la lezione del Capodanno Rai Reggio Calabria

Lucio Dalla nella sua “L’anno che verrà” ha idealmente messo pensieri, sensazioni e speranze verso il domani in una lettera a un amico lontano. Oggi che le lettere a mano non si scrivono più, che gli auguri si fanno tramite WhatsApp e le distanze si abbattono con una video-chiamata, vogliamo rivolgere comunque un pensiero digitale a un amico lontano e raccontare la grande novità accaduta ieri notte a Reggio Calabria.

Il Capodanno Rai di Reggio Calabria

“Caro amico ti scrivo…“. Amico che sei stato costretto a emigrare per lavoro, che ti sei trasferito al Nord o all’estero per uno stipendio dignitoso, per una prospettiva di vita migliore, per regalarti un futuro e una famiglia. E che magari queste feste le hai passate lontano dalla tua città.

“Da quando sei partito, c’è una grande novità“. Reggio Calabria ha ospitato il Capodanno Rai. Ma ci pensi? La nostra Reggio, quella che tanto critichiamo per i soliti problemi atavici e che ci manca maledettamente appena mettiamo un piede fuori da essa. La Reggio del “qui tanto non c’è niente” e anche quella dello “Stretto indispensabile“.

E se è vero che “l’anno vecchio e finito ormai ma qualcosa ancora qui non va“, il 31 dicembre, Reggio Calabria è stata la Capitale d’Italia per una notte. I difetti coperti dal trucco, addosso il vestito migliore, il look perfetto per una serata sotto gli scintillanti riflettori della Rai che, grazie al lungimirante accordo stretto con la Regione Calabria, ha regalato a Reggio Calabria una notte storica.

Un’organizzazione perfetta, curata dalla rete ammiraglia in ogni piccolo dettaglio. La sinergia fra i nuovi voli Ryanair e il Capodanno Rai, entrambe intuizioni fantastiche del presidente Roberto Occhiuto, hanno permesso a decine di migliaia di turisti provenienti da fuori regione e dall’estero di venire a Reggio Calabria preferendola a ogni altra città d’Italia.

Corso e via Marina si sono riempiti all’inverosimile come non succede neanche in estate. E si amico mio, ricordiamolo che è inverno e siamo in una città di mare, dell’estremo Sud. Ricordiamolo il Natale 2023 e confrontiamolo con quello del 2024, quello di una città viva, festante, pulsante. Una città finalmente normale, quello che abbiamo chiesto spesso nei nostri discorsi.

E chissà se è vero, come diceva Dalla, che “senza grandi disturbi, qualcuno sparirà“. Saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni età, quelli che hanno trovato anche il coraggio di lamentarsi del “bordello creato per 3 ore di show” o del “cast non all’altezza“. Il suddetto “bordello” ha tenuto incollati milioni di italiani su Rai 1 registrando il 36.8% di share contro il 25.3% di Mediaset.

Il Capodanno Rai ha mostrato diversi spot in cui sono stati valorizzati paesaggi, storia, arte e tradizioni non solo di Reggio Calabria e provincia ma anche dell’intera Regione. Mare, montagna, i Bronzi di Riace e tante altre caratteristiche peculiari della nostra terra hanno fatto bella mostra davanti a milioni e milioni di italiani. I frutti della notte del Capodanno Rai si raccoglieranno sul lungo periodo in termini di indotto economico, promozione territoriale e turismo anche (si spera) destagionalizzato.

“Vedi caro amico cosa ci si deve inventare…“. Nulla. Se ci pensi, parliamo della normalità. Una politica (regionale) che funziona, una città che sfrutta le proprie potenzialità e diventa calamita per grandi eventi, che non si accontenta, che spezza lo stato di catatonia che la avvolge scoprendosi Cenerentola per una notte ma con ambizioni da reg(g)ina.

“E come sono contento, di essere qui in questo momento“. E non mi capitava di dirlo da tempo, sai? Sento parlare male troppo spesso della nostra Reggio Calabria ma, ti assicuro, che in questi giorni è stata magnifica. Lo ha detto Marco Liorni, colpito dal “calore della gente” e dal “mare e dalle montagne” così vicine e così belle. Lo hanno immortalato i cantanti, anche loro turisti per qualche giorno fra Arena dello Stretto, Museo Archeologico e bellezze della via Marina.

Caro amico, ti auguro un buon 2025 e spero di vederci presto. “L’anno che sta arrivando, tra un anno passerà“. E Reggio si sta preparando “questa è la novità“.

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