L’AQUILA – “Grazie alla grande mobilitazione di associazioni, sindacati, oggi in Consiglio regionale è passata la nostra richiesta di coprire tutte le domande pervenute per il 2024: una battaglia di civiltà che ci ha visto accanto a tutti i soggetti interessati a un provvedimento che non aveva avuto copertura fino a ora”.
A dichiararlo, dopo una giornata di proteste, il segretario regionale, il capogruppo e i consiglieri regionali del Pd che hanno portato in aula le istanze di tantissime famiglie abruzzesi.
Oggi, fuori palazzo dell’Emiciclo all’Aquila, in occasione del Consiglio regionale, i disabili in carrozzina, insieme alla Cgil, si erano incatenati annunciando lo sciopero della fame e della sete nel caso in cui la Regione Abruzzo non avesse trovato nelle pieghe del bilancio 3 milioni di euro mancanti sui 6 milioni complessivi per soddisfare tutte le domande della Vita indipendente, ovvero la norma che assicura un assegno mensile dai 600 a 1.200 euro a seconda del livello di disabilità, necessarie a queste persone per poter avere una vita autonoma, poter proseguire gli studi, godere di un effettiva inclusione sociale.
In una nota l’assessore regionale alle Politiche Sociali Roberto Santangelo commenta: “Anche quest’anno si darà copertura integrale alla graduatoria di Vita indipendente. Grazie all’impegno della Giunta Marsilio tutti coloro che hanno presentato domanda riceveranno i benefici”.
“Il lavoro svolto dal presidente Marco Marsilio ha moltiplicato per dieci i contributi erogati e le persone assistite. Si è quindi passati da 2.170.000 euro erogati durante la legislatura 2015-2018 ai 12 milioni 373 mila euro della prima legislatura Marsilio, a cui si aggiungono i 5.946.600 euro per il 2024, che consentiranno la totale copertura delle istanze, che sono state 680 contro le 66 che copriva la giunta di centrosinistra”.
“Sicuramente una buona notizia – commenta il segretario regionale Daniele Marinelli, con il capogruppo Silvio Paolucci e i consiglieri Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Sandro Mariani, Antonio Di Marco e Dino Pepe – . Questo ravvedimento da parte del Governo regionale certifica la forza di una presenza a fianco di soggetti che erano stati dimenticati e che da gennaio aspettavano questi importanti sostegni che consentiranno loro una vita meno segnata e con più diritti”.
“Va dato atto alla tenacia di tutti quanti coloro che si sono mobilitati affinché la richiesta venisse accolta, per noi è motivo di grande soddisfazione che la graduatoria con tutti gli aventi diritti riceverà piena copertura. Un risultato che unisce tante forze e una proposta che ha convinto tutti i consiglieri regionali, non solo quelli proponenti”.
Affermano il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e il responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilità, Claudio Ferrante:”La nostra mobilitazione ha dato i risultati sperati. Sono stati trovati i fondi per finanziare tutte le 680 domande relative ai progetti di Vita indipendente. Cioè ulteriori 3 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere ai due milioni già promessi e agli 850mila euro già stanziati. Tra tante spese che ci sono in fase di bilancio, dimenticarsi dei disabili era davvero una cosa ignobile e la politica, finalmente, lo ha compreso”.
“Dispiace che, su un tema tanto delicato – aggiungono – si debba arrivare a forme clamorose di protesta. I disabili sono stati costretti a manifestare in un periodo di festività, viaggiando e sfidando il freddo e il maltempo. La questione, comunque, si è risolta. Ringraziamo l’assessore Roberto Santangelo e i consiglieri che si sono impegnati per questo risultato. I tre milioni verranno stanziati grazie ad un emendamento alla manovra di bilancio”.
“La Cgil ha da tempo chiesto di rendere strutturale la programmazione per la Vita indipendente e sembra che ora si andrà in questa direzione. Nel corso dell’incontro, infatti, ci è stato ribadito che questo è l’ultimo anno in cui è stato necessario reperire le risorse nell’ambito del bilancio regionale, perché per il quadriennio 2025-2028 ci sarà una programmazione ad hoc sfruttando fondi europei”.
“Una soluzione – concludono Ranieri e Ferrante – che accogliamo favorevolmente, dato che non è possibile che ogni volta, alla fine dell’anno, dobbiamo mobilitarci a causa della mancanza di risorse”.
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