L’AQUILA – “Non c’è il logo della Regione Abruzzo, che pure ha finanziato l’evento, nella lettera di invito al Premio Pigro di Teramo, ma campeggia però un maialino…”.
Con questa argomentazione, evidenziata da un indignato assessore ai Trasporti, Umberto D’Annuntiis, di Fdi, è stato cancellato oggi in Consiglio regionale il finanziamento regionale di 25.000 euro alla manifestazione teramana dedicata al grande cantautore. Decisione letta come una punizione al sindaco di centrosinistra di Teramo, Gianguido D’Alberto. Il logo del maialino, per la cronaca, era quello dell’evento, preso da uno dei dischi più popolari del grande cantautore.
La norma era contenuta in una delle modifiche alle leggi regionali approvate in avvio dei lavori, molte di carattere tecnico, prima della discussione Documento di economia e finanza (Defr), che illustra le strategie e i programmi da realizzare nei prossimi anni.
Molto probabile, ma non detto, il rinvio delle misure più pesanti e attese, ovvero il Milleproroghe, la Legge di stabilità e il Bilancio di previsione 2025-2027.
Con la ripresa del Consiglio sono stati approvati alcuni debiti fuori bilancio riguardanti in particolare: il trasporto pubblico scolastico aggiuntivo, a seguito dell’emergenza Covid; il pagamento di fatture legate a percorsi svolti di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP); in favore della Regione Toscana, per il servizio reso per la gestione biennale condivisa del servizio in comodato d’uso della piattaforma relativa all’Anagrafe Regionale dell’Edilizia Scolastica (ARES 2.0); e della società Engineering Ingegneria Informatica spa – Dipartimento Sanità (DPF). I progetti di legge, sono stati approvati con il voto della maggioranza.
Aspetto che ha del clamoroso è che a votare a favore della cancellazione dei fondi al Premio Pigro, anche parte della minoranza a cominciare dal professor Luciano D’Amico, che pure è ex rettore dell’Università di Teramo, come pure nel Pd si è astenuto Sandro Mariani, ma “per protesta”, e l’aquilano Pierpaolo Pietrucci. E in ordine sparso ha votato anche la maggioranza con il consigliere di Fdi, Paolo Gatti, teramano, convintamente a favore della cancellazione, contrari invece per Fi il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e il capogruppo della Lega, presidente della prima commissione bilancio, Vincenzo D’Incecco.
A difendere a spada tratta il finanziamento è stato invece il consigliere di Abruzzo insieme ex vicesindaco di Teramo, Giovanni Cavallari.
Gatti nel suo intervento ha detto che “Ivan Graziani è una figura importante, non solo abruzzese ma nazionale e internazionale, ed anche il Premio Pigro è una cosa importante. Ma il tema è un altro, è la sciatteria di chi manda gli inviti, e non fa neanche la fatica di mettere il logo della Regione Abruzzo che finanzia per 25.000 l’evento. Ora ci sarà ovviamente tempo e modo di riflettere per tutti, soprattutto per chi dimentica di mettere loghi”.
Furioso il solitamente compassato Cavallari: “quello che è accaduto è gravissimo, il Premio Pigro è contemplato da una legge regionale votata all’unanimità nella passata legislatura, presentata dall’assessore Pietro Quaresimale, ed oggi viene privata delle risorse perché semplicemente D’Annuntiis ha ricevuto un invito nel quale lui sostiene che non c’è il logo della Regione, che può essere accaduto per un banale svista della segreteria politica del sindaco D’Alberto. Questa è una punizione politica a Teramo, ad un bacino elettorale del centro-sinistra, che deve essere in tutti i modi affossata”.
Duro anche il teramano dei dem Dino Pepe, “per considerazioni risibili abbiamo perso l’occasione di contribuire a questo evento importante, e mi spiace la confusione , chiedo scusa a nome di questo consiglio chi organizza questo evento, e alla famiglia di Ivan Graziani, a cominciare dalla moglie. Abbiamo dato soldi eventi di tutti i generi, compresi quelli dedicati ai cartoni animati”.
Aquila, 28 dicembre – La seduta ordinaria del Consiglio regionale si è aperta con l’avviso del presidente Lorenzo Sospiri, che ha comunicato la volontà dei Capigruppo e della Giunta regionale di incontrare una delegazione di cittadini e rappresentanti sindacali che manifestavano per chiedere il finanziamento integrale della graduatoria per i progetti di Vita indipendente. Seduta sospesa e navata dell’Emiciclo aperta ai manifestanti, per ospitare un momento di ascolto con gli assessori al sociale, Santangelo, e al bilancio, Quaglieri.
E’ stata poi votata a maggioranza, la proposta normativa che introduce modifiche finanziarie ad alcune leggi regionali vigenti.
Nello specifico si prevedono le dotazioni finanziarie in favore dell’Agenzia regionale per la Protezione civile, fondi prima gestiti dal Dipartimento della Giunta. Gli oneri sono quantificati in 65mila mila euro, per ciascuna annualità del triennio 2024/2026. Nell’ambito dello stesso progetto di legge, è stato riconosciuto con il voto della maggioranza, il debito fuori bilancio relativo al compenso spettante per due percorsi di formazione professionale.
Ulteriori modifiche riguardanti “Disposizioni in materia sociale, sanitaria, di attività produttive, trasporti, politiche della montagna, cultura, di natura istituzionale, ordinamentale e finanziaria” adeguano, inoltre, alcuni stanziamenti alla Legge di stabilità regionale 2024.
La “Disciplina del sistema culturale regionale” è stata modificata per finalizzare le risorse disponibili, quantificate per il 2024 in 327mila euro, per rifinanziare, rispettivamente per 150mila euro, il Festival Dannunziano e l’adesione della Regione Abruzzo ai progetti di sostegno della candidatura della Transumanza all’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale culturale dell’Unesco; mentre i restanti 27mila euro, finanzieranno “eventi, attività ed iniziative organizzate dalle scuole abruzzesi in memoria dell’Olocausto e delle vittime delle Foibe, ivi incluse le visite nei luoghi della memoria”.
Infine, con un emendamento introdotto nel corso della seduta, si proroga l’efficacia del Piano Sociale Regionale 2022-2024 “confermando tutti i contenuti, gli indirizzi ed i vincoli ivi presenti, fino all’approvazione del nuovo Piano Sociale Regionale”, ciò al fine “di garantire la continuità del sistema di interventi e servizi sociali attuati attraverso la programmazione dei Piani Distrettuali Sociali”.
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