Scuola, piano accorpamenti in Campania: «Più istituti tecnici»

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La Regione Campania ha definito il piano di dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2025/2026. Manca l’ultimo passaggio in Giunta regionale ma è lampante che a Palazzo Santa Lucia sia stata seguita la linea di tagliare un numero inferiore di istituzioni scolastiche rispetto a quello chiesto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Questo perché il Mim, avendo sottostimato di quasi 25mila unità gli studenti campani, ha di conseguenza ridotto il numero di scuole.

Infatti, le autonomie scolastiche, e di conseguenza il numero di dirigenti scolastici e amministrativi, sono stabilite sulla base della platea studentesca. Dopo la doppia vittoria al Tar, che ha imposto al Ministero di ricalcolare il numero di autonomie in Campania, si è proceduto tenendo conto degli studenti reali e quindi le 28 scuole da accorpare, a cui aggiungerne altre 21 salvate in extremis l’anno scorso con il decreto Milleproroghe, ce ne saranno soltanto 18: sette accorpamenti nel casertano, dieci tra Napoli e provincia e uno nel salernitano. Nel documento, però, ci sono anche molti ampliamenti dell’offerta formativa con l’attivazione di nuovi settori per molti istituti tecnici campani, ma anche per i licei, tra cui l’attesa opzione Liceo Sportivo al Seneca di Bacoli e il Liceo delle Scienze Umane al Pansini.

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Durante le riunioni per i tagli, sono state considerate le scuole sottodimensionate (cioè con un numero basso di iscritti secondo vecchi parametri) o dimensionate per la legge di bilancio ma anche i fabbisogni territoriali. Sulle scelte di alcuni accorpamenti ha pesato anche il fatto che da uno o più anni ci siano state reggenze e quelle con dirigenti che andranno in pensione. Dopo il bagno di sangue dello scorso anno (43 accorpamenti) a Napoli e provincia, quest’anno ce ne saranno solo dieci: otto nella provincia e due nel capoluogo. A Napoli sarà eseguita la fusione tra il Circolo didattico Scherillo e la scuola media Pirandello-Svevo a Soccavo; e l’accorpamento tra la scuola media Poerio e il Circolo didattico Riviera-Maria Cristina di Savoia al Corso Vittorio Emanuele. A Procida sarà creato l’Istituto omnicomprensivo accorpando l’Istituto comprensivo Capraro all’Istituto Superiore Statale Caracciolo-Da Procida; a Massa Lubrense accorpamento tra IC Bozzaotra e IC Pulcarelli-Pastena; a Forio sarà eseguito lo scorporo tra i plessi Serrara Fontana dall’IC Don Avallone e un accorpamento all’IC Sant’Anna Baldino-Barano; a Pompei ci sarà una riorganizzazione della rete scolastica comunale che vede l’IC Maiuri accorpare i plessi di infanzia e primaria degli IC Pontenuovo, Celentano, Della Corte, poi il Pompei 1 accorpa il plesso scuola media dal Della Corte e cede il plesso Via Nolana al Celentano; a Brusciano il Circolo didattico Capoluogo accorpa i plessi di Castello di Cisterna dall’IC Falcone-Paciano di Pomigliano d’Arco; a Cicciano l’IC Bovio-Pontillo Pascoli accorpa i plessi di Camposano dall’IC Visciano-Caposano.

Le novità 

A Napoli ci saranno anche numerose variazioni della rete scolastica tra cui l’assegnazioni degli spazi del Rossini all’IC Madonna Assunta di Bagnoli, che finalmente ora potrà ampliare il numero di classi, e il Circolo didattico Alighieri che diventa Istituto Comprensivo offrendo così anche la scuola media. Ben 26 i provvedimenti di ampliamento dell’offerta formativa tra cui il Pansini che non sarà più solo liceo classico ma anche delle Scienze Umane, che prova così a compensare la forte emorragia di iscritti, più che dimezzati in un anno: appena 69 quest’anno, mentre nel 2023/24 erano 152. Il liceo Morante di Scampia attiva l’indirizzo Coreutico e il Cuoco-Campanella attiva Scienze umane opzione Economico sociale. Sempre a Napoli, all’IIS Casanova si attiva l’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, al Della Porta-Porzio-Colosimo l’indirizzo Enogastronomia e Ospitalità alberghiera, al Duca degli Abruzzi l’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica, all’ITT Giordani-Striano ci sarà anche l’opzione Meccanica, Meccatronica ed Energia.

In Campania arrivano anche quattro licei del Made in Italy: all’IS Seniore di Castellammare, al Mangino di Pagani, al Bonaventura-Rescigno di Roccapiemonte e all’Amaldi-Nievo di Santa Maria Capua Vetere. All’IIS Ferrari di Castellammare e all’IIS di Pozzuoli arriva l’indirizzo Odontotecnico.





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