L’euro digitale entra nel vivo per sfidare il denaro contante e i Bitcoin. A cosa serve a tutti ed esempi pratici

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Introduzione all’euro digitale: sfida al contante e alle criptovalute

L’euro digitale si avvicina come una soluzione innovativa che mira a modernizzare il sistema di pagamento dell’Unione Europea, offrendo un’alternativa sia al contante tradizionale sia alle attuali criptovalute.

Piero Cipollone della Bce, ha confermato al Corriere della Sera, che la preparazione dell’euro digitale sta procedendo in modo veloce, nonostante alcuni intoppi, e l’entrata in vigore dovrebbe essere confermata nel 2026, ma già nel 2025 ci potrebbero essere degli utilizzi in prova

Questa nuova forma di moneta promette di semplificare le transazioni quotidiane, riducendo la dipendenza da circuiti di pagamento internazionali e assicurando una maggiore autonomia nei pagamenti digitali. Allo stesso tempo, l’euro digitale si pone come una risposta strategica alle valute digitali emergenti, come il Bitcoin e lo yuan digitale, consolidando così la sovranità monetaria europea.

Cos’è l’euro digitale e come funziona con alcuni esempi

L’euro digitale rappresenta una forma elettronica di moneta emessa dalla Banca Centrale Europea (BCE), concepita per integrare il contante fisico senza sostiturlo. Questa valuta è destinata a essere utilizzata da cittadini e imprese dell’Eurozona, mantenendo la stessa stabilità e fiducia dell’euro tradizionale. A differenza delle criptovalute decentralizzate, l’euro digitale si appoggia alla solidità delle istituzioni centrali.

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Dal punto di vista del funzionamento, l’euro digitale sarebbe accessibile attraverso conti digitali gestiti da banche e altri prestatori di servizi di pagamento. Gli utenti potrebbero effettuare pagamenti direttamente tramite una piattaforma digitale centralizzata. Sarebbe progettato per essere utilizzabile in modalità offline e online, garantendo versatilità e accessibilità.

Una caratteristica chiave dell’euro digitale è la possibilità di avere un portafoglio digitale, simile a un wallet per criptovalute. Questo sistema permetterebbe di convertire euro digitali in contanti o depositi bancari tradizionali attraverso sportelli automatici. Inoltre, eventuali transazioni eccedenti il limite di capienza verrebbero automaticamente trasferite a conti associati, eliminando il rischio di blocchi nei pagamenti.

I vantaggi proposti includerebbero la riduzione delle commissioni sui pagamenti, poiché bypasserebbe i circuiti internazionali tradizionali, garantendo un sistema di pagamento più economico e autonomo.

In poche parole, facendo un esempio concreto, si potrebbe andare a fare la spesa, portandosi dietro con sè il proprio portafoglio digitale su cellulare, ma anche su chiavetta o altro dispositivo elettronico anche fatto su misura e presentarlo come una normale carta di credito o bancomat, ma senza bisogno di pin o password. Non ci sarebbe nessuna transazioen da pagare da parte di negozianti e commercianti, come ora con il denaro contante, portando dei benefici anche sui prezzi finali al consumatore che si andranno a ridurre.

Vantaggi e impatti dell’euro digitale sul sistema finanziario

L’introduzione dell’euro digitale potrebbe comportare numerosi vantaggi per il sistema finanziario europeo. Uno dei principali benefici sarebbe la riduzione delle commissioni sui pagamenti, grazie al superamento dei tradizionali circuiti internazionali. Ciò garantirebbe una maggiore autonomia europea nei sistemi di pagamento, riducendo la dipendenza da fornitori stranieri e prezzi potenzialmente più bassi per i consumatori finali.

Un altro impatto significativo riguarda il potenziale di inclusione finanziaria. L’euro digitale potrebbe fornire accesso ai servizi di pagamento a individui attualmente esclusi dal sistema bancario tradizionale. L’adozione di una tecnologia accessibile da dispositivi comuni e l’opzione di funzionamento offline permetterebbe a una vasta gamma di utenti di partecipare all’economia digitale senza necessità di infrastrutture complesse.

Sul fronte della trasparenza e della sicurezza, essa offrirebbe l’opportunità di ridurre i rischi di frode e attività illecite, grazie alla presenza di sistemi di tracciamento delle transazioni più sofisticati. La maggiore trasparenza delle transazioni digitali, a sua volta, potrebbe migliorare il controllo delle istituzioni finanziarie centrali e garantire un ambiente economico più stabile.

L’euro digitale rappresenterebbe anche uno stimolo all’innovazione nel settore dei pagamenti, incentivando nuove opportunità di sviluppo per le imprese tecnologiche e favorendo la concorrenza. Nuove funzionalità e servizi potrebbero emergere a beneficio diretto del consumatore finale.

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Tuttavia, la sua implementazione comporta anche sfide per le banche tradizionali. La possibilità di detenere direttamente euro digitali potrebbe ridurre i depositi presso le istituzioni bancarie, modificando il loro modello di business. Per mitigare questo effetto, la BCE ha considerato limiti alla detenzione degli euro digitali da parte degli utenti, garantendo così il ruolo continuativo delle banche come intermediari.

Infine, esso potrebbe rafforzare il ruolo dell’euro come valuta internazionale, aumentando la competitività dell’Europa nel contesto economico globale. Questa moneta digitale permetterebbe di difendere la posizione dell’euro nel mercato delle riserve internazionali, promuovendo il suo utilizzo come mezzo di scambio ufficiale.

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