Finisce tra i fischi del Ferraris l’ennesimo esame di maturità fallito da questa Sampdoria che è una delle più brutte della sua storia. Anche la matricola Carrarese esce imbattuta nonostante un secondo tempo giocato in inferiorità numerica ed i blucerchiati rimandano l’appuntamento con una vittoria che manca dal 27 ottobre, quando sconfissero il Mantova. Solo due le vittorie in nove uscite casalinghe ed una classifica che piange, venti punti dopo il girone d’andata, con sole quattro formazioni alle spalle e l’ultimo posto condiviso da Sudtirol e Cosenza (con i silani che potrebbero riavere i quattro punti di penalizzazione) lontano tre punti. In una classifica molto corta il settimo posto è a soli quattro punti ma vista la squadra attuale bisogna assolutamente pensare a mettere fieno in cascina per evitare le piazze che conducono alla Lega Pro. Pensare che questo gruppo costruito per lottare al vertice possa ambire alla parte sinistra della classifica in questo momento è pura utopia, nel mercato di gennaio occorreranno almeno quattro innesti importanti per dare un’identità diversa ad un undici che anche contro la modesta formazione toscana ha denotato i suoi limiti. Una Samp lenta, monocorde, priva di idee, impaurita, con giocatori che non sanno prendersi iniziative e si limitano al compitino, con Coda e Tutino per motivi diversi impalpabili ed imprecisi sotto rete, con gli invocati Kasami , Pedrola e Borini che, subentrati nella ripresa, hanno mostrato tutti i loro limiti di condizione fisica, esterni come De Paoli e Barreca che sembrano calciatori alle prime armi e con i soli Yepes, Akinsamiro e soprattutto Meulensteen capaci di guadagnarsi la sufficienza, al pari di Veroli che, al netto di alcuni errori in fase difensiva, ha avuto il merito di realizzare la rete del pari.
Tutto questo, ripeto, contro una Carrarese che si è rivelata squadra piuttosto modesta e che, andata subito in vantaggio per una dormita collettiva dei blucerchiati, non ha saputo mai approfittare, specie nel primo tempo ed ancora in parità numerica, della serataccia dei doriani per poi giocare una ripresa ancor più nel fortino davanti a Bleve una volta rimasti in dieci e comunque meritando la divisione della posta al triplice fischio di Prontera.
Semplici cambia nuovamente la Samp, Veroli completa il terzetto difensivo, Barreca gioca a sinistra al posto di Ioannou ed il centrocampo viene rivoluzionato in toto, con Yepes affiancato da capitan Vieira ed Akinsamiro. Prima del via la gradinata Sud omaggia con uno splendido ricordo Simona Colombino, grande tifosa dei Fedelissimi scomparsa nel lontano 2002, mai dimenticata da chi l’ha conosciuta.
Ma l’approccio è da brividi e dopo un paio di palloni persi per mancanza della giusta cattiveria agonistica, dopo quattro giri di lancette passano gli ospiti: sulla rimessa laterale la dormita è collettiva e chiama in causa l’intero pacchetto arretrato, l’appoggio di Zuelli permette a Finotto di far sfilare la sfera, farsi gioco di un dilettantesco Riccio ed infilare con un tocco morbido sul palo lungo Ghidotti.
La Samp si riversa nella metà campo ospite ma la prima frazione sarà uno sterile tentativo di scardinare la porta avversaria, con Tutino che al 13’ toglie di testa la sfera dalla disponibilità di Meulensteen su imbeccata di Akinsamiro; l’olandese è l’unico ad eccellere in una squadra dove ognuno sembra giocare per conto suo, la Carrarese tutta sotto la linea della palla non fatica a rintuzzare le sterili manovre avversarie, due tentativi di De Paoli e Meulensteen vengono murati davanti a Bleve ed al 37’ il destro di Coda è alto dal limite così come quello di Venuti quattro minuti dopo, con l’ex leccese entrato pochi minuti prima al posto dell’infortunato De Paoli.
Il tempo si chiude con gli apuani che si rendono pericolosi trovando un varco sulla sinistra con il tiro di Zanon rimpallato ma con la segnalazione di una precedente posizione di fuorigioco ed il tempo si chiude con i fischi che accompagnano la sconcertante prestazione dei padroni di casa.
