Stagione 2024 – L’anno complicato della Red Bull


Il 2024 è stato piuttosto complicato per la Red Bull, Verstappen ha vinto il titolo piloti mentre il team ha perso nei costruttori: ecco la stagione del team di Milton Keynes.

La stagione 2024 di F1 si è mostrata difficile per la Red Bull a partire dallo scandalo di inizio anno. Christian Horner – TP Red Bull – è stato accusato di aver avuto comportamenti inopportuni con una dipendente del team. Successivamente, dopo che il caso è stato esaminato e giudicato, è stato dichiarato innocente.

Tuttavia, questo scandalo ha reso più complicato l’inizio della stagione per il team di Milton Keynes. Inoltre, la vettura Red Bull 2024 – RB20ha avuto diversi problemi. Nella prima parte della stagione, la RB20 era la vettura più competitiva in pista. Con il passare della stagione, invece, la MCL38 – vettura McLaren – ha soffiato il posto alla vettura Red Bull, che è poi scesa anche sotto la Ferrari.

Dopo l’addio di Adrian Newey, la vettura ha iniziato a peggiorare significativamente, ma questo non ha fermato Verstappen. Infatti, l’olandese si è aggiudicato il titolo a Las Vegas con due Gran Premi ancora da disputare. Il suo compagno di squadra, Sergio Perez, ha avuto un fine stagione complicato che gli ha fruttato solo 9 punti in 8 weekend di gara. Il resto della sua stagione è stato abbastanza costante, ma sotto gli standard di un team come la Red Bull.

Anche la scuderia austriaca, però, avrebbe dovuto fare meglio. Per il 2025 servirà un cambio radicale per poter ritornare a vincere, soprattutto dato che non partono più come i favoriti. La McLaren al momento, e per tutta la seconda parte del 2024, è stata il team con la vettura migliore. La Ferrari si sta muovendo bene e si prospetta competitiva. La Red Bull potrà ancora contare sul talento del loro 4 volte campione del mondo che, di sicuro, non si farà superare facilmente, ma gli servirà una buona vettura.

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Le prestazioni della RB20

La vettura Red Bull 2024 è stata migliore della altre vetture solo ad inizio stagione e per il resto dell’anno ha cercato di mantenere il passo che gli altri dettavano. La RB20 aveva parecchi difetti. Adrian Newey non aveva mentito quando, in fase di presentazione, aveva affermato che la soddisfazione per l’ultima creatura partorita a Milton Keynes fosse buona ma non eccelsa.

Infatti, nel corso del mondiale 2024, dopo che Newey ha lasciato la squadra, il reparto tecnico è andato nelle mani di Pierre Waché e i problemi per la RB20 iniziarono.

Il telaio era troppo rigido e non assorbiva bene i colpi derivati dai “dossi” dell’asfalto perché costruito in modo particolare. Questo sbilanciava, inoltre, la piattaforma aerodinamica della monoposto. Questi sono solo alcuni dei problemi che la RB20 ha riscontrato durante l’anno.

Però Verstappen non si è fatto scoraggiare, anche se si è arrabbiato diverse volte dato che non si trovava a suo agio con la vettura. Ha combattuto fino alla fine ed è sceso solo una volta, in tutta la stagione, sotto la top 10.

Lo scandalo di Horner

Christian Horner è stato messo sotto inchiesta all’inizio di quest’anno dopo le accuse di una dipendente della Red Bull. Ad agosto però, dopo un appello dell’accusatrice, il caso Horner è arrivato ad una conclusione e l’istanza è stata respinta.

Questa situazione ha creato molte polemiche e uno scandalo per il TP Red Bull e per il team in generale.

Il team principal è stato scagionato da tutte le accuse lo scorso 28 Febbraio a seguito di un’indagine interna. L’accusa mossa dalla dipendente era di comportamento inappropriato da parte di Horner nei suoi confronti. La questione fu affidata ad un avvocato esterno che interrogò Horner e, poco dopo, il team principal della Red Bull fu scagionato.

La ex assistente personale di Horner, ovvero l’accusatrice, ha esercitato il diritto di presentare ricorso contro il verdetto con la procedura gestita da un altro avvocato indipendente. Il team principal britannico ha vinto anche l’appello presentato dalla dipendente, che è stata prima sospesa e poi sollevata dall’incarico una volta chiuso il caso.

La situazione del team dopo il caso Horner

Tutta questa situazione ha creato disagio sia all’esterno che all’interno del team. Dopo lo scandalo, durante l’anno, molti personaggi importanti per la squadra hanno lasciato la loro posizioni e sono approdati in altre scuderie. La Red Bull ha, quindi, vissuto un anno difficile non solo a livello di prestazione della vettura, ma anche a livello di atmosfera nel team.

In ogni caso, per una buona parte dell’anno sono stati i primi nel campionato piloti e in quello costruttori. Dopo la pausa estiva, la McLaren è migliorata molto e la Ferrari ha seguito. La loro posizione nel campionato costruttori è migliorata, facendogli superare anche la Red Bull. Infine, la McLaren ha vinto il titolo costruttori e la Ferrari ha concluso in seconda posizione, subito sopra la Red Bull.

