Srr Catania pubblica i bandi per inerti e pneumatici

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Ai Comuni spetterà sottoscrivere i singoli contratti attuativi per regolare nel dettaglio le modalità di conferimento

Inerti e pneumatici. Sono le due tipologie di rifiuti speciali al centro di altrettante gare d’appalto pubblicate venerdì dagli uffici della Srr Catania Area Metropolitana. Le procedure serviranno per individuare gli impianti di stoccaggio e successivo conferimento nei siti di recupero e avranno valore di accordo quadro, per la durata massima – comprensiva di proroga – di tre anni. Direttamente interessati dai risultati delle gare saranno i 28 Comuni che hanno nella Srr presieduta da Francesco Laudani l’autorità d’ambito nel campo dei rifiuti. 

Ai Comuni spetterà sottoscrivere i singoli contratti attuativi per regolare nel dettaglio le modalità di conferimento dei rifiuti prodotti all’interno del proprio territorio. Inerti e pneumatici sono tra i rifiuti che ancora oggi vengono spesso smaltiti in maniera illegale. Non di rado capita di trovarne nelle tante discariche abusive che costellano la Sicilia.

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Stesso costo a tonnellata

Le due gare d’appalto scadranno il 4 febbraio alle ore 13. Fino ad allora le società titolari di impianti autorizzati potranno presentare le offerte che dovranno contenere non solo una proposta economica – sotto forma di ribasso rispetto alle basi d’asta – ma anche eventuali migliori condizioni riguardanti i servizi offerti: verranno tenuti in considerazione fattori come la disponibilità a tenere aperti i cancelli nei giorni festivi, l’ampliamento degli orari di apertura, la possibilità di conferire senza limiti di quantità, il possesso di certificazioni di qualità, le modalità con cui i rifiuti verranno processati e il loro impatto ambientale. Sia per gli inerti che per gli pneumatici è stato calcolato un importo a tonnellata di 350 euro. Differenti, invece, sono le previsioni riguardanti la mole dei rifiuti che gli impianti dovrebbero ricevere ogni anno. 

Per ciò che concerne gli inerti, la stima prevede 15mila tonnellate per un totale sui tre anni – ipotizzando la concessione dell’anno di proroga – di 45mila tonnellate. “I rifiuti inerti saranno conferiti dai gestori del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani dei Comuni sottesi alla Srr Area Metropolitana Catania – si legge nel disciplinare di gara – presso l’impianto autorizzato dell’assegnatario, mediante idonei automezzi, i quali effettueranno la pesatura del mezzo carico all’ingresso e del mezzo scarico all’uscita al fine di determinare l’esatto quantitativo dei rifiuti conferiti. Al termine della doppia pesatura dovrà essere rilasciato per ogni conferimento – viene specificato – un cartellino di pesa da cui risulti anche la targa dell’automezzo, la data e l’ora delle pesate, da allegare al formulario di identificazione rifiuto redatto dal trasportatore”.

La quantità di pneumatici che dovrà essere gestita si aggira sul centinaio di tonnellate all’anno, per un totale di 300 sull’intero arco di tempo in cui l’accordo quadro sarà valido.

Il ruolo dei Comuni

Nei bandi e nei documenti allegati è più volte specificato che “l’importo a base di gara è riferito al quantitativo di rifiuti da trattare sopra indicato da intendersi quale quantitativo esclusivamente orientativo e non vincolante”. Ciò significa che le ditte che si aggiudicheranno il servizio non potranno pretendere nulla nel caso in cui “le quantità reali si dovessero discostare in aumento o in diminuzione rispetto a quelle attese e stimate”.

A ciò si aggiunge un punto fermo: la stipula dei contratti attuativi dipendere da esplicite volontà dei singoli enti locali consorziati nella Srr. “Il servizio verrà remunerato a misura direttamente dai Comuni aderenti, sulla base delle effettive richieste delle singole amministrazione e, pertanto, l’aggiudicatario non avrà nulla a pretendere in caso di mancato raggiungimento o superamento delle quantità di rifiuti stimati, né nel caso di mancata adesione dei Comuni”, viene chiarito. E ciò significa che “la Srr Catania Area Metropolitana non risponde della mancata sottoscrizione dei comuni soci del contratto di servizio”.

La localizzazione degli impianti

Anche se i bandi non escludono la possibilità di partecipare anche a ditte proprietarie di impianti che si trovano lontano dai Comuni in cui i rifiuti vengono prodotti, è facile immaginare che a formulare le offerte saranno soltanto le società della zona etnea. “Se l’impianto indicato in sede di offerta non è ubicato nella provincia di Catania – si legge nel disciplinare – il trasporto alla sede dell’impianto è effettuato a cura e spese dell’appaltatore”.

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