“Storie dell’Arte” è il nuovo progetto di Amici di Brera, in collaborazione con il Comune di Milano, il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e la Pinacoteca di Brera: un ciclo di diciotto lezioni a teatro sulla storia dell’arte dal Quattrocento fino alle avanguardie del Novecento. Ogni secolo verrà approfondito da tre voci diverse in tre diversi appuntamenti, che si terranno una domenica al mese alle ore 11 a partire dal 26 gennaio 2025 nelle sedi del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, più precisamente al Teatro Grassi e poi al Teatro Studio Melato.
Sotto la direzione scientifica di Marco Carminati, storici dell’arte accompagneranno il pubblico in un lungo viaggio alla scoperta dell’arte con la possibilità di visitare e conoscere dal vivo le opere e gli artisti ascoltati durante la lezione mattutina a teatro. L’appuntamento mensile inizierà alle ore 11 al Piccolo Teatro di Milano con la lezione di Storie dell’Arte e, per chi sarà interessato, proseguirà nel pomeriggio con gli approfondimenti nei musei milanesi che collaborano al progetto.
Ogni lezione verrà accompagnata da una proiezione costante di immagini delle opere d’arte raccontate, alle quali verranno associati aneddoti, collegamenti storici e riferimenti al contesto sociale delle diverse epoche.
Un percorso di formazione, di scoperta e di arricchimento personale rivolto a neofiti ed esperti del settore, amici dei musei, scuole e singoli cittadini con l’obiettivo di promuovere e sostenere l’accesso al patrimonio artistico, intento da sempre presente nelle attività di Amici di Brera.
Il progetto rientra nel ricco programma per i festeggiamenti dei 100 anni dalla nascita dell’Associazione Amici di Brera, anniversario che si terrà nel 2026 con una serie di attività sperimentali nei linguaggi e nelle modalità di ingaggio.… leggi il resto dell’articolo»
Il programma prevede tre lezioni sul Quattrocento:
L’invenzione del secolo: la prospettiva, con Marco Carminati, domenica 26 gennaio, Teatro Grassi;
Artisti e committenti: in tour tra le corti italiane, con Stefano Zuffi, domenica 16 febbraio, Teatro Grassi;
E nei dipinti spuntò una nuova luce, con Stefania Buganza, domenica 16 marzo, Teatro Studio Melato.
A seguire, tre lezioni sul Cinquecento:
I fasti dei Medici a Firenze, con Carlo Falciani, domenica 6 aprile, Teatro Studio Melato;
Venezia, tutti i colori della Serenissima, con Stefano Zuffi, domenica 18 maggio, Teatro Studio Melato;
Roma, la “caput mundi” dell’arte, con Cristina Acidini, domenica 8 giugno, Teatro Studio Melato
“Storie dell’Arte” inoltre uscirà dal teatro per entrare nei 12 musei della città che collaborano al progetto: Casa Museo Boschi Di Stefano, Castello Sforzesco, GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano, Museo Bagatti Valsecchi, Museo Diocesano Carlo Maria Martini, Museo del Duomo di Milano, Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, Museo del Novecento, Museo Poldi Pezzoli, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento, FAI – Villa Necchi Campiglio.
ll pubblico delle Storie infatti verrà invitato a visitare e conoscere dal vivo le opere e gli artisti ascoltati durante la lezione mattutina a teatro: visite guidate, incontri, laboratori per bambini, focus sui grandi capolavori accompagneranno il pubblico all’incontro fisico e condiviso con le istituzioni culturali cittadine.
Con questa iniziativa gli Amici di Brera fanno fede al loro intento di promuovere e sostenere l’accesso al patrimonio artistico, garantendo a ogni cittadino la possibilità di scoprire e coltivare una passione che arricchisce non solo l’individuo, ma l’intera società. Il progetto Storie dell’Arte ambisce a stimolare l’apprendimento attraverso la partecipazione attiva, l’interazione e l’esperienza dal vivo, spingendo il pubblico ad andare a teatro, visitare i musei e conoscere Milano e le sue istituzioni.
