Aumenti al casello limitati per le autostrade gestite da Aspi, Autostrade per l’Italia. Per il principale gestore della rete che “cura” 2.800 chilometri di strade a pedaggio – tra cui l’A1 Milano-Napoli, l’A14 Bologna-Taranto, nel Nordest la A13 Padova-Bologna, A23 Udine–Tarvisio, A27 Venezia–Belluno – il rincaro sarà limitato all’1,8%.
Per tutte le tratte autostradali non gestite da questa società, i pedaggi resteranno invariati. Di fatto ciò che viene riconosciuto è soltanto il recupero dell’inflazione, così come previsto dal decreto milleproroghe approvato il 16 dicembre scorso. Tariffe ferme dunque anche sulle tratte gestite da Cav (Concessioni Autostradali Venete): nel nuovo anno lungo la A4 Padova-Venezia, il Passante di Mestre e la A57 Tangenziale di Mestre i pedaggi saranno gli stessi del 2024. Su richiesta di Cav è stata inoltre concessa la proroga per altri 12 mesi, quindi fino al 31 dicembre 2025, delle agevolazioni tariffarie per il traffico pendolare tra i caselli di Mirano-Dolo e Padova Est. Sarà dunque valido anche per il nuovo anno l’abbonamento per i residenti dei comuni di Mirano, Dolo, Mira, Spinea e Pianiga che effettuano almeno 20 transiti mensili tra le stazioni di Mirano-Dolo in A57 e Padova Est in A4, rende noto la società partecipata da Anas e Regione Veneto. Nessun aumento anche per Brescia-Padova, Venezia-Trieste e Valdastico A31. Sconti del 60% per veicoli e furgoni sulla Pedemontana Veneta solo nei giorni feriali per un massimo di 25+25 chilometri.
Una nota del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti spiega che «a partire da gennaio 2025, le tariffe sulle autostrade italiane rimarranno invariate per tutte le 22 società concessionarie autostradali coinvolte nell’aggiornamento dei Piani economico-finanziari (Pef). La decisione, presa dal Mit in collaborazione con il ministero dell’Economia (Mef), si allinea all’orientamento dell’Autorità di regolazione dei trasporti». A questa regola generale, come detto, fa eccezione Autostrade per l’Italia che ha ottenuto per decreto un aumento dell’1,8%. «Su richiesta del Mit», aggiunge ancora la nota del ministero, «Autostrade per l’Italia ha confermato che gli sconti generalizzati per gli utenti saranno mantenuti. La sospensione di tali sconti avrebbe infatti comportato un aumento complessivo delle tariffe pari a circa il 3%».
LA DENUNCIA AISCAT
Infine, informa ancora il Mit, per la società concessionaria Salerno-Pompei-Napoli, è stato riconosciuto un incremento tariffario dell’1,677%.
Nei giorni scorsi l’Aiscat, l’associazione delle concessionarie autostradali, aveva inviato una preoccupata lettera allo stesso ministero dei trasporti, per lamentare il congelamento da ormai sei anni, dell’approvazione dei piani economici e finanziari delle stesse concessionarie, che sono alla base degli investimenti sulla rete. La preoccupazione delle società è che la mancata approvazione dei piani, con il congelamento delle tariffe, metta a rischio il rating bancario delle concessionarie autostradali, portando ad un peggioramento del giudizio. Le conseguenze, sempre secondo le concessionarie, potrebbero essere gravi, perché potrebbe essere limitato l’accesso al credito bancario da parte dei vari gestori delle autostrade italiane che, a quel punto, non sarebbero più in grado di garantire gli investimenti sulla rete e dunque sulla sua sicurezza.
I RINCARI RC AUTO
Intanto il 2025 che si apre all’insegna dei rincari RC auto per oltre un milione di automobilisti, che sono stati protagonisti di incidenti nel 2024. Un numero, comunque, in calo rispetto all’anno precedente con la frequenza sinistri, in base alle dichiarazioni effettuate nel 2024, al 4,6%. A scattare la fotografia è stato l’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it. Per un automobilista che ha causato un incidente nell’anno appena concluso rispetto a chi non ne ha causati il rincaro stimato è in media di 492 euro e, considerando i circa un milione e mezzo di automobilisti cui sarà addebitato, si arriva a 740 milioni di euro in più per il settore assicurativo. In termini di età, gli under 25 sono quelli che dichiarano più sinistri, mentre gli adulti tra i 35 ed i 44 anni sono i più attenti alla guida.
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