“Fra le principali criticità le difficoltà legate alla gestione del personale”

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Questo contenuto fa parte dei contributi pubblicati all’interno dell’inserto speciale

“Un anno di SHIPPING in ITALY” – Edizione 2024

 

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Contributo a cura di Luca Grilli *

* presidente ANCIP

 

Il 2024 si sta avviando verso la conclusione, un anno che ha visto il settore marittimo-portuale attraversare importanti sfide, ma anche raccogliere nuove opportunità.

L’Associazione Nazionale delle Imprese e Compagnie Portuali (ANCIP) si è impegnata costantemente per tutelare gli interessi dei propri associati, garantendo una rappresentanza forte e un dialogo aperto con le istituzioni e le altre componenti del cluster portuale.
Oggi, ANCIP è l’associazione più rappresentativa del cluster portuale, essendo l’unica che comprende oltre 65 imprese di tutte le tipologie (artt. 16/17/18 e SIEG). Inoltre, siamo l’unica associazione menzionata, insieme ad Assoporti, nella Legge 84/94 e, sempre ex lege, rappresentiamo gli articoli 17.

Fra le principali criticità che abbiamo affrontato, non possiamo non menzionare le difficoltà legate alla gestione del personale, a causa di una continua tensione tra la necessità di aggiornare le competenze in continua evoluzione e le difficoltà di inserimento di nuove figure professionali nel settore che vede sempre meno costanti ed incognite nuove ogni giorno.
A ciò si aggiunge il contesto economico e normativo che ha messo a dura prova molte delle nostre imprese, in particolare per quanto riguarda le normative sul lavoro portuale, sempre più spesso interpretate e non applicate, e le incertezze relative al salario garantito.

Nonostante queste difficoltà, abbiamo individuato numerose opportunità che, se ben sfruttate, potranno portare a un rafforzamento del nostro sistema portuale. L’evoluzione della digitalizzazione e la crescente importanza della sostenibilità ambientale stanno cambiando le dinamiche del lavoro portuale, creando spazi per innovazioni che possiamo cogliere per migliorare l’efficienza e la competitività del sistema portuale italiano.

Nel prossimo futuro, a partire dal 2025, ci attendiamo nuove sfide, principalmente in ambito normativo e operativo. Sarà fondamentale proseguire sulla strada della formazione continua, per garantire che le nostre risorse siano sempre all’avanguardia e capaci di rispondere alle necessità di un settore in rapida evoluzione. Inoltre, è imprescindibile un maggiore coordinamento tra le istituzioni locali, le Autorità di Sistema Portuale (le più vedranno un cambio di presidenza) e le imprese per garantire che le politiche portuali siano adeguate alle sfide globali e siano in grado di sostenere la crescita delle nostre imprese portuali.

Tuttavia, se c’è un aspetto che quest’anno ci ha visti protagonisti ed orgogliosi in maniera decisiva, è il fondamentale ruolo di raccordo svolto da ANCIP per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dei porti. Questo rinnovo rappresenta un atto di assoluta tutela per tutti i lavoratori e le imprese che operano in questo settore. La sinergia tra le parti sociali e l’associazione ha permesso di ottenere un risultato che non solo migliora le condizioni di lavoro, ma rafforza il ruolo fondamentale del nostro settore all’interno dell’economia italiana.

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Il CCNL, infatti, è più che un accordo contrattuale: è un principio quasi costituzionale che stabilisce le basi per la protezione e la crescita del lavoro portuale, un lavoro che è alla base del funzionamento dei nostri porti e del nostro Paese.

Il lavoro portuale per noi non è solo una questione di forza fisica o di routine operativa; è la forza viva che anima i nostri porti, il primo ingranaggio di un sistema che muove l’economia nazionale e dà sostentamento a migliaia di famiglie. La sfida non è solo mantenere in vita questo lavoro, ma farlo crescere, renderlo parte del futuro: sostenibile, sicuro e pronto ad affrontare le nuove sfide. Il futuro del settore passa dai porti, e i porti sono fatti dai lavoratori, con il loro coraggio, la loro resilienza, la loro dedizione. Ecco perché il lavoro portuale va tutelato e valorizzato, oggi più che mai, come pilastro fondamentale per presentarsi in maniera sempre più competitiva e sostenibile.

Siamo pronti a lavorare su questi temi, forti della consapevolezza che solo attraverso la collaborazione e un dialogo costante con tutte le parti coinvolte, il nostro settore potrà continuare a crescere ed a competere a livello internazionale, noi siamo pronti.

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