“Nel 2026 l’Associazione Amici di Brera compirà 100 anni. In vista di questo importante appuntamento stiamo mettendo in campo una serie di iniziative, di cui il corso “Storie dell’Arte” (che si estenderà nel biennio 2025-2026) è la prima a prendere avvio” dichiara Carlo Orsi, Presidente dell’Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi. “Parlare di storia dell’arte alla città e ai cittadini e farlo nelle sedi di Teatri di milanesi è un modo di assolvere bene la missione degli Amici di Brera. Si tratta di far conoscere sempre meglio il patrimonio artistico italiano, a partire dai tesori conservati a Brera e nella nostra città, in modo da indurre le persone non solo a conoscere e a godere la bellezza dell’arte, ma a prendersene cura e tutelarla, anche attraverso l’adesione a associazioni come la nostra“.
“L’esperienza insegna: la storia dell’arte è una delle discipline che – se ben raccontata – ha il magico potere di coinvolgere, divertire e entusiasmare il pubblico” dichiara inoltre Marco Carminati, Vice presidente dell’Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi e curatore scientifico del progetto Storie dell’Arte. “Proprio con questa triplice ambizione (coinvolgere, divertire ed entusiasmare), abbiamo pensato di offrire alla città di Milano la lunga esperienza didattica nata nell’ambito degli Amici di Brera. A teatro, una volta al mese, la domenica mattina, per due anni consecutivi professori universitari, direttori di musei, giornalisti e abili divulgatori si alterneranno nel narrare sei secoli di storia dell’arte, dal Quattrocento al Novecento. Ognuno secondo il proprio taglio e la propria sensibilità, ma tutti accomunati dal desiderio di trasmettere agli altri la travolgente passione che l’arte porta con sé”.
Il programma
Il Quattrocento. L’invenzione del secolo: la prospettiva
Domenica 26 gennaio 2025, ore 11, Teatro Grassi, con Marco Carminati
Pittori come Giotto avevano intuito che si potesse conferire profondità alle opere dipinte su superfici piane. Ma non conoscevano regole precise. La prospettiva – come regola geometrica per rappresentare le tre dimensioni su una superficie bidimensionale – ebbe origine in Italia al principio di Quattrocento, grazie alle sperimentazioni di Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti ne formalizzò la teoria nel trattato “De pictura” (1435). La conquista della terza dimensione, attraverso precise regole, sancì una sostanziale rivoluzione nelle arti del Quattrocento. Masaccio “bucò” le pareti di Santa Maria Novella, Donatello propose bassorilievi “stracciati” con l’illusione di grandi profondità. Per non parlare di Piero delle Francesca, che inserì nei suoi dipinti architetture “vere” di spettacolare rigore. L’amore per la prospettiva alimentò tutto il Quattrocento e trovò nuovi sviluppi e applicazioni in Bramante e Mantegna. Mentre Leonardo da Vinci inventò la “prospettiva aerea”.
Il Quattrocento. Artisti e committenti: in tour tra le corti italiane
Domenica 16 febbraio 2025, ore 11, Teatro Grassi, con Stefano Zuffi
Le donne, i cavalier, l’armi, gli amori, le cortesie, le audaci imprese… Durante il Quattrocento fioriscono in Italia corti grandi e piccole, dominate da ambiziosi signori che sono insieme splendidi mecenati di tutte le arti e coraggiosi condottieri di imprese bellicose. Un panorama in continuo cambiamento, che esalta il policentrismo italiano: è anche una vera gara di lusso, di stile, di edifici fantasiosi e di opere d’arte di squisita raffinatezza e costo spropositato. I Visconti, gli Sforza, i Gonzaga, gli Este, i Malatesta, i Montefeltro, gli Angioini, gli Aragonesi, circondati da una costellazione di signorie “minori” danno vita a una lunga stagione di oro splendente e di sofisticata eleganza: l’arte si dipana con i ritmi incantati di una favola fuori dal tempo, tra magici giardini, mostri da sconfiggere, principessa da salvare, eroici cavalieri, palazzi fatati, oroscopi misteriosi.