Inizia la ripresa e dopo tre minuti è doppiamente protagonista Bleve, che si oppone al destro da dentro l’area di Vieira, il tap-in di Coda sottomisura sembra vincente ma ancora l’estremo apuano si immola con il corpo, con il centravanti che avrebbe potuto fare meglio. Passa un minuto ed il bomber sfugge a Illanes che con un tocco di mano impedisce al numero nove di presentarsi davanti a Bleve, Prontera fa proseguire ma richiamato al Var decide per la giusta espulsione del difensore ospite, con la conseguente punizione di Coda ribattuta dalla barriera. Gli ospiti, che avevano sostituito ad inizio ripresa Cerri con Shpendi, mandano in campo Capezzi e Coppolaro per Zuelli e Finotto e rinserrano ulteriormente le file, con Tutino che ancora al 13’ va a disturbare sottomisura Meulensteen e cestina una clamorosa occasione ad un metro dalla porta avversaria. Semplici attinge alla panchina, entrano Kasami e Pedrola per Vieira e Barreca ed al 22’ arriva il pareggio: su corner conquistato e calciato da destra da Venuti si crea una mischia risolta dal destro di controbalzo di Veroli che si infila sotto l’incrocio di Bleve. Sfila alto poco dopo un colpo di testa di Coppolaro sul corner di Cicconi, pur in inferiorità numerica la squadra ospite esce dalla propria metà campo con manovre in velocità che impensieriscono una Samp sempre molto mal posizionata in campo largo.
Al 28’ Veroli ha in area la palla per il raddoppio ma tergiversa troppo ed il suo tiro è smorzato da un avversario, un minuto dopo Kasami premia l’inserimento di Yepes il cui destro termina largo sulla destra di Bleve. Esce anche l’insufficiente Tutino, la delusione più grande di questo girone d’andata ed autore ancora una volta di una prova impalpabile e per certi versi dannosa ed entra Borini, che comunque denoterà una condizione ancora approssimativa, al 38’ il colpo di testa di Coda, pescato a centro area da Akinsamiro, è troppo debole per impensierire Bleve che compie l’ultimo intervento del suo match un minuto dopo, sul sinistro dal limite di Kasami smorzato da un compagno.
Anche i sei minuti di recupero non produrranno nulla di pericoloso per la difesa ospite, a parte un paio di sporadiche serpentine sulla sinistra di un Pedrola che non ha inciso nello scampolo di partita in cui è stato chiamato in campo ed al fischio finale di Prontera i fischi si abbattono su una squadra che tra tre giorni al Ferraris affronterà il lanciatissimo Pisa nella prima di ritorno, con i nerazzurri di Inzaghi capaci di superare nettamente all’Arena Garibaldi la capolista Sassuolo.
Servirà un’altra Samp per riuscire a tenere testa ai pisani, la pazienza di una tifoseria che non fa mai mancare il suo sostegno alla squadra nel corso dei novanta minuti sembra agli sgoccioli e lo scollamento tra sostenitori e squadra potrebbe essere un fattore negativo per il proseguimento di un campionato che sta prendendo una piega molto pericolosa.
SAMPDORIA-CARRARESE 1-1 Serie B 2024-25
Reti: p.t. 4’ Finotto s.t. 22’Veroli
SAMPDORIA (3-5-2): Ghidotti 6 – Riccio 5 Meulensteen 6,5 Veroli 6 – De Paoli 5 (34’ Venuti 5,5) Vieira 5,5 (17’ s.t. Kasami 5) Yepes 6 Akinsamiro 6 Barreca 4,5 (17’ s.t. Pedrola 5) – Tutino 4 (36’ s.t. Borini n.c.) Coda 5 All: Semplici 6
CARRARESE (3-5-2) : Bleve 7,5 – Oliana 6 Illanes 5 Imperiale 6 – Zanon 6 Zuelli 6 (9’ s.t. Capezzi 6) Schiavi 6,5 (33’ s.t. Palmieri 6) Giovane 5 (23’ s.t. Cherubini 5,5) Cicconi 6 – Finotto 6,5 (9’ s.t. Coppolaro 6) Cerri 5 (1’ s.t. Shpendi 6) All: Calabro 6,5
Arbitro: Prontera di Bologna 6,5
Note: serata fredda, terreno di gioco in discrete condizioni. Ammoniti: Riccio (S ) Schiavi, Cherubini (C ) . Espulso al 7’ s.t. Illanes per fallo di mano da ultimo uomo. Calci d’angolo 8-3 per la Sampdoria. Spettatori 23638 (19407 abbonati più 4231 paganti) per un incasso di Euro 284251 con nutrita rappresentanza ospite. Recupero: 2 + 6 minuti.
MARCO FERRERA
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