lei dona 200mila euro, l’associazione ritira la querela

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Milano, 28 dicembre 2024 – Un accordo con il Codacons potrebbe salvare Chiara Ferragni dal rinvio a giudizio e dal processo per truffa aggravata. È di oggi la notizia che l’imprenditrice digitale, finita al centro di una bufera mediatica e giudiziaria (poi anche familiare) donerà 200.000 euro a favore di un ente dedicato al supporto delle donne vittime di violenza.

È quanto prevede l’accordo raggiunto, appunto, tra l’influencer, il Codacons e l’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi “per porre fine a ogni reciproca contestazione e per favorire, più in generale, la distensione dei rispettivi rapporti” nell’ambito del caso pandoro Balocco e uova Dolci Preziosi, per il quale le due associazioni l’avevano querelata per truffa. 

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Era stato il loro ricorso al Garante della concorrenza nel 2021 a dare il via a un procedimento che ha portato a una sanzione per pubblicità ingannevole di un milione di euro nei confronti di due società dell’influencer e di altri 400 mila per la Balocco.

Perfezionato dagli avvocati Marcello Bana e Giuseppe Iannaccone (per Ferragni), e Carlo Rienzi, presidente dell’associazione di consumatori, questo accordo apre la strada a una soluzione giudiziaria favorevole all’imprenditrice digitale. Il Codacons infatti dovrebbe ritirare le querele e questo potrebbe spingere la procura di Milano a riconsiderare le accuse a Ferragni. 

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I contenuti dell’accordo sono contenuti in una nota congiunta Ferragni-Codacons. “L’accordo segna la duplice volontà delle parti, da un lato, di chiudere le pregresse vertenze e, dall’altro lato, di guardare positivamente al futuro, instaurando un clima di collaborazione e rispetto con l’obiettivo di favorire iniziative concrete e un dialogo costruttivo su temi sociali di comune interesse”. 

Chiara Ferragni, prosegue la nota, “verserà di una somma di denaro destinata al risarcimento dei consumatori rappresentati dal Codacons e dall’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi che avevano acquistato il pandoro “Pink Christmas”” più il rimborso delle spese legali sostenute dalle due associazioni procedimenti giudiziari; dall’altro farà una donazione da “200mila euro a favore di un ente scelto d’intesa da Chiara Ferragni e il Codacons, con preferenza accordata ad iniziative che supportino le donne vittime di violenza”.

Un tema questo sul quale il Codacons “sta realizzando il progetto “Oltre il Silenzio” per assistere e supportare le vittime di violenza di genere e che si concluderà con un importante evento nazionale cui parteciperà anche la stessa Chiara Ferragni”. L’accordo “è di completa soddisfazione per le associazioni e per i consumatori che le stesse rappresentano, e sottolinea l’importanza della donazione concordata, che potrà essere di concreto aiuto alle donne più fragili”. 

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La mossa dell’imprenditrice potrebbe avere anche qualche riflesso sulle determinazioni della Procura di Milano, che deve decidere se rinviare a giudizio o meno l’influencer e i suoi coindagati con citazione diretta o chiedere l’archiviazione dell’indagine chiusa lo scorso ottobre. Indagine, nata da una serie di denunce del Codacons in tutta Italia, e che riguarda, oltre Chiara Ferragni, anche il suo ex collaboratore, Fabio Damato, Alessandra Balocco, amministratore delegato dell’azienda piemontese, e Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-ID. A parte Damato, tutti, tramite i loro legali hanno depositato una memoria difensiva.

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In particolare i legali della influencer, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, nella loro memoria hanno ribadito che la loro assistita non ha commesso alcuna truffa e ha già chiuso il fronte amministrativo ed effettuato versamenti, nel frattempo, all’ospedale Regina Margherita di Torino e all’associazione “Bambini delle fate”. Per i due difensori la “vicenda non ha alcuna rilevanza penale e i profili controversi sono già stati affrontati e risolti” davanti all’Autorità garante della concorrenza e del mercato. 



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