12 mesi tra alti e bassi

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Più ombre che luci: lo sport salernitano consegna agli archivi un 2024 meno esaltante del previsto. Nessuna medaglia olimpica – nonostante le grandi aspettative che avevano accompagnato la trasferta dei nostri atleti a Parigi – nessun trofeo in bacheca, saldo in equilibrio tra promozioni e retrocessioni negli sport di squadra. Il bilancio riprende quota, però, con il titolo europeo dello sciabolatore Michele Gallo. Che, a nostro insindacabile giudizio, è lo sportivo dell’anno.

Il bilancio dello sport salernitano

Il bilancio di fine anno dello sport salernitano non può che iniziare dal 19 giugno 2024, il giorno dei giorni di Michele Gallo.

In fondo a una stagione piuttosto complicata, lo schermidore dei Carabinieri ha letteralmente dominato la scena (pardon: la pedana) fino all’assalto per il titolo contro il corregionale Luca Curatoli. Una stoccata dopo l’altra, Gallo ha conquistato quella corona europea sfuggita ai suoi concittadini Giampiero Pastore e Rossella Gregorio, guadagnandosi in questo modo anche la convocazione per i Giochi olimpici, dai quali era stato inizialmente escluso.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


Potrebbe interessarti anche:


Parigi 2024 senza medaglie

Ah, la Ville Lumière: prometteva tantissimo la spedizione salernitana nella capitale francese. E invece, le speranze di vincere la prima medaglia individuale nella storia dell’olimpismo salernitano si sono infrante sul nascere. Un nome su tutti: Aziz Abbes Mouhiidine. Il peso massimo di Mercato San Severino si era presentato all’Arena Paris Nord con il chiaro obiettivo di vincere il titolo. E invece, il 26enne delle Fiamme Oro è uscito clamorosamente di scena per mano dell’uzbeko Mullojonov, con tanto di coda polemica (e intempestiva, a nostro avviso) della Federboxe. Fatto sta che il pugile asiatico – considerato alla stregua di un carneade da gran parte della stampa italiana – è arrivato fino alla medaglia d’oro…

Non è andata meglio altri salernitani (di nascita, origine e adozione) impegnati nella campagna a cinque cerchi: se il già citato Gallo ha fatto pochissima strada sia nel torneo individuale, sia nella prova a squadre, il canottiere Vincenzo Abbagnale – in gara con l’otto, l’ammiraglia delle imbarcazioni – si è fermato alle soglie di una finale olimpica comunque difficile da raggiungere, considerato il campo dei partenti. Non è andata meglio alla specialista del taekwondo Ilenia Elisabetta Matonti, che aveva comunque già vinto la sua Olimpiade, centrando un’insperata qualificazione nel torneo olimpico di Sofia.

Giochi sottotono anche per le cicliste di natali salernitani Elisa Balsamo (arrivata a Parigi in condizioni precarie dopo una bruttissima caduta alla Vuelta a Burgos, cui si è aggiunto il COVID-19 durante il Giro donne) e Miriam Vece, oltre che per il velista di origini buccinesi Nicolò Renna.

Può invece sorridere la triplista Dariya Derkach: nonostante un inverno a dir poco tribolato, la 31enne cresciuta nell’Agro si è superata proprio sulla ribalta più prestigiosa: non solo la qualificazione alla finale, ma anche un 8° posto che – considerato il valore delle rivali – è un risultato ampiamente positivo, legittimato anche dalla partecipazione per il secondo anno consecutivo alle finali di Diamond League.

La rivelazione: Yari Montella

Per anni è stato colpevolmente dimenticato dalla stampa salernitana, senza alcuna eccezione. E dire che Yari Montella è stato il primo pilota di sempre a correre nel Motomondiale, seppure con risultati piuttosto modesti. Tuttavia, il 24enne originario di Oliveto Citra e residente a Montecorvino Pugliano ha finalmente trovato la sua dimensione nel circuito delle derivate dalla serie: la prima vittoria in sella alla Kawasaki nel Mondiale Supersport, stagione 2022, poi il passaggio alla Ducati del Team Barni, con cui si è definitivamente consacrato nell’ultimo campionato del mondo.