Il Quattrocento. E nei dipinti spuntò una nuova luce
Domenica 16 marzo 2025, ore 11, Teatro Studio Melato, con Stefania Buganza
Il tema della luce e delle sue declinazioni è tra gli aspetti più affascinanti della pittura del Quattrocento europeo. Nelle mani degli artisti del XV secolo, la luce diviene uno dei mezzi fondamentali per riappropriarsi del volume di figure e oggetti. Ciò avviene con peculiari differenze, a Nord e a Sud delle Alpi (non senza scambi proficui di idee), in particolar modo nei primi decenni del secolo: se nei territori di Francia e Fiandra le sperimentazioni luministiche portano ai capolavori di Jan van Eyck, Robert Campin e Rogier van der Weyden, a Firenze le ricerche spaziali e luministiche aprono la strada alla “pittura di luce” di Piero della Francesca. Nella seconda metà del secolo, lo studio del medium luminoso aiuterà i grandi maestri del Rinascimento – Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Antonello da Messina, Vincenzo Foppa, Bramante e Leonardo, solo per citarne alcuni – a dar forma alla propria personale poetica.
Il Cinquecento sarà approfondito con altre tre lezioni alla scoperta delle città che più lo hanno animato dal punto di vista artistico:
I fasti dei Medici a Firenze, domenica 6 aprile 2025, ore 11, Teatro Studio Melato, con Carlo Falciani;
Venezia, tutti i colori della Serenissima, domenica 18 maggio 2025, ore 11, Teatro Studio Melato, con Stefano Zuffi;
Roma, la “caput mundi” dell’arte, domenica 8 giugno 2025, ore 11, Teatro Studio Melato, con Cristina Acidini.
Amici di Brera
Fin dal 1926 l’Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi opera per favorire la conoscenza, la valorizzazione e la tutela dello storico Palazzo di Brera promuovendo restauri, conferenze, incontri, visite guidate, attività didattiche di conoscenza e aggiornamento, diffondendo le conoscenze in campo artistico e assicurando al museo un valido e costante supporto da parte di collezionisti, intenditori e puri amanti dell’arte.
L’Associazione garantisce un continuo sostegno alla Pinacoteca di Brera attraverso la sponsorizzazione diretta, la promozione di campagne di raccolta fondi, nonché tramite donazioni e acquisti di opere particolarmente significative per l’incremento della collezione permanente. L’associazione è inoltre impegnata in progetti ad impatto sociale volti ad avvicinare al museo anche i pubblici più distanti.
Gli Amici di Brera hanno accompagnato il museo nelle sue diverse fasi di sviluppo e cambiamento, restando convinti del valore di Brera come museo vivente pensato dalla storica direttrice Fernanda Wittgens. Da sempre l’Associazione affianca e sostiene la Pinacoteca di Brera con contributi professionali, programmi educativi e divulgativi con lo scopo ultimo di dare risalto a un patrimonio nazionale inestimabile e rafforzarne la sua identità.
L’Associazione Amici di Brera è aperta a tutti coloro che ne condividono principi e finalità quali responsabilità sociale, mecenatismo culturale, amore per la storia e per l’arte. Come privato, o come azienda, è possibile diventare Amico di Brera e iscriversi all’Associazione sottoscrivendo la quota associativa di proprio interesse o effettuando una erogazione liberale per partecipare alle numerose iniziative e agli eventi organizzati durante l’anno. Da quest’anno c’è la possibilità di effettuare l’iscrizione con una nuova tessera per tutti i tipi di famiglie, che darà la possibilità a 2 adulti – non necessariamente dello stesso nucleo familiare – e fino a 5 minori di poter partecipare a un programma di visite e laboratori dedicato ai più piccoli con sconti speciali.
La campagna di tesseramento è appena iniziata e i nuovi soci, fino a febbraio 2025, riceveranno in regalo una lezione di Storie dell’Arte.
Diventare Socio di Amici di Brera
Esistono sei diverse tipologie d’iscrizione che permettono di contribuire secondo le proprie esigenze alla vita dell’Associazione e che danno diritto a una serie di benefit e agevolazioni: Socio Studente, Socio Ordinario, Socio Sostenitore, Socio Benemerito, Socio Mecenate e Socio Corporate. L’adesione all’Associazione è valida per un intero anno solare, da gennaio a dicembre, indipendentemente dalla data in cui si effettua il pagamento. Per coloro che si uniscono all’Associazione nei mesi di novembre e dicembre, l’iscrizione agli Amici di Brera si estende dall’anno in corso fino al 31 dicembre dell’anno successivo.
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