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“Le accuse rivolte al consigliere Carmine Agostinelli da parte di Noi di Centro e del sindaco Clemente Mastella sono ipocrite e prive di fondamento, soprattutto considerato chi le muove. Proprio Mastella, che si vanta di essere l’inventore della teoria politica del viandante e del cambio di casacca, non ha alcuna credibilità nel parlare di moralità e ‘igiene politica’.
Lo dichiara in una replica affidata alla stampa il Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Provinciale, Gaetano Mauriello, in sintonia con il Coordinamento provinciale del partito.
“La coerenza – prosegue l’esponente di FdI – è un valore sconosciuto a Mastella e al suo movimento ormai di stampo prettamente locale. Nella scorsa consiliatura al Comune di Benevento, Angelo Feleppa lasciò la lista con cui era stato eletto per passare con Mastella, così come Marcellino Aversano e Rosario Guerra, che abbandonarono Alleanza Riformista per approdare anche loro tra le fila mastelliane, per sostenere la traballante maggioranza che poi scongiurò la caduta della sua Amministrazione. Episodi analoghi si sono verificati anche in questa consiliatura dove il consigliere Antonio Picariello, eletto con l’opposizione, è passato senza troppi scrupoli alla maggioranza mastelliana.
Lo stesso Mastella, sindaco eletto con i voti del centro destra nel 2016, nel 2020 ha portato tutta la sua maggioranza nel centrosinistra per sostenere De Luca alle regionali; alle amministrative del 2021, pur restando organico alla maggioranza deluchiana in Regione, non si è fatto scrupolo alcuno a farsi sostenere da una lista che faceva capo a Forza Italia. E non dimentichiamo che la stessa moglie di Mastella, Sandra Lonardo, eletta nel 2018 al Senato in quota Forza Italia grazie ai voti di quel partito, ha lasciato Berlusconi e il centrodestra per sostenere il governo Conte, diventando simbolo nazionale del trasformismo politico. Questi sono i fatti, e non certo una lezione di coerenza di cui Noi di Centro può pretendere di essere maestro.”
Mauriello sferra poi un altro colpo a NdC: “La questione non si ferma qui. Gli stessi consiglieri di maggioranza mastelliana in Provincia, Pannuzio, Iannace e Capuano, all’indomani delle elezioni europee del giugno 2024, avevano rimesso le loro deleghe al presidente Lombardi lamentando ‘mal di pancia politici’. Mal di pancia che evidentemente è stato curato con la ‘giusta medicina’, visto il loro improvviso e totale sostegno alla causa mastelliana alla Rocca. Con che faccia si possono permettere di parlare di moralità e trasformismo?
Il problema di Mastella e Noi di Centro – conclude Mauriello – non è di ‘igiene politica’, ma la loro incapacità di accettare di non poter più giocare con le loro regole. Come quei bambini che, dopo aver perso una partita, minacciano di portarsi via il pallone, ora se la prendono con Agostinelli, perché i numeri in Consiglio non sono più dalla loro parte. Ma è bene chiarire che quel pallone non è mai stato loro: Agostinelli non ha ricevuto nemmeno un voto dalla città di Benevento o da Mastella, ma ha ottenuto 91 voti da sindaci e consiglieri di tutto il Sannio, che ha conquistato con il suo lavoro e la sua serietà. Questi sono fatti, non chiacchiere.”
Il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, il sen. Domenico Matera, rincara la dose:
“Fratelli d’Italia non ha mai chiesto le dimissioni del presidente Lombardi. Tuttavia, è evidente che una maggioranza in Consiglio Provinciale non c’è più: sei voti sono più di cinque, e questo è un fatto. È chiaro però che, oltre a fare confusione con l’aritmetica, il movimento locale Noi di Centro dimostra difficoltà anche con la comprensione dell’italiano. Non sono mai state richieste da FdI le dimissioni del presidente, ma semplicemente un governo collegiale per evitare uno stallo amministrativo.
Questo significa che la nostra non è una proposta di rottura bensì una proposta per l’obbligatorio necessario confronto politico. Abbiamo ragionato in questi termini quando il presidente Lombardi aveva i numeri dalla sua parte, anche a rischio di essere male interpretati, lo facciamo a maggior ragione adesso che la sua maggioranza non esiste più. Per questo non vogliamo certo personalizzare lo scontro, ma continuare a negare questa realtà significa abdicare alle proprie responsabilità nei confronti dei cittadini della Provincia. Quindi pieno sostegno e condivisione in toto delle scelte e delle azioni politiche messe in campo dai consiglieri provinciali Gaetano Mauriello e Carmine Agostinelli”.
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