Per 3/4 della stagione, il ducatista ha cullato il sogno di conquistare la corona iridata, centrando 7 vittorie (comprese le splendide doppiette di Phillip Island e Portimão) e 13 podi. L’aspro duello con lo spagnolo Adrian Huertas si è però interrotto sul più bello: le cadute nelle seconde manche di Cremona e dell’Estoril gli hanno negato l’opportunità di lottare fino in fondo per il successo. Poco male, però: gli ottimi risultati macinati quest’anno gli hanno regalato la promozione in Superbike, sempre con la Ducati del Barni Racing Team. Non sarà facile per Montella primeggiare anche in massima serie, ma il talento e la velocità non gli fanno difetto.

Benché la nostra provincia abbia pochissima tradizione in campo motoristico, il 2024 ha regalato due titoli nazionali al crossista di Giffoni Sei Casali Alfredo Memoli, a segno nella categoria Prestige 300 2 tempi, e al pilota di Montesano sulla Marcellana Antonio Vassallo, che ha conquistato il tricolore di corsa in salita nella categoria RS 2000.

Salerno gioca di squadra (ma non vince)

Dopo un 2023 trionfale, gli sport di squadra hanno decisamente segnato il passo. Non solo il micidiale tonfo della Salernitana, ma anche l’amara retrocessione in A2 della Rari Nantes Salerno, che pure era andata vicinissima alla salvezza dopo l’ottimo inizio dei play-out con la decaduta Posillipo. Tuttavia, il KO interno in gara-2 ha completamente spiazzato il “7” allenato da Christian Presciutti, che ha perso non solo la serie contro i napoletani, ma ha incassato un pesante 0-2 per mano della Vis Nova Roma. Tuttavia, sembra che la lezione sia servita: la Rari è brillantemente in testa al girone meridionale della A2, cui partecipano anche il Circolo Nautico – che ha beneficiato di un ripescaggio dell’ultim’ora – e la Rari Nantes Arechi. Entrambe sono però relegate nelle retrovie della classifica.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Anche la squadra più titolata del capoluogo, la PDO, ha interrotto la sua serie vincente: Bressanone le ha soffiato lo scudetto della pallamano femminile, Erice ha vinto prima la Coppa Italia, poi la Supercoppa. Se il percorso in Europa è stato comunque dignitoso (soprattutto nella stagione 2023-2024), le ragazze di coach Vincent dovranno superare una concorrenza particolarmente qualificata, cui si è aggiunta anche Cassano Magnago, per onorare una grande storia di successo (e di successi).

La Feldi Eboli ha ritrovato sé stessa, Scafati vorrebbe ma non può

Stagione in fotocopia anche per un’altra ex scudettata: la Feldi Eboli – logorata anche dagli impegni europei – ha onorato soltanto a metà il tricolore cucito sulle maglie fino alla scorsa primavera. Tuttavia, il passaggio di consegne tra Salvo Samperi (diventato nel frattempo CT della Nazionale) e Luciano Antonelli ha rigenerato piazza e spogliatoio: al giro di boa della stagione, infatti, le volpi ebolitane sono in testa alla classifica. Alti e bassi, invece, per l’altra salernitana del futsal: dopo il buon esordio in massima serie, lo Sporting Sala Consilina era atteso al proverbiale salto di qualità. Non tutto è andato per il verso giusto, ma il tempo per rimediare non manca.

Avete presente il mitico Ovosodo «che non va né su, né giù»? Il titolo del film di Paolo Virzì descrive efficacemente l’ultimo anno dello Scafati Basket: lampi a tempo perso, passaggi a vuoto inspiegabili, qualche contrasto di troppo (perfettamente in linea con l’indole del suo patron Nello Longobardi). Solo che, a furia di viaggiare sulle montagne russe, si avverte un malcelato senso di vertigine. Dunque: cosa può essere Scafati per il basket italiano? Una squadra più di lotta che di governo – con il solo obiettivo della salvezza in testa – oppure una crisalide destinata a diventare farfalla? I risultati dell’ultimo anno (e i tanti, troppi cambi di rotta: tre allenatori in 12 mesi sono uno sproposito) fanno propendere per la prima ipotesi. E, probabilmente, è giusto anche così.

Le altre salernitane sotto canestro

A proposito di presidenti sopra le righe: Giancarlo Rossini non si è fatto mancare alcunché nella stagione del ritorno in A della Polisportiva Battipagliese: il licenziamento di Maslarinos, il breve mandato di Caboni, infine l’ingaggio di Conte. Che, tra mille sofferenze, ha portato la OMEPS a un’insperata salvezza dopo i play-out. Quale occasione migliore, dunque, per mettere mano all’intero progetto tecnico? Tutto sommato, l’operazione è riuscita abbastanza bene: un nuovo tecnico (Lorenzo Serventi), un roster abbastanza profondo per una squadra di mezza classifica e persino una brevissima puntata in Europa.

