Quali sono le novità previste sul CdS in materia di patenti e neopatentati? Ecco le misure sempre più stringenti messe in atto dal Ministero
Il nuovo Codice della Strada è entrato in vigore da meno di un mese, ma ha già cominciato a far discutere in lungo e in largo. Tra le più significative novità introdotte sotto grande spinta da parte del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, troviamo l’inasprimento delle sanzioni pecuniarie per punire l’eccesso di velocità, che passano da 173 a oltre 600 euro per chi supera il limite di 40 km/h, non oltre.
Ma se la violazione avviene in un centro abitato ed è considerabile recidiva, ossia già commessa nel corso dell’anno, si rischia la sospensione della patente fino a 30 giorni. La sospensione così detta ‘breve’ del tesserino che abilita alla conduzione di veicoli sarà prevista, da un massimo di 15 giorni, che potranno salire a 30 nel caso in cui si contribuisca a generare un incidente stradale, nelle situazioni di circolazione contromano, mancato rispetto della segnaletica luminosa imposta dai semafori, utilizzo di telefoni o altri dispositivi alla guida e inosservanza dell’obbligo di indossare la cintura di sicurezza.
Ulteriore stretta sul tema della guida in stato di ebbrezza. Verranno introdotti, nel caso in cui si venga trovati positivi al test, veicoli dotati di alcolock, che disporranno un blocco nell’avvio del motore, in caso di presenza di alcol nell’alito. Ma se il tasso dovesse superare addirittura gli 1,5 g/l, saranno previste anche pene detentive, oltre che sanzioni pecuniarie e la sospensione della patente fino a 2 anni.
Discorso analogo per quanto riguarda il consumo di sostanze stupefacenti. Una delle misure che ha fatto maggiormente discutere, riguarda il fatto che, indipendentemente dalla presenza di uno stato di alterazione psico-fisica, basterà che il soggetto risulti positivo al test per provocare la revoca della patente, con conseguente sospensione per tre anni.
Cosa potrebbe cambiare in merito alle patenti?
Lo stesso ministro Salvini ha evidenziato la necessità di un cambiamento in merito allo svolgimento dell’esame della patente. L’obiettivo del Ministero è di dare priorità alle competenze pratiche, superando la formula ancora strettamente legata alle domande a crocette, in favore di una prova meno schematica e che verterà maggiormente sull’esperienza al volante in strada.
In merito, il nuovo Codice della Strada non è ancora intervenuto modificando drasticamente le linee guida già esistenti, ma Salvini ha fatto comprendere quale sarà la direzione verso cui muoversi negli anni a venire. Il dogma è uno solo: preparare al meglio i futuri automobilisti. Per raggiungere tale obiettivo si renderà, probabilmente, necessaria l’introduzione di un maggior numero di guide obbligatorie su strade extraurbane, autostrade e in notturna, al fine di aumentare la consapevolezza e le abilità alla guida dei nuovi utenti della strada.
Cosa dice il nuovo CdS per i neopatentati?
Tornando a quelle che sono state le effettive modifiche riguardanti la categoria dei neopatentati, coloro che hanno conseguito la patente B non potranno condurre veicoli con rapporto peso/potenza superiore a 75 kW per un periodo di tre anni. Un importante cambiamento, se consideriamo che la soglia massima precedentemente stabilita era di 55 kW per tonnellata. Per coloro che non rispetteranno tali limitazioni, sarà comminata una sanzione pecuniaria fino a 660 euro, con rischio della sospensione della patente fino a 8 mesi.
In ambito consumo di alcol e sostanze stupefacenti sarà inalterabilmente in vigore il tasso zero, ossia tutti coloro che verranno trovati con un livello di etilometro superiori a zero, andranno in conto a pene sempre più stringenti. Per coloro che verranno sorpresi alla guida in stato di ebrezza prima del compimento dei 21 anni d’età, dovranno attendere fino ai 24 per poter ricandidarsi agli esami per l’ottenimento della patente di guida. Sono solo alcuni degli aspetti che ci aiutano a comprendere quanto l’idea del Ministro sia di procedere mediante una linea a ‘tolleranza zero’, nei confronti di coloro che commettono infrazioni.
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