AGI – Conto alla rovescia della corsa allo sconto per 16 milioni di italiani. Oggi, 4 gennaio, partono i saldi in tutta Italia, dopo l’avvio anticipato di ieri in Val d’Aosta. Sei italiani su dieci sono pronti agli acquisti, secondo l’indagine di Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research. Il 49% degli acquirenti approfitterà dei saldi per comprare un prodotto desiderato da tempo, con una maggiore propensione tra i giovani. Aumenta inoltre la percentuale di chi prevede di spendere di più rispetto al 2024, dal 20,2% al 22,1%. Secondo alcune associazioni, però, non ci sarà quella impennata di acquisti che ci si aspetta. “I portafogli degli italiani sono già vuoti dopo le feste di fine anno, e gran parte degli acquisti sono già stati anticipati alla settimana del Black Friday”, osserva Carlo Rienzi, presidente del Codacons.
Il budget medio a famiglia per gli acquisti ‘scontati’ si attesta tra i 200 e i 300 euro, con notevoli oscillazioni tra le diverse associazioni dei consumatori. Se per Confcommercio la spesa media sarà di 307 euro a famiglia, e 138 a persona, per un giro d’affari totale di 4,9 miliardi di euro, per Codacons sarà molto più contenuto, non superando i 4 miliardi complessivi. Per Federconsumatori ogni famiglia italiana spenderà in media 174,80 euro (+3% rispetto a gennaio 2024), e solo alcune spenderanno cifre superiori fino a 320 euro. Altre spenderanno solo il necessario, il 53% secondo Confcommercio. Secondo Confesercenti la spesa media sarà di 218 euro a famiglia, con una media più alta nel Centro Italia (quasi 263 euro) e tra gli over 34 (quasi 239 euro).
L’abbigliamento sul podio degli acquisti
A farla da padrone, secondo tutte le associazioni, sarà l’abbigliamento, che rimane la categoria più popolare secondo Confcommercio (93,9%), seguita dalle calzature (76,0%) e dalla biancheria intima (40,7%). Gli sconti quest’anno saranno però più contenuti rispetto agli anni scorsi. Per abbigliamento e calzature sarà del 17,6%, in calo di 1,7 punti rispetto a gennaio del 2024. Il solo abbigliamento (indumenti + accessori) registra un abbassamento medio dei prezzi del 18%, in diminuzione di 0,6 punti percentuali su quelli della scorsa estate e in flessione di 1,4 punti sui saldi invernali del 2024. Il calo minore del prezzo, come sempre, spetta agli accessori (guanti, cravatte, cinture ecc.), con una diminuzione dei listini del 5,7%, in netto calo rispetto a un anno fa (-2,7 punti). Le calzature registreranno un ribasso del 16,3%, unica voce a segnare un rialzo degli sconti rispetto a quelli della scorsa estate, anche se di appena 0,1 punti. In generale, secondo Confcommercio, il 64% dei negozi offrirà sconti fino al 30% sui prodotti in vendita.
In calo la percentuale di consumatori che utilizzerà i social network per cercare articoli in saldo, dal 37% del 2024 al 31,4% di quest’anno. Ma, secondo il sondaggio di Confcommercio, circa il 68% dei consumatori acquisterà sia nei negozi fisici sia online. Inoltre, il 55% ha modificato le abitudini di acquisto per via del cambiamento climatico: dato confermato dal 77,6% delle imprese che segnalano un ritardo nell’inizio della domanda di abbigliamento invernale. Il 53% compra durante i saldi solo ciò di cui ha effettivamente bisogno, mentre il 19% ha come priorità la qualità del prodotto indipendentemente dalla percentuale di sconto.
Cosa si aspettano le imprese
Le imprese prevedono che durante i saldi di gennaio 2025 il numero di clienti nei negozi sarà simile a quello del gennaio 2024, senza aspettarsi un aumento significativo. Il 64% dei negozi offrirà sconti fino al 30% sui prodotti in vendita. I saldi continuano a rappresentare un’opportunità per le imprese di acquisire nuovi clienti, con quasi il 58% che si aspetta visite da nuovi acquirenti. Inoltre, il 78,2% delle imprese prevede che i saldi invernali incideranno fino al 20% sulle vendite annuali complessive.
Il 43,4% delle imprese retail della moda ha subito nel 2024 una contrazione dei ricavi rispetto al 2023. Oltre 8 imprenditori su 10 approvano l’introduzione di una data unica di inizio saldi in tutta Italia. Per evitare brutte sorprese nello shopping, Assoutenti ha realizzato un vademecum utile a guidare il consumatore ad acquisti sicuri e consapevoli. Per esempio, bisogna controllare che vi sia il prezzo degli ultimi 30 giorni sull’etichetta dei prodotti. Inoltre, non è obbligatorio il cambio per prodotti senza difetti all’acquisto ma, in caso di merce difettosa, conviene sempre conservare lo scontrino per poterlo effettuare. Ancora, in molte Regioni è previsto l’obbligo di separare i prodotti in saldo da quelli a prezzo normale, o usare cartelli o altri mezzi per fornire informazioni non ingannevoli.
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