Sebbene il divario dall’élite del campionato (Schio, Venezia, Campobasso) sia incolmabile, Battipaglia sta giocando un discreto campionato, in cui ha battuto quasi tutte le rivali di bassa classifica. Niente di meglio per le biancoarancio che – fino a prova contraria – dovranno anzitutto difendere la categoria.

Battipaglia non è più sola nell’élite della pallacanestro femminile italiana: dopo aver tentato a più riprese la scalata in A2, il Salerno Basket ’92 ha conquistato di slancio la promozione al termine di una stagione esaltante, arricchita anche dalla Coppa Campania di Serie B. Un progetto tecnico di altissimo livello che, tuttavia, ha perso il suo principale artefice: Njegos Visnjic, che ha lasciato la panchina delle granata prima del debutto nel secondo campionato nazionale. Nonostante qualche scivolone di troppo, il quintetto allenato da Gennaro Di Lorenzo ha chiuso il 2024 con il segno più. Sognare la riconferma in A2 non è peccato.

Il basket maschile, invece, ha vissuto un anno particolarmente critico: l’uscita di scena della Virtus Arechi Salerno dalla pallacanestro che conta subito dopo la retrocessione in B interregionale ha fatto il paio con le difficoltà del Power Basket, al debutto tra i cadetti nazionali dopo il ripescaggio estivo. 6 vittorie in 18 turni e una posizione scomoda in classifica: il parquet non è stato fin qui amico dell’ippocampo, al punto che il presidente Renis ha congedato Daniel Farabello, sostituito dal vice Antonio Carone.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Le sorprese, le conferme, le speranze: Guiscards, Dercenno, Di Palma

Dopo un lunghissimo periodo di oblio, anche la pallavolo salernitana ha rialzato la testa per merito delle Guiscards Salerno, che hanno tagliato il traguardo della promozione in B2 dopo aver vinto la finale play-off di C regionale con Caivano. Com’era facilmente prevedibile, il sestetto di coach Cacace ha presto saggiato le difficoltà comuni a ogni matricola, ma pian piano ha preso le misure al torneo. E il 9° posto archiviato a fine 2024 lascia ben sperare.

Un anno dopo la morte di Antonello Di Cerbo – il più grande mecenate dello sport cittadino – la Ginnastica Salerno ha ritrovato un posto nella Serie A1 di ginnastica artistica. La società della presidente Juliana Sulce ha allestito una squadra di grande qualità, capeggiata ancora una volta dallo specialista agli anelli Salvatore Maresca. Un 2024 agrodolce per il ginnasta stabiese che, dopo i buoni riscontri in Coppa del Mondo (e un Europeo al di sotto delle aspettative), era ormai sicuro di partecipare ai Giochi olimpici di Parigi. Un infortunio in allenamento, però, ha spezzato il suo sogno a due mesi esatti dalla cerimonia inaugurale. L’augurio è di ritrovarlo presto in pedana.

Un anno fa l’avevamo segnalata come la grande speranza del movimento salernitano. 12 mesi dopo, possiamo dire che Nunzia Dercenno ha ampiamente mantenuto le promesse. La 18enne originaria di Pompei – ormai stabilmente inserita nell’Accademia federale di Civitavecchia – si è tolta la soddisfazione di vincere lo scudetto della ginnastica femminile con la Ginnastica Civitavecchia, superando nelle finali di Firenze le fuoriclasse della Brixia. Niente male per la teen-ager del capoluogo, che sta studiando da campionessa. Per avvicinare le fate plurimedagliate a Parigi.

Per chiudere, una nota di merito per l’atletica della nostra provincia. Dopo i titoli nazionali di Roberto Orlando – che ha peraltro ritrovato il podio agli Assoluti di La Spezia – e il rilancio anche a livello internazionale di Antonio Cannalonga, ecco spuntare un altro, promettentissimo giavellottista: Antonio Di Palma, 15 anni e tre record italiani della categoria Cadetti nello spazio di 7 mesi. 67.67, 70.56 e 73.39: la tris vincente del ragazzo di Battipaglia, ultimo erede della formidabile scuola di Elio Cannalonga. La speranza è che il suo giavellotto possa volare sempre più lontano.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link