato per gli acquisti in saldo che supera i 115 milioni di euro nella nostra regione. I saldi invernali quindi, nonostante tutto, continuano a rappresentare un momento fondamentale per il commercio locale e per le famiglie calabresi».

«Anche in occasione dei saldi, come Confcommercio Calabria – ha concluso –rinnoviamo l’invito a sostenere i negozi delle nostre città, che sono un presidio essenziale di vivibilità e identità. In un contesto economico complesso, i saldi offrono l’opportunità di acquistare prodotti di qualità a prezzi vantaggiosi, contribuendo allo stesso tempo alla vitalità delle nostre comunità».

«Quest’anno è previsto un importante giro d’affari – ha fatto sapere il prof. Pietro Vitelli, responsabile del Comitato Difesa Consumatori –. Infatti, si prevede  che ogni persona  potrà spenderà circa138 euro durante i saldi invernali di quest’anno. Un’occasione importante per rilanciare i consumi».

«I saldi rappresentano una tradizione commerciale capace di coinvolgere l’interesse di migliaia di famiglie alla ricerca dell’affare – ha spiegato – e di un crescente numero di stranieri amanti dello shopping made in Italy” inoltre è auspicabile  che i saldi invernali 2025 siano caratterizzati da una “tripla E”. Ovvero: Economia: per consentire acquisti responsabili e consapevoli, con un buon rapporto qualità-prezzo; Ecologia: per favorire gli acquisti nei negozi di prossimità e ridurre l’impatto ambientale del commercio online; Etica: per promuovere una moda rispettosa della salute dei consumatori e delle condizioni di lavoro.

«I consumatori – ha proseguito Vitelli – sanno bene che i saldi si praticano stagionalmente, in due diversi periodi dell’anno (di solito gennaio per i saldi invernali e luglio per i saldi estivi), hanno un periodo di tempo prestabilito anche perché devono essere limitati solo ed esclusivamente alla vendita della merce della stagione in corso».

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«Attenzione però – ha aggiunto – per fare acquisti davvero convenienti senza farsi prendere dalla frenesia del momento basta seguire solo alcune semplici regole che possono farci evitare brutte sorprese. È compito dei sodalizi di tutela dei diritti quale appunto è il Comitato Difesa Consumatori che, per l’occorrenza, ha stilato una lista di alcune importanti regole da seguire affinché gli acquisti vengano effettuati in modo sicuro e trasparente atteso che molte volte i commercianti mettono in vendita capi delle collezione di abbigliamento degli anni precedenti rimasti invenduti nei loro magazzini invenduti».

Ecco le norme da seguire:

– Cambi: Controllare che i capi siano in buone condizioni: se il difetto viene fuori dopo l’acquisto, potrai chiedere la risoluzione del contratto e il negoziante deve restituirti l’importo pagato oppure ridurre il prezzo.

– Ricordarsi sempre  di  conservare lo scontrino: Un’altra cosa importante è la prova del capo, poiché il cambio è a discrezione del commerciante e bisogna chiedere prima di effettuare l’acquisto se è previsto e quanti giorni si hanno a disposizione per farlo a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.

«È bene – ha proseguito  Vitelli – anche controllare che i capi siano in buone condizioni: se il difetto viene fuori dopo l’acquisto, potrai chiedere la risoluzione del contratto e il negoziante deve restituirti l’importo pagato oppure ridurre il prezzo».

«Il compratore è, però – ha aggiunto – tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Ricordarsi sempre  di  conservare lo scontrino».

Prova dei capi: Un’altra cosa importante è la prova del capo poiché il cambio è a discrezione del commerciante, e bisogna chiedere prima di effettuare l’acquisto se è previsto e quanti giorni si hanno a disposizione per farlo. Prima di effettuare la prova vanno disinfettate le mani e, durante la prova dei prodotti, va sempre indossata la mascherina anche nei camerini.

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– Pagamenti: Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche

«Attenzione – ha raccomandato Pietro Vitelli – ai pagamenti effettuati con la carta revolving, perché i tassi applicati possono superare il 20%. Questo strumento di pagamento può essere conveniente nel solo caso di rimborso del capitale in tempi brevissimi, vale a dire pochi mesi».

«Infine – ha aggiunto – per evitare confusione e acquisti non desiderati, la merce venduta in saldo deve essere esposta separatamente da quella non scontata: fai una denuncia alla polizia municipale se questa regola non viene rispettata».

«Evitiamo – ha concluso Vitelli – di acquistare i capi d’abbigliamento che non abbiano le due etichette (quella di composizione e quella di manutenzione), per evitare di danneggiarli nella pulitura a secco o in quella ad acqua fatta a casa. Facciamo attenzione che la merce in saldo sia quella stagionale: la legge prevede, infatti, che i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e articoli cosiddetti di “moda”, cioè quelli che hanno probabilità di deprezzarsi se non vengono venduti durante la stagione».

È importante ricordare che i prezzi esposti vincolano il venditore: se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, bisogna farlo notare al negoziante e, in caso di problemi, può intervenire la polizia municipale.

La garanzia vale per 2 anni dall’acquisto, quindi attenzione agli scontrini di carta chimica, che sbiadiscono dopo qualche mese: fotocopiali per poterli esibire al momento opportuno. (ams)

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