Siamo finalmente arrivati alla fine dell’anno 2024, il “Super anno” elettorale, e come negli anni passati è il momento di fare un riassunto dei maggiori avvenimenti politico-elettorali dell’anno appena trascorso. Delle centinaia di elezioni che si sono svolte nel 2024, abbiamo indicato quelle che consideriamo le più significative. Ci sono state alcune vittorie clamorose, alcune sconfitte annunciate, molte conferme, alcuni ritorni clamorosi e alcune elezioni senza un vero vincitore.
Chi se ne va: la presidente taiwanese Tsai Ing-wen, il presidente indonesiano Joko Widodo, quello del Senegal Macky Sall, quello del Panama Laurentino Cortizo, il presidente del Messico Andrés Manuel López Obrador, quello dello Sri Lanka Ranil Wickremesinghe, quello del Mozambico Filipe Nyusi, quello dell’Uruguay Luis Lacalle Pou, il presidente del Botswana Mokgweetsi Masisi, quello del Ghana Nana Akufo-Addo, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente della Siria Bashar al-Assad, rovesciato da una ribellione armata, la presidente slovacca Zuzana Čaputová, la presidente della Georgia Salome Zurabishvili, il primo ministro bulgaro Nikolay Denkov, il primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong, quello di Mauritius Pravind Jugnauth, il primo ministro del Belgio Alexander De Croo, quello della Georgia Irakli Garibashvili quello del Nepal Pushpa Kamal Dahal, quello britannico Rishi Sunak, quello thailandese Srettha Thavisin, quello giapponese Fumio Kishida, la prima ministra islandese Katrín Jakobsdóttir, quella francese Élisabeth Borne, quella serba Ana Brnabić, quella estone Kaja Kallas, quella della Lituania Ingrida Simonyte, la prima ministra del Bangladesh Sheikh Hasina Wajed, rovesciata da una rivolta popolare, il Taoseach irlandese Leo Varadkar, il Lehendakari basco Iñigo Urkullu, il presidente della Catalogna Pere Aragonès, il first minister scozzese Humza Yousaf, il First Minister del Galles Mark Drakeford, il presidente della Liguria Giovanni Toti, quello dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, la presidente dell’Umbria Donatella Tesei e il presidente della Sardegno Christian Solinas.
Da notare la scomparsa di alcune personalità politiche di primo piano come il presidente dell’Iran Ebrahim Raisi morto in un incidente aereo, il presidente della Namibia Hage Geingob e il leader del Partito Comunista del Vietnam Nguyễn Phú Trọng.
Chi arriva: il nuovo presidente taiwanese Lai Ching-te, quello indonesiano Prabowo Subianto, il nuovo presidente del Senegal Bassirou Diomaye Faye , quello di Panama José Raúl Mulino, il nuovo presidente iraniano Masoud Pezeshkian, quello slovacco Peter Pellegrini, il nuovo presidente dello Sri Lanka Anura Kumara Dissanayake, quello del Mozambico Daniel Chapo, quello dell’Uruguay Yamandú Orsi, il nuovo presidente del Botswana Duma Boko, quello della Georgia Mikheil Kavelashvili, la nuova presidente del Messico Claudia Sheinbaum, quella della Namibia Netumbo Nandi-Ndaitwah, il nuovo primo ministro bulgaro Dimitar Glavchev, quello olandese Dick Schoof, quello francese François Bayrou, il nuovo primo ministro di Singapore Lawrence Wong, quello di Mauritius Navin Ramgoolam, quello britannico Keit Starmer, la nuova prima ministra islandese Kristrún Frostadóttir, quella thailandese Paetongtarn Shinawatra, il nuovo primo ministro serbo Miloš Vučević, quello giapponese Shigeru Ishiba, quello estone Kristen Michal, il nuovo primo ministro della Lituania Gintautas Paluckas, il nuovo “Consigliere Capo” del Bangladesh Muhammad Yunus, il nuovo leader siriano Ahmed Hussein al-Sharaa, il nuovo Taoseach irlandese Simon Harris, il nuovo Lehendakari basco Iñigo Urkullu, il nuovo presidente della Catalogna Salvador Illa,il nuovo leader del Partito Comunista del Vietnam Tô Lâm, la nuova First Minister dell’Irlanda del Nord Michelle O’Neill, quella del Galles Eluned Morgan Baroness Morgan of Ely, il nuovo “first minister” scozzese John Swinney, il nuovo presidente della Liguria Marco Bucci, quello dell’Emilia Romagna Michele de Pascale, la nuova presidente della Sardegna Alessandra Todde e quella dell’Umbria Stefania Proietti.
Chi arriva e se ne va: il primo ministro islandese Bjarni Benediktsson, i primi ministri francesi Gabriel Attal e Michel Barnier e il first minister del galles Vaughan Gething.
Chi resta: il presidente del Salvador Nayib Bukele, quello dell’Azerbaijan Ilham Aliyev, il presidente russo Vladimir Putin, quello del Ciad Mahamat Idriss Déby, quello del Ruanda Paul Kagame, quello del Venezuela Nicolás Maduro, il presidente della Repubblica Dominicana Luis Abinader, quello della Tunisia Kaïs Saïed, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, quello dell’Algeria Abdelmadjid Tebboune, la presidente della Commissione Europa Ursula von der Leyen, la presidente della Moldavia Maia Sandu, il presidente della Mauritania Mohamed Ould Cheikh El Ghazouani, il primo ministro indiano Narendra Modi, quello rumeno Marcel Ciolacu, il primo ministro del Kurdistan Iracheno Masrour Barzani, il primo ministro della Georgia Irakli Kobakhidze, cancelliere austriaco Karl Nehammer, la governatrice di Tokyo Yuriko Koike, il governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio, quello della Basillicata Vito Bardi e quello del Piemonte Alberto Cirio.
Chi torna: il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump , il nuovo presidente del Ghana John Dramani Mahama, e il nuovo primo ministro del Nepal Sharma Oli.
Nella prossima pagina l’elenco cronologico delle più importanti elezioni del 2024.
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