Auto vendute in Italia, i numeri e le case che hanno fatto meglio

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Poco più di un milione e mezzo di veicoli, in un anno supportato da una campagna di incentivi all’acquisto che ha sfiorato il miliardo di euro. Così si è chiuso il 2024 dell’auto in Italia, improntato a un segno meno che, nel mese di dicembre, ha registrato un -4,9% delle immatricolazioni rispetto allo stesso mese di 12 mesi prima.

Nell’anno, il mercato da 1.564.000 auto ha ceduto lo 0,5% sul 2023. Non è andata meglio sul fronte dei veicoli commerciali, con un semestre molto negativo, il secondo, tale da chiudere con un +0,4% l’anno ma un pesante -14,6% nel mese di dicembre.

Quale scenario vivremo nel 2025

Che anno ci attende, nel 2025? I temi sono noti e i tavoli di discussione pronti a partire, anzitutto in sede europea. Si cerca un accordo per evitare le multe dallo sforamento dei 93,6 g/km di CO2 media prodotta dalla flotta di auto vendute.

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In un quadro tutto italiano, le previsioni di Dataforce indicano nella migliore delle ipotesi un incremento dei volumi che porti a 1 milione e 623 mila auto le vendite; si contrappone allo scenario peggiore, che se si dovesse materializzare nella stima di 1.109.000 unità avrebbe dell’allarmante. 

“Nonostante io sia convinto che le multe del 2025 verranno cancellate, resto sempre più sconcertato dalle affermazioni di alcuni esponenti della politica europea che ripetono che non cambierà nulla. Che i Paesi Bassi siano la fabbrica più produttiva di oltranzisti green è un fatto, che un paese praticamente senza produzione automobilistica condizioni il destino della filiera industriale automotive europea è uno scandalo”, commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia. 

“(…) Le emissioni europee di CO2 da fonte fossile (fonte GCP-Global Carbon Project) sono già adesso la metà degli Stati Uniti e un quinto della Cina e continuano a scendere ma nessun nostro ulteriore miglioramento avrà il benché minimo effetto sul bilancio globale perché adesso tocca alla Cina – e fra poco anche all’India – aumentare esponenzialmente le loro emissioni per raggiungere il benessere conquistato dai paesi occidentali”.

Gli acquisti dei privati con il segno più, male il NLT

Approfondendo i canali di vendita del milione e 500 mila auto immatricolate nel 2024, a sorpresa sono gli acquisti da parte dei privati a crescere rispetto al 2023. Il +3,6% vale, in volumi assoluti, 32 mila targhe in più. Molto negativo, invece, l’andamento del noleggio a lungo termine (-18%, 67 mila immatricolazioni perse), seguito dal -4% degli acquisti diretti da parte delle società. 

Canali, le case che vendono di più ai privati

Continuando dalla prospettiva dei clienti privati, spiccano i numeri di Dacia, Suzuki e DR. Sono i primi tre brand per percentuale di vendita ai privati, nell’ordine: 94,4%, 92,6%, 90,5%. Per nulla trascurabile il dettaglio che siano anche i marchi con le proposte di auto mediamente più accessibili sul piano finanziario.

Volumi, la crescita da MG a Skoda

Allargando l’analisi ai volumi assoluti, nel 2024 i brand che più sono cresciuti nei numeri di auto immatricolate – contestualizzati alla rilevanza dei volumi – sono MG (+32%a 39.962 auto), Toyota (+24,6% a 123.129 unità), BMW (+17% a 70.589 unità) Dacia (+13,6%; 97.326), Skoda (+13%; 38.099). Da segnalare il dato in controtendenza, all’interno del Gruppo Stellantis, di Citroen. Con un +7,4% di crescita dei volumi (57.493 unità), il brand è l’unico insieme ad Abarth a girare in positivo nei 12 mesi del 2023.

I dati di vendita per case e Gruppi auto

Fiat prima per volumi ma cede il 17%

La palma di marchio dai volumi di vendita maggiori resta Fiat, con 146.417 nuove targhe nel 2024 ma ben 30 mila in meno sul 2023 (-17%). La quota di mercato resiste al 9,3%, la più alta in Italia, sebbene in calo dell’1,8%. Toyota (7,8%) insegue, in crescita dell’1,59%, poi Volkswagen al 7,7% e sostanzialmente invariata (-0,04%).

Osservando l’andamento dei Gruppi auto nei 12 mesi, Stellantis ha totalizzato 460.013 auto vendute, per un segno meno del 9,9%, equivalente a più di 50 mila immatricolazioni perse. Complessivamente detiene una quota del 29,4% del mercato, in calo dello 0,96%.

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Per volumi, il Gruppo Volkswagen segue con 255.634 unità, poco meno di 1.000 di incremento sul 2023 (+0,39), sostenuto dall’ottimo risultato Skoda con il +13% dei volumi a 38 mila vetture immatricolate.

Il Gruppo Renault ha immatricolato 223.120 auto, +8,6% sull’anno precedente e una quota del 14,2% in aumento dell’1,2%. Oltre ai numeri Dacia, da registrare il +8,2% di Renault con più di 87 mila auto e i vantaggi ottenuti da Mitsubishi dall’ampliamento dell’offerta di prodotto ricorrendo a modelli Renault rebrandizzati: da 1.039 auto vendute nel 2023 a 3.186.

Quarto gruppo sulla scena italiana, quello Toyota. Nel cumulato dei dati tra Toyota e Lexus vale 129.225 unità, in crescita del 26% e con una quota all’8,2%, in crescita nei 12 mesi dell’1,7%.



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