Bottani punta a ferrovie, scuole…

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I progetti

Il presidente della Provincia annuncia gli interventi da realizzare con fondi pubblici e privati

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Duecento milioni di euro. A tanto ammontano gli investimenti che la Provincia punta ad attivare nel 2025, tra nuovi progetti e lavori da portare a termine. Soldi pubblici e privati. Un anno ambizioso, l’ultimo del primo mandato da presidente Carlo Bottani alla guida dell’ente, «ma sono pronto al secondo, sempre che lo vogliano i sindaci, le forze politiche e, speriamo, i cittadini se passasse la riforma delle Province», dice al termine della conferenza stampa di fine anno. Attorno a sé Bottani ha voluto i dirigenti dei vari settori, i suoi collaboratori della segreteria politica e, soprattutto, i consiglieri provinciali delegati al turismo, alle strade e alle infrastrutture, Enrico Volpi, e allo sport, trasporto pubblico locale e imprese Enrico Lungarotti (capogruppo del centro destra). Tanti gli argomenti toccati.

Ferrovie e bonifiche

«Nel 2025 – dice Bottani – accellereremo sul raccordo ferroviario di Marcegaglia, un’opera da 56 milioni di euro. Faremo il nuovo auditorium del Conservatorio da circa 500 posti e interventi sulle scuole, per complessivi 45 milioni. A cui andranno aggiunti i 12 milioni per la bonifica del canale Sisma. Senza dimenticare i 59 milioni per i lotti 3 e 4 del Porto di Valdaro e per la piattaforma intermodale, soldi che potrebbero arrivare dal pubblico, dal privato e dall’Europa. A tal proposito, la A22 spa ha comunicato che gli stanziamenti per Valdaro, nell’ambito del project financing cresceranno da 50 a 70 milioni». Il 2025 sarà anche l’anno del Giubileo e, promette Bottani, «valorizzeremo i Sacri Vasi». Non vanno dimenticati i 100 milioni ricevuti quest’anno per il progetto Hydrogen valley («stiamo adattando il progetto alle esigenze europee») e i 40 milioni spesi per le scuole. E poi, come ricorda Volpi, «nel 2025 spenderemo per le manutenzioni stradali oltre ai soliti 6-7 milioni anche i 5 del mutuo apposito. E ci siamo impegnati a mettere 800mila euro per il ponte di Calvatone-Acquangera. Sul fronte turistico, ospiteremo il 1° febbraio alla Casa del Mantegna l’assemblea della comunità del Garda». Sempre nel 2025 si andrà avanti con la progettazione della ferrovia Mantova-Peschiera, la Freccia dei due laghi, per un’analisi dettagliata dei costi: « A gennaio ci accorderemo col Viminale per diventare la stazione appaltante di lavori per 4,2 milioni assegnati per la valorizzazione del museo dei vigili del fuoco e della porzione di Ducale che lo ospita».

La sussidiarietà

Tanta carne al fuoco da cuocere insieme agli altri enti, Regione e Goveno in primis, secondo il principio di sussidiarietà che consente ad un ente di aiutare quello di livello inferiore, se serve. Come nel caso della società dei porti che la Provincia si appresta a varare: «Puntiamo su una partnership pubblico-privata e insisteremo affinché la Regione ne faccia parte – afferma Bottani – Valdaro sarebbe il porto della Lombardia e dell’Europa». La Regione è fondamentale anche per ottenere l’agognata Zona logistica speciale per il porto, con le sue agevolazioni per le imprese: «Il governatore Fontana – riferisce il presidente – ha scritto la settimana scorsa al governo, dovremmo essere molto vicini ad ottenerla». Sulle grandi infrastrutture, detto che per il ponte di San Benedetto Po, la Gronda nord di Viadana, il terzo lotto della Pope (con uno switch di finanziamenti dal lotto 4) e la tangenziale di Goito si stanno rispettando i tempi, e mentre si insiste con la Regione sull’autostrada Mantova-Cremona, la novità arriva dalla tangenziale ovest di Mantova: «Ci abbiamo messo la testa – dice Bottani – e nei prossimi mesi coinvolgerò i sindaci di Mantova e di Porto e altri per ragionare con loro sull’utilità dell’opera». Lungarotti si sofferma sul festival della cultura sportiva che «dal 2025 vogliamo esportare in provincia», sul Giro d’Italia, che potrebbe arrivare anche nel 2025 ma a Viadana, e sul rapporto con le imprese: «I tavoli con loro vanno sviluppati per limitare la burocrazia che le affligge e per tenere un filo diretto tra ente e aziende». Con la chiosa del presidente: «Dobbiamo essere amici delle imprese, siamo al loro servizio per creare ricchezza da distribuire».

Servizio idrico

Il 2025 sarà anche del gestore unico del servizo idrico integrato su tutto il territorio, visto che andrà a scadenza la concessione di Aimag mentre quella di Sisam andrà avanti sino a metà 2026. «La pratica è in chiusura» è stato detto in conferenza stampa dopo che di recente è stato eletto il nuovo cda di Sisam formato dal presidente e ad, Chiara Zanella, un tecnico, da Gisella Biroli di Forza Italia, vicepresidente di Mantova Ambiente e ora anche di Sisam, e da Stefano Spallanzani (FdI), nominato anche amministratore unico di Sicam. Toccherà a loro, affiancati da una delegazione di sindaci, trattare con Tea la fusione in Aqa.



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