da Danilo a Raspadori e Tomori, in vendita gli esuberi di lusso

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ROMA Mancano solo cinque giorni all’apertura del mercato ma le grandi manovre sono iniziate da tempo, soprattutto ai vertici. Se in Premier addirittura Guardiola pretende degli acquisti di grande livello per affrontare il tracollo imprevedibile del City, in serie A ci sono tantissime big che cercano i ritocchi giusti per non perdere il posto in Champions o, addirittura, per dare l’assalto allo scudetto. Solo Atalanta e Inter restano in posizione di attesa, perché Gasperini ha una rosa senza difetti e perché Inzaghi, come sempre, deve accettare le leggi di bilancio del club, che non prevedono spese nel mese di gennaio. Il tema che emerge in questi giorni è diverso rispetto agli anni precedenti: molti vogliono liberarsi di giocatori-bandiera o, comunque, di grandi protagonisti del passato, anche di giovane età, ma non più ritenuti indispensabili alla causa dai nuovi allenatori. E non ci vuole molto per arrivare ai nomi. I principali? Danilo, che alla Juve era il capitano indiscusso di Allegri, oppure Tomori, che con Pioli in rossonero era stato uno dei grandi protagonisti dello scudetto che non era stato messo in preventivo neanche dalla società. E ancora: Lorenzo Pellegrini, in disgrazia con la Roma e pronto a cambiare aria se arriveranno offerte di prestigio, oppure Giacomo Raspadori, dodicesimo uomo per lo scudetto napoletano di Luciano Spalletti e oggi a fatica preso in considerazione da Conte anche solo per i minuti finali, possibilmente a partita già decisa. Il tema dell’epurazione lo aveva inaugurato in serie A, come spesso accade da anni, Claudio Lotito, il presidente della Lazio che non ha avuto paura in estate di liberarsi in un colpo solo di Felipe, Immobile e Luis Alberto dopo che aveva spedito l’anno precedente Milinkovic in Arabia. E allora figuriamoci se la Juve può spaventarsi davanti alle pretese di Thiago Motta, che vuole tagliare Danilo, il vecchio e indiscusso capitano, e il giovane Fagioli, ritenuto da Spalletti, alla vigilia degli Europei in Germania, «un giocatore unico per il panorama del calcio italiano». Così sul difensore brasiliano, a scadenza di contratto a giugno, si è buttato subito Antonio Conte che a Napoli, come in precedenza alla Juve e all’Inter, predilige i giocatori già pronti ed esperti. Il tecnico pugliese ha capito che ci sono margini per arrivare allo scudetto e uno come Danilo può diventare un sostituto di livello superiore rispetto a Juan Jesus e a Marin. In ballo c’è uno scambio con Raspadori, cioè un altro scarto di questa serie A sorprendente: tre sole presenze da titolare in campionato, anche per restare in Nazionale l’attaccante ha chiesto la cessione. Scambio possibile come è possibile che al Maradona vada Fagioli con Danilo o al posto di Danilo se il brasiliano finisse in Arabia, all’Al-Nasr, da Stefano Pioli. L’ex tecnico rossonero punta un difensore centrale e per questo sta monitorando anche la situazione di Tomori, colonna del suo scudetto rossonero, scavalcato da Gabbia e Thiaw da quando in panchina è arrivato Fonseca. Il portoghese si era liberato anche di Kalulu che alla Juve è diventato… il nuovo Danilo: sempre titolare e uno dei pochi indispensabili per Thiago Motta, adesso è rimpianto dai tifosi milanisti che non vorrebbero vedere anche Tomori in bianconero. Dal 6 ottobre l’inglese non gioca più titolare: ha pagato gli errori commessi contro la Fiorentina e Fonseca lo utilizza quasi sempre in Champions. Al suo posto il Milan ha puntato Cristhian Mosquera, giovane centrale (2004) del Valencia, il cui tesseramento sarebbe libero a gennaio in quanto Under 22 senza necessità di un “taglio” in rosa. Un’altra colonna che sta per lasciare il nostro campionato è l’argentino Martinez Quarta, destinato a tornare al River Plate dopo anni in cui ha fatto il capitano della Fiorentina e anche il bomber: solo in questa stagione il centrale ha segnato 4 gol, considerando anche le coppe, pur giocando pochissimo con Palladino. Al suo posto sbarcherà il 2 gennaio un altro argentino, che si svincolerà il 31 dal Boca: si tratta di Nicolas Valentini, 23 anni e promessa del calcio sudamericano. Non è proprio più il tempo di sventolare le vecchie bandiere.

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Alberto Dalla Palma

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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