09.37 – lunedì 30 dicembre 2024
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Imprese: 500 milioni per Contratti di sviluppo in tecnologie green e digitali. Urso: “forte impulso agli investimenti”.
Incentivi alle imprese attraverso i Contratti di sviluppo per promuovere la crescita sostenibile, la competitività e lo sviluppo delle tecnologie critiche, in linea con il Regolamento STEP
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, ha adottato il decreto che dispone l’assegnazione di 497,8 milioni di euro, a valere sul “Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”, al fine di sostenere lo sviluppo e la fabbricazione delle tecnologie critiche per le transizioni verde e digitale, salvaguardando e rafforzando le rispettive catene del valore. “Un forte impulso agli investimenti delle imprese nello sviluppo sostenibile”, commenta il ministro Urso.
Le risorse saranno destinate a promuovere programmi di sviluppo o la fabbricazione delle tecnologie critiche previste dal Regolamento STEP del Parlamento Europeo e del Consiglio UE (tecnologie digitali e deep tech, tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, biotecnologie).
Nello specifico, tramite il ricorso allo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo, saranno destinati:
• 335.283.898,46 euro per la realizzazione di programmi che perseguiranno sia gli obiettivi generali del PN RIC sia quelli più specifici del Regolamento STEP, presentati esclusivamente da PMI;
• 162.541.101,54 euro per la realizzazione di programmi afferenti ai soli ambiti del Regolamento STEP, presentati da PMI e imprese di grandi dimensioni.
Per accedere agli incentivi dedicati, i progetti d’investimento produttivo ed eventualmente di ricerca e sviluppo, presentati da una o più imprese, dovranno:
• realizzarsi presso un’unità produttiva ubicata nelle regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna;
• garantire il rispetto del principio DNSH (principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali);
• riguardare ambiti diversi da quelli previsti all’articolo 7, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 1058 del 2021 riportati nell’Allegato I al decreto;
• interessare i settori delle tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech; tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette; biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici;
• contribuire a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione nei settori di riferimento;
• prevedere significativi avanzamenti tecnologici e la produzione delle tecnologie su scala commerciale.
Le spese ammissibili sono quelle indicate dal decreto 9 dicembre 2014 recante la disciplina dei Contratti di sviluppo, individuate all’articolo 15, relativamente ai progetti di investimento produttivo e all’articolo 22, relativamente ai progetti di ricerca e sviluppo. Inoltre, dovranno risultare conformi ai criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali europei applicabili al periodo di programmazione 2021 – 2027.
Per le sole nuove domande di agevolazione concernenti progetti di investimento produttivo coerenti con il Regolamento STEP potranno essere riconosciute le intensità maggiorate previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale.
Con successivo provvedimento direttoriale saranno stabiliti modalità e termini di presentazione delle domande di agevolazione nonché fornite le ulteriori specificazioni anche in riferimento alle caratteristiche dei programmi di sviluppo e alle spese ammissibili.
La misura sarà gestita da Invitalia che, per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, svolgerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni.
Oltre alle nuove domande, al bando potranno accedere, previa presentazione di apposita istanza, anche le domande di Contratti di sviluppo già presentate il cui iter risulti sospeso per carenza di risorse finanziarie.
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