Sede di Forza Nuova a Reggio Emilia, si oppongono Anpi, Cgil e Pd: «No all’estrema destra»

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di
Marco Ciccimarra

Proteste contro l’intenzione del partito di Roberto Fiore di aprire una sede in città. L’associazione dei partigiani:«Attacco provocatorio e oltraggioso». Il sindacato: «Scenderemo in piazza». I dem: «Provocazione inquietante»

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Ora provengono da Reggio Emilia i “no” verso l’estrema destra. A novembre la manifestazione di Rete dei patrioti e Casapound vicino alla stazione di Bologna, pochi giorni fa il voto bipartisan in Consiglio comunale a Ferrara, città guidata dal sindaco leghista Alan Fabbri, per censurare aperture di sedi e attività organizzate da forze politiche neofasciste. Il confronto si sposta a Reggio Emilia, dove Forza Nuova intende aprire una nuova sede («Questa è una terra purtroppo segnata dalle infiltrazioni mafiose e da una gestione incontrollata dell’immigrazione», scrive il leader nazionale Roberto Fiore in una nota). 

L’Anpi: questa è la terra dei fratelli Cervi

Anpi Reggio-Emilia (città Medaglia d’Oro al Valor militare della Resistenza) non intende arretrare. «I conti coi fascisti li hanno regolati i partigiani e gli antifascisti con la lotta di liberazione ed oggi non rinunceremo a nessuna azione democratica per impedire l’apertura di una sede di Forza Nuova nella nostra città – si legge in una nota – La terra dei Cervi, dei Miselli, dei Manfredi e dei tanti partigiani caduti per gli ideali di libertà e democrazia saprà respingere unitariamente, anche in questa occasione, un attacco provocatorio e oltraggioso nei confronti del loro estremo sacrificio e della loro memoria». L’organizzazione lancia un duplice appello. Il primo rivolto a cittadini, istituzioni, forze politiche e associazioni punta a «per riaffermare ad alta voce i valori di libertà e di antifascismo di Reggio Emilia, attraverso una mobilitazione generale civile e democratica che respinga con fermezza il tentativo di insediamento di una realtà che si colloca dichiaratamente al di fuori della nostra Costituzione». Il secondo a «procedere con la messa fuori legge, come avvenne nel 1976 per Avanguardia Nazionale, del movimento Forza Nuova» è, invece, indirizzato a Parlamento e Governo. Anpi ricorda, inoltre, che «Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, fu condannato nel 1985 per il reato di associazione sovversiva e banda armata per la strage della stazione di Bologna del 1980. Lo stesso Roberto Fiore, e altri dirigenti, sono stati condannati, un anno fa, dal tribunale di Roma per l’assalto alla sede nazionale della Cgil».




















































La Cgil: aumentare il presidio

Proprio dalla sede locale del sindacato arriva la condanna a un presidio di Fn in città: «Qualora questa malaugurata ipotesi dovesse divenire realtà, saremmo in piazza per difendere la storia e l’identità della nostra comunità che, nonostante i tempi difficili, conserva solide radici antifasciste». La Cgil affida alla nota anche un attacco: «La destra di governo, assieme alle sue organizzazioni satelliti neo-fasciste, persegue l’obbiettivo di cancellare la nostra cultura, di annacquare la nostra democrazia, in nome di un egualitarismo fra vittime e carnefici che non può esistere, perché semplicemente antistorico». L’organizzazione dei lavoratori annuncia l’avvio dei contatti per valutare l’apertura di una sede Anpi nella propria struttura di via Roma. «Di fronte a provocazioni di questa natura – si legge – occorre aumentare l’attività di quei presidi che hanno come missione quella di difendere i valori fondanti della nostra storia che sono contenuti all’interno della Costituzione».

Il Pd: pronti a custodire la memoria

Anche il Pd si impegna a mobilitarsi. Il segretario regionale dem Luigi Tosiani scrive in un post: «Nell’anno che segnerà l’80esimo anniversario della lotta di Liberazione, vogliamo ribadire con forza che ci troveranno pronti a custodire memoria, riaffermare valori, rinnovare impegno. Il Fascismo resta un crimine, mai un’opinione». Sempre sui social, il segretario provinciale di Reggio Emilia Massimo Gazza parla di una «provocazione inquietante, a cui ci opporremo con tutte le nostre energie»; mentre «si ricordava l’eccidio dei fratelli Cervi e di Quarto Camurri, Roberto Fiore annunciava l’apertura di una sede di Forza Nuova nella nostra città». «A Reggio Emilia i fascisti di ieri e di oggi non passano», conclude Gazza. 

«Difenderemo l’identità della nostra comunità»

Anche dalla sede locale della Cgil arriva la condanna a un presidio di Fn in città: «Qualora questa malaugurata ipotesi dovesse divenire realtà, saremmo in piazza per difendere la storia e l’identità della nostra comunità che, nonostante i tempi difficili, conserva solide radici antifasciste». La Cgil affida alla nota anche un attacco: «La destra di governo, assieme alle sue organizzazioni satelliti neo-fasciste, persegue l’obbiettivo di cancellare la nostra cultura, di annacquare la nostra democrazia, in nome di un egualitarismo fra vittime e carnefici che non può esistere, perché semplicemente antistorico». L’organizzazione dei lavoratori annuncia infine l’avvio dei contatti per valutare l’apertura di una sede Anpi nella propria struttura di via Roma. «Di fronte a provocazioni di questa natura – si legge – occorre aumentare l’attività di quei presidi che hanno come missione quella di difendere i valori fondanti della nostra storia che sono contenuti all’interno della Costituzione”.

Il Pd pronto alla mobilitazione

Anche il Pd si impegna a mobilitarsi. Il segretario regionale dem Luigi Tosiani scrive in un post: «Nell’anno che segnerà l’80esimo anniversario della lotta di Liberazione, vogliamo ribadire con forza che ci troveranno pronti a custodire memoria, riaffermare valori, rinnovare impegno. Il Fascismo resta un crimine, mai un’opinione». Sempre sui social, il segretario provinciale di Reggio Emilia Massimo Gazza parla di una «provocazione inquietante, a cui ci opporremo con tutte le nostre energie»; mentre «si ricordava l’eccidio dei fratelli Cervi e di Quarto Camurri, Roberto Fiore annunciava l’apertura di una sede di Forza Nuova nella nostra città». «A Reggio Emilia i fascisti di ieri e di oggi non passano», conclude Gazza.


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31 dicembre 2024 ( modifica il 31 dicembre 2024 | 16:57)

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