“passi narranti” per dar voce all’Aspromonte

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Come può un territorio acquisire “valore” e mettere in luce le sue immense risorse, se chi lo abita per primo non ne riconosce la ricchezza? Questa è stata la domanda cruciale che ha ispirato Noemi Evoli, Guida Ufficiale del Parco Nazionale dell’Aspromonte e membro AIGAE, nella creazione del progetto Passi Narranti.

«La risposta l’ho trovata nella diffusione della conoscenza: conoscere per valorizzare». Con questo principio come guida, dal 2016 Noemi Evoli accompagna i viaggiatori alla scoperta dei tesori nascosti dell’Aspromonte. Attraverso trekking che intrecciano natura e cultura, restituisce a ogni cammino una storia, dando voce a luoghi che altrimenti resterebbero in silenzio. L’abbiamo raggiunta per conoscere da vicino il progetto.

Come è nato il progetto Passi Narranti?

Il progetto è nato dalla battaglia portata avanti qualche anno fa da un Coordinamento di Associazioni dell’Area Grecanica contro la costruzione di una centrale a carbone a Saline Joniche, nel bel mezzo di 6 SIC (siti di interesse comunitario), alle porte dell’area grecanica e a pochi km dal Parco Nazionale. Un mega impianto industriale che avrebbe minacciato l’ambiente e la vocazione turistica e agricola del territorio. Questo evento ha fatto emergere la necessità di valorizzare l’Aspromonte, sfidando i pregiudizi che descrivono questo territorio ma in generale la Calabria, come un luogo privo di attrattive e opportunità.

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Quali sono gli obiettivi principali del progetto e i risultati raggiunti?

L’obiettivo principale del progetto è di sensibilizzare in primis i calabresi stessi sulla ricchezza storica, culturale e naturale del territorio in cui vivono facendo vivere esperienze dirette, attraverso escursioni ed attività di educazione ed interpretazione culturale e ambientale.



La Calabria è stata da sempre conosciuta molto più per il turismo balneare, con Passi Narranti abbiamo fatto conoscere l’Aspromonte, le aree interne e i tanti piccoli tesori nascosti e sconosciuti non solo ai visitatori provenienti da fuori regione, ma anche ai calabresi. Attraverso attività di sensibilizzazione, abbiamo contribuito a diffondere la consapevolezza dell’importanza di un turismo responsabile, capace di ridurre l’impatto ambientale e di sostenere la crescita economica e sociale delle comunità.

Quali percorsi di trekking consigli per esplorare l’Aspromonte durante l’inverno, e come cambia l’esperienza rispetto ad altre stagioni?

Una delle caratteristiche più affascinanti dell’Aspromonte è che offre opportunità di escursioni e attività all’aperto tutto l’anno. Ogni stagione è ideale per vivere esperienze uniche, spostandosi di pochi chilometri dalle quote più basse all’alto Aspromonte, e da un versante all’altro del massiccio aspromontano.


PER APPROFONDIRE: Una guida all’Aspromonte “misterioso”


L’inverno in Aspromonte non è un limite, ma un valore aggiunto. È un buon periodo per fare trekking o cammini a quote più basse, tra i borghi dell’area grecanica o gli spettacolari paesaggi della Locride, oppure sui terrazzi marini dell’area tirrenica. Inoltre, è possibile praticare ciaspolate sui sentieri tra i boschi di Gambarie con l’arrivo della neve.

In che modo i trekking che organizzi aiutano i visitatori a connettersi con il patrimonio dell’Aspromonte?

Ogni escursione è pensata per andare oltre la semplice attività fisica, trasformandosi in un’esperienza che intreccia la bellezza dei paesaggi con la narrazione dei luoghi, degli ambienti naturali, della storia, delle tradizioni. Ogni “viaggio” è unico, alternando momenti di narrazione e condivisione a pause di silenzio per ascoltare i luoghi e meditare, sempre nel rispetto dell’ambiente. Attraversiamo borghi abbandonati, raccontando miti e leggende, e facciamo esperienza diretta con gli ultimi parlanti della lingua greco-calabra, coinvolgendo gli abitanti e le loro tradizioni. Insegniamo a riconoscere i segni degli animali, la natura delle piante e a rispettare la biodiversità. Promuoviamo anche il paesaggio geologico dell’Aspromonte, recentemente riconosciuto dall’Unesco, attraverso visite ai geositi. In estate, organizziamo cammini notturni con letture e osservazioni del cielo stellato, immergendo ogni partecipante nel tempo lento della terra aspromontana, lontano dalla frenesia quotidiana.

Trovi sia cambiata l’esperienza del viaggiatore? Se sì, come?

Oggi i viaggiatori cercano esperienze autentiche, sostenibili e rispettose dell’ambiente e delle comunità locali. Sono più consapevoli nelle loro scelte, preferendo mezzi di trasporto a basso impatto (come il treno) e prediligendo esperienze che favoriscano il contatto diretto con il territorio e le sue tradizioni.

Come racconteresti l’Aspromonte a chi lo conosce solo come una destinazione di mare?

Se sei pronto a scoprire e vivere un luogo autentico, spirituale, lontano dalle folle, dai rumori, dal caos e dalla velocità, l’Aspromonte ti sorprenderà. È una terra che ti accoglie con calma, ma ti coinvolge profondamente. È un posto dove puoi perdere la concezione del tempo, dove tutto rallenta e dove si possono vivere esperienze uniche con le comunità locali e con la natura incontaminata e selvaggia. Un vero e proprio paradiso di biodiversità. Il Parco Nazionale dell’Aspromonte è una delle aree naturali più affascinanti e uniche d’Italia. La sua diversità paesaggistica, la ricchezza di flora e fauna, la presenza della cultura e della lingua greco- calabra, la sua storia millenaria e il suo patrimonio storico-archeologico diffuso lo rendono un luogo raro e prezioso.

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La solitudine delle sue montagne, il fascino dei suoi borghi antichi e la sua natura selvaggia sono elementi che affascinano chiunque desideri scoprire una Calabria ancora sconosciuta. Un Parco che è tanto un rifugio naturale quanto un patrimonio culturale, pronto a svelarsi a chi sa ascoltare il suo silenzio e le sue storie.





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