Al secolo Wesley Chibambo, è deceduto nella notte tra l’1 e il 2 gennaio dopo un incidente d’auto
È ricordato per il suo inno Donchi Kubeba, che nel 2011 aiutò l’FP (ora all’opposizione) a vincere le elezioni
Lo Zambia piange il popolare musicista Dandy Krazy, deceduto in un incidente stradale a 47 anni nella notte fra ieri e oggi, 2 gennaio. Krazy, al secolo Wesley Chibambo, è ricordato anche per aver scritto uno degli inni politici di maggior successo nella storia recente del paese.
A detta di media e studiosi, nel 2011 la sua canzone Donchi Kubeba, letteralmente “non dirglielo” in lingua Bemba, contribuì in modo decisivo a far vincere le elezioni al partito di opposizione del Patriotic Front (PF) e a mettere così fine ai 20 al potere del Movement for Multi-Party Democracy (MMD).
Il brano non fu scritto con l’obiettivo dichiarato di sostenere l’FP e fu piuttosto adottato dal partito del candidato Micheal Sata, che poi divenne presidente.
L’incidente
Stando a quanto riporta il quotidiano Lusaka Times, il musicista è deceduto in un ospedale della capitale Lusaka dopo essere rimasto coinvolto in un incidente di traffico avvenuto la notte di Capodanno lungo la strada fra Kabwe e Kapiri Mboshi, a pochi chilometri dall’ingresso nella provincia settentrionale di Copperbelt di cui è originario il cantante.
Nel sinistro hanno trovato la morte altre quattro persone. L’incidente, secondo quanto ricostruisce la stampa zambiana, è avvenuto dopo che l’autista di un camion ha perso il controllo del suo veicolo, che andava oltre il limite di velocità. L’uomo responsabile della sciagura, 28 anni, si è consegnato alla polizia.
Il ricordo del presidente
La morte di Chibambo, sulle scene da circa 20 anni, è stata accolta con sgomento in Zambia. Il presidente Hakainde Hichilema lo ha voluto ricordare su Facebook: «Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e a tutti i cittadini che hanno amato e sostenuto questo straordinario artista», ha scritto il capo di stato in onore del cantante.
«La sua musica e il suo carisma – ha proseguito Hichilema – hanno toccato vite in lungo e in largo, oltrepassando ogni confine e unendo le persone. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la sua famiglia, i suoi amici e innumerevoli fan in questo momento difficile. Possa la sua anima riposare nella pace eterna».
Il governo zambiano ha reso noto che provvederà alle spese del funerale dell’artista così come delle altre quattro persone che hanno perso la vita nell’incidente.
In tanti, cittadini comuni come colleghi artisti, stanno esprimendo il loro dolore sui social media; diverse persone hanno fatto appello al governo affinché organizzi dei funerali ufficiali per Dandy Krazy.
Una richiesta che hanno avanzato anche diversi leader politici come il presidente del Golden Party Zambia (GPZ), Jackson Silavwe, o come il giornalista e avvocato Dickson Jere, molto vicino al PF.
Caro al PF
Quest’ultimo partito è particolarmente legato alla figura del cantante deceduto ieri. Come menzionato, la sua Donchi Kubeba divenne un formidabile inno ufficioso della formazione durante la campagna elettorale del 2011.
I social media del partito condividono da ore contenuti in ricordo del cantante, senza lesinare la pubblicazione di materiale critico nei confronti del partito di governo, lo United Party for National Development (UPND) del presidente Hichilema.
In alcuni post, dai toni tipicamente divisivi, la formazione di maggioranza viene accusata di avere posizioni pregiudizievoli verso Dandy Krazy o verso la scena musciale zambiana.
Il PF è legato dall’ex presidente Edgar Lungu, rivale di Hichilema e successore di quel Sata che vinse le elezioni del 2011. Durante il suo mandato, l’ex capo di stato è stato accusato da società civile locale e internazionale di aver silenziato il dissenso anche con modalità dispotiche.
Accuse che ora gli esponenti del PG rivolgono invece all’amministrazione Hichilema e alla giustizia zambiana. Quest’ultima ha recentemente estromesso Lungu dalla possibilità di concorrere alle prossime elezioni del 2026, sostenendo che l’ex capo di stato ha già governato per i due mandati previsti come limite dalla Costituzione.
Una lettura questa, contestata dall’FP sulla base del fatto che Lungu è stato nominato come presidente dopo la morte improvvisa di Sata, che era in carica all’epoca del decesso, per essere eletto dal voto popolare una sola volta.
Storia di un inno
Nel 2011 il brano Donchi Kubeba di Dandy Krazy ha riscosso grande successo fra la popolazione zambiana perché raccontava le difficoltà vissute ogni giorno dai cittadini del paese africano.
Nel testo della canzone si toccavano molti temi cruciali dell’attualità zambiane di allora ma anche di oggi: dalla disoccupazione giovanile agli effetti sull’ambiente dell’estrazione del rame, di cui Lusaka è il secondo produttore in Africa e fra i primi al mondo.
Fin dal titolo però, Donchi Kubeba è servito anche a stigmatizzare in modo paradossale una pratica molto diffusa in Zambia come in altri paesi del mondo: l’acquisto dei voti con consegne di piccole quantità di denaro direttamente agli elettori.
Il “non dirglielo” a cui fa riferimento la canzone vuole mandare proprio questo tipo di messaggio: prendete per protesta e per necessità i soldi che vi danno (in modo particolare il partito al governo, l’MMD da 20 al potere che però nella canzone non viene mai citato espressamente), senza però fargli sapere chi voterete alle urne.
Secondo un’analisi pubblicata da due ricercatori dell’università dello Zambia inoltre, la forza del brano si deve anche a una serie di questione linguistiche: su tutte l’utilizzo della lingua Bemba, molto diffusa e associata alla resistenza e all’intellighenzia.
Ma anche al ricorso a tratti a un gergo urbano parlato di più dai giovani, la fetta della società zambiana più ignorata (pur essendo la più numerosa).
Sempre nel 2011, l’allora presidente Sata insignì Dandy Krazy del titolo di Grand Commander of the Order of Freedom, il secondo ordine più importante del paese. Donchi Kubeba è ricordata anche come colonna sonora della vittoria dello Zambia alla Coppa d’Africa del 2012, l’unica mai vinta dagli 11 di Lusaka.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link