Il titolo piloti, però, è rimasto nelle mani di Max Verstappen che non si è fatto condizionare troppo da tutti i problemi che stava affrontando il team. Ha vinto per la quarta volta consecutiva il campionato anche senza la vettura più veloce in pista.

Il campione olandese, durante la passata stagione, ha sempre preferito non invischiarsi nelle polemiche legate al caso Horner. Si è concentrato nel cercare di pensare esclusivamente al bene della scuderia e non alle voci che circolavano. Il 4 volte campione del mondo si è congratulato, inoltre, con il TP Red Bull per come ha saputo tenere in piedi la squadra e ha affermato che alla fine di questa battaglia il team è ancora più forte e coeso.

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La prima parte della stagione per la Red Bull

Anche se c’è stato lo scandalo di Horner, la stagione 2024 è iniziata bene per la Red Bull con due doppiette nei primi due appuntamenti dell’anno. Successivamente, in Australia Verstappen ha concluso in 19esima posizione mentre Perez in quinta – è stata l’unica volta in cui il messicano ha concluso davanti al compagno di squadra nel 2024.

Dopo quattro giri sul circuito di Melbourne, Verstappen si è dovuto ritirare a causa di un problema al freno posteriore destro che ha fatto uscire molto fumo dalla sua RB20. Per lui è stata la fine di una striscia di vittorie che durava da 9 gare, l’ultima volta che l’olandese non è riuscito a concludere una gara era stato due anni prima.

In Giappone e in Cina Verstappen è tornato alla vittoria, mentre Perez ha concluso in seconda e terza posizione. Di nuovo un buon risultato per il team austriaco a Miami con l’olandese al secondo posto e il messicano in quarta posizione. Ad Imola Verstappen ha occupato nuovamente il gradino più alto del podio, mentre il pilota n.11 ha concluso la gara in ottava posizione.

A Monaco, il 4 volte campione del mondo ha concluso in sesta posizione, mentre il compagno si è dovuto ritirare e si è classificato 18esimo. In Canada, Verstappen vince e il messicano si è dovuto ritirare nuovamente classificandosi ancora una volta 18esimo. Nel principato, il DNF (Do not finish, o NT “non terminato”) di Perez è stato causato da un incidente con Magnussen nei primi giri di gara, mentre in Canada è uscito di pista e ha danneggiato l’ala posteriore.

Il messicano arriva in Spagna con una penalità di tre posizioni per essere rimasto in pista a Melbourne con l’ala posteriore danneggiata, ha concluso la gara in ottava posizione. Nel mentre, il campione olandese ha vinto la gara. In Austria concludono la gara in quinta e settima posizione, rispettivamente Verstappen – a causa dell’incidente con Norris – e Perez.

A Silverstone il pilota n.1 torna sul podio – secondo posto – mentre per il messicano è un’altra gara difficile che conclude in 17esima posizione. La qualifica in Gran Bretagna non era andata bene per Perez di nuovo e, in più, è partito dalla pit-lane per aver montato una nuova PU.

In Ungheria e Belgio Verstappen conclude la prima parte della stagione con un quinto e quarto posto, mentre il messicano ha preso due settime posizioni.

Prima della pausa estiva la Red Bull aveva in totale 408 punti ed era prima nei costruttori davanti a McLaren – 366 punti – e Ferrari – 345 punti. Nei piloti Verstappen aveva 277 punti – prima posizione – mentre Perez 131 punti – settima posizione.

La seconda parte della stagione per la Red Bull

Dopo la pausa estiva c’è stato il GP d’olanda, sul circuito di Zandvoort, dove il campione in carica è arrivato secondo e Perez sesto. A Monza, per il GP d’Italia, entrambe le RB20 sono fuori dalla top 5 – Verstappen sesto e il compagno ottavo.

Quinto posto a Baku per l’olandese, mentre Perez ha un altro DNF per un incidente con Sainz al 50 giro di 51. Singapore, Austin e Messico vedono due podi di Verstappensecondo e terzo – e un sesto posto. Il messicano ha concluso in decima, settima e 17esima posizione rispettivamente.

In Brasile il campione olandese vince nuovamente, mentre Perez finisce poco fuori dai punti – 11esima posizione. A Las Vegas Verstappen si conferma 4 volte campione del mondo e conclude il GP al quinto posto, mentre Perez torna nella top 10.

In Qatar c’è l’ultima vittoria dell’anno per Verstappen. Il messicano, invece, non conclude la gara per un problema con la vettura che gli fa prima perdere il controllo e poi ferma la monoposto. Con l’ultima gara dell’anno, Perez ha anche l’ultimo DNF del 2024 per lui a causa dopo un contatto al primo giro con Bottas. Verstappen prende il sesto posto e conclude la stagione con 437 punti.

La Red Bull finisce l’anno con il terzo posto nei costruttori – 589 punti – dietro a Ferrari – 652 punti – e McLaren 666 punti. Perez conclude con 152 punti in ottava posizione e, infine, dopo qualche giorno, saluta la Red Bull. Nel 2025, infatti, sarà sostituito da Liam Lawson.


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Immagine copertina: GPblog